[VIDEO] Attacco a mosca
Analizziamo insieme le varie ipotesi, teorie e immagini che si sono susseguite da ieri in modo frenetico.
Analizziamo insieme le varie ipotesi, teorie e immagini che si sono susseguite da ieri in modo frenetico.
Ieri sera Macron, in un’intervista a reti congiunte per la televisione francese, ha ribadito le audaci affermazioni di una decina di giorni fa, dove insiste per l’invio di truppe in Ucraina. Ebbene sì! Macron, quello che non sa gestire nemmeno l’aumento di 10 centesimi sulla benzina che gli mettono a ferro e fuoco le città, vorrebbe farsi baluardo dell’invio di truppe agli ucraini in difficoltà soprattutto per numero di soldati.
Nell’ultimo periodo una certa agitazione sulla questione Ucraina ha portato a deliranti accuse un pò qui un pò lì!
Dopo l’annuncio in pompa magna della Meloni sul rimpatrio di Chico Forti si addensano dubbi e perplessità.
Il verdetto sull’estradizione di Assange è rinviato a data da destinarsi, ma la condanna sembra che Assange l’abbia già ricevuta. Una condanna già nel passato, nel presente mentre attende il suo destino, ma anche nel futuro. La sua condanna è mediatica.
Dalla morte di Navalny una sorta di isterismo collettivo si è agitato in Italia, alle opre 18:30 sarà indetta per iniziativa di Azione con Calenda una fiaccolata per commemorare il nuovo santo martire costruito a tavolino dalla propaganda. Una fiaccolata a cui parteciperanno delegazioni di tutti i partiti, tutti nessuno escluso. Una deriva pericolosissima quando a incarnare la retorica dei diritti civili si beatifica un uomo come Navlany che ha sempre fatto del nazionalismo estremista il punto centrale della sua visione politica. Siamo passati dal vedere ombre di passati bui perfino nei formati della pasta, a non riconoscere quegli spettri quando li abbiamo sotto il naso. Parliamo di dissenso e voci libere quando proponiamo daspi per gli artisti e leggiamo comunicati per dissociarci da chi si dissocia dagli orrori della guerra. Un paese in delirio.
Dopo la morte di Navalny è iniziato il processo di beatificazione mediatica, la voce libera che soccombe al dittatore. La solita infantile narrazione che dopo due anni ancora non riesce a concepire che le guerre non sono fatte di buoni e cattivi, ma solo di cattivi e che mai come per la questione ucraina, i buoni non si riescono a individuare tra i protagonisti in gioco.
Perchè le parole di Ghali hanno innescato tutte queste reazioni scomposte.
Le rivolte dei trattori che stanno attenzionando, preoccupando, esplose con rabbia adesso sono come sempre l’ultimo capitolo, l’ultimo episodio di un quadro molto più radicato. Una protesta che dalla Germania si è espansa a macchia d’olio in tutta europa.
Che ormai da anni la Giornata della Memoria appaia una ritualità sempre piu di “convenzione” che di “convinzione” appariva evidente, ma mai come quest’anno siamo lontanissimi dal concetto di “memoria”. Come si può ricordare se non si capisce cosa ricordare.
Gli scontri di Vicenza, le reazioni dei giornali e la tiritera sull’antis3mit1smo!
Il tragico caso della signora Giovanna Pedretti ha portato a galla la situazione allarmante del giornalismo italiano e dei suoi punti piu bassi, un caso che si allarga alla questione social.
Gli accordi di Abramo: cosa sono e cosa prevedono. Erano veramente una risoluzione “pacifica”?
Dalla Slovacchia a Crosetto, l’abbandono progressivo (come era stato ampiamente previsto).
Se dissentire diventa vietato anche tra i dissenzienti, che ne è della causa di chi ha un pensiero alternativo?
Mentre i missili Sarmat vengono messi in stato d’allerta in Russia, la nostra informazione si spende sul caso Amato/Ustica.