[VIDEO] MACRON COME NAPOLEONE!( invio di truppe in Ucraina)

Spiegato semplice

Il presidente della Francia, Macron, ha detto in TV che vuole mandare deiad aiutare l’Ucraina, che sta avendo problemi con la Russia. Alcune persone pensano che non sia una buona idea e che potrebbe causare ancora più problemi. Altri leader di paesi europei non sono d’accordo con lui e non vogliono mandare i loro soldati. Alcune persone pensano che Macron stia cercando di essere molto importante e di diventare il capo di tutti i paesi europei, ma non tutti sono contenti di quello che sta facendo.

Fine spiegato semplice.

Ieri sera Macron, in un’intervista a reti congiunte per la televisione francese, ha ribadito le audaci affermazioni di una decina di giorni fa, dove insiste per l’invio di truppe in Ucraina. Ebbene sì! Macron, quello che non sa gestire nemmeno l’aumento di 10 centesimi sulla benzina che gli mettono a ferro e fuoco le città, vorrebbe farsi baluardo dell’invio di truppe agli ucraini in difficoltà soprattutto per numero di soldati.
c’ha la sindrome di Napoleone Macron, che sogna unasconfitta, ma c’è il rischio di finire come nel 1812. Vuole inviare truppe, ma dice di non essere in guerra con la Russia, è ora della pillolina Macron.
all’indomani dello spauracchio per l’ìntervista (tra l’altro completamente travisata di Putin ma che secondo la retorica occidentale vuole il leader russo già pronto col dito sul pulsante rosso) l’Occidente lancia l’ennesima provocazione. Sembra che Macron in barba a ogni conseguenza, stia cercando il proprio posto nel mondo e sogna di poter diventare il volto d’europa e di un’occidente a corto di simboli.
resta comunque il fatto che sembrano avergli riso in faccia tutti.
si smarca Tajani, Scholz col rifiuto dei Taurus sta preparando la exit strategy, ma nonostante questo c’è ancora chi trascina e spinge per la terza guerra mondiale. viene da domandarsi perchè se Macron ha cosi voglia di correre in Ucraina, non lo faccia mettendosi un elmetto e nelle risate generali.
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Trascrizione del video

La France, le macarone, la Tour Eiffel, le minacce de guerre, come se già la situazione non era abbastanza problematique. J’ai s’emmesse pure Macron a Vanegger. Certo, la Francia, una tipetta tranquilla, non l’è stata mai, eh. Vedi che hanno combinato il Libia con Gaddafi. Ma se l’Huffington Post ci dice che anche quella dellae Libia è una fake news, allora m’arrendo. In Libia c’era Sarkozy, in Ucraina c’è vole esse Macron. Ah, allora sì che siamo in una botte de fer. Talmente tanto botte de fer che è proprio in concomitanza delle presidenziali russe. E è l’indomani dell’intervista a Putin, dove la sintesi era non ho intenzione di usare l’atomica, ma vige sempre la regola del cavaliere nero. Dimmi, la morale è che il cavaliere nero non uglieteli che cacazza! Macron, già qualche giorno fa, aveva espresso la possibilità dell’invio di truppe in Ucraina. E ieri sera, in un’intervista a reti unificate TF1 e France 2 della televisione francese, ha deciso di lanciare il cuore oltre l’ostacolo e ribadire il concetto. Nessun passo indietro! Anzi, le rivendica con orgoglio quelle affermazioni di qualche giorno prima. Rivendico di evocare questa possibilità, ha affermato il presidente francese. Abbiamo messo troppi limiti al nostro vocabolario. Noi abbiamo un solo obiettivo. Vincere, vinceremo! Ah no, quello era un altro. Vabbè, molto simile però. Lui ha detto che la Russia non può e non deve vincere. Certo, ci domanderemo tutti come mai prima dell’intervista aveva pubblicato un post su X per chiedere ai francesi se avessero domande sul sostegno della Francia all’Ucraina e poi invece su Youtube, dove l’intervista è stata trasmessa, erano disabilitati tutti i commenti. Mi sa che delle domande non ce n’erano. Piuttosto, mi sa tante tante tante affermazioni. Insomma, Macron insiste e l’opzione dell’invio di truppe diventa sempre più concreta. Però attenzione eh, ha detto che non si tratta di un escalation contro la Russia. Eh, un po’ sembrava, però possiamo star tranquilli. Macron, ma che ti sei messo in testo di fare? Che ti è venuto? La sindrome del Napoleon? E mica siamo nel 1812? Che vuoi fare? La grande armé? Radunando 450.000 uomini e marciando nella steppa alla conquista di Mosca? Ti vorrei ricordare che pure lì non è andata a finire bene bene. Napoleon si è dovuto ritirare. È stata necatombe. Ed è lì che è cominciato un declan di Napoleon, che è meglio che non te lo dico proprio. Vattenlo a rileggere nei libri di Stua. Do cazzo vuoi andare Macron? Ma dai, sei buono a gestire manco l’aumento dei 10 centesimi sulla benzina che ti mettono a fare fuoco la città? Dai, sta buono. Io capisco tutto eh, ma ti prego. Io capisco che ti senti spavaldo perché hai le testate atomiche pure tu. Il che rende il tutto ancora più grave. Perché un conto era se amminacciare la Russia era il sindaco d’Ariccia, dove al massimo quello che si può lanciare sono i panini con la porchetta sagra. Un conto invece se gli arriva all’orecchio di Putin che uno in Europa con qualche testata vuole fare bisboccia. Ma Macron, tu di testate ce n’hai 290. Quello ce n’ha 6.000. 6.000! Mi pare comunque un giochino un po’ pericolosetto a cui giocare. E poi Macron, parlamosi chiaro, i russi non sono mica gli studenti. O l’émigrant che spari con la gendarmerie nazionale sulle diciassetten. Quelli te sgonocchiano Macron. Ma poi quando ha fatto sta botta da matto pure i militari francesi ti hanno reso in faccia. Non hai nemmeno il sostegno del tuo esercito. Diversi soldati francesi intervistati dalla rivista Marianne, come leggiamo, affermano di essere caduti allo scoperto. E aggiungono che di fronte ai russi l’esercito francese è un esercito di cheerleader. E diversi rapporti confidenziali della difesa parlano esplicitamente di situazione critica. Ieri sera Tajani, poraccio, si stava mangiando aglio e olio in santa pace e me l’hai ghiacciato davanti alla televisione. L’hai dovuto, facore, a smarcarsi dicendo proprio che l’Italia esclude l’invio di truppe inper combattere contro i russi. Perché noi non siamo in guerra contro i russi. Crosetto, proprio l’altro ieri, aveva appena finito di dire che bisognava cominciare a pensare a nuove forme di aiuti all’Ucraina, come le vie diplomatiche. Insomma, piano piano, con due anni di ritardo, ma se ne stanno accorge tutti che non è più aria? Scholz non gli ha manco voluto mandare i taurus a Zelensky? E te che fai? Mi fai l’asparat? Questa botta di testa resta assolutamente incomprensibile sotto ogni punto di vista. E sono in tanti a domandarsi oggi che senso abbiano avuto queste parole. L’opzione più plausibile, a mio avviso, è chestia cercando un suo posto nel mondo. Ora che il train europeo della Germania si è sfracellato e manca oggettivamente un leader in Europa. Ora che nel contesto occidentale in generale si evince un voto, anche tra Biden e Trump. Uno pronto per centranziani, poraccio, l’altro pronto a rodeo. Io credo che Macron stia accarezzando l’illusione di diventare lui il volto dell’Occidente. Utilizzando tra l’altro la carcassa dell’Ucraina come feticcio per quelle brame di guerra che riguardano però una parte sempre più esigua dell’opinione pubblica. Ma voi ce lo vedete qualche leader in Europa a dover andare dal proprio popolo e dirgli siamo in guerra perché l’ha voluto Macron? Quindi qui in Italia ce li vedete. Ma pure più ferri i sostenitori, quelli che si avvolgevano nella bandiera ucraina nelle piazze sarebbero i primi a dire A te pare che mo andiamo in guerra per i francesi? Questi non hanno manco il bidet! Sti mani a baghetta belli! Noi campioni del mondo nel 2006! Perché me immagino che il massimo del livello sia quello, no? Però lo direbbero financo loro. Pure loro ci arriverebbero, sempre perché la guerra è bella, eh? Però possibilmente cordieretano dell’altri. Quindi non si è capito bene che cosa pensa di fare Macron. E non so nemmeno cosa pensa di poter raggiungere. Ma resta il fatto che questa è un’ennesima provocazione alla Russia. E furia di faste sparate da matti, non sappiamo se la Russia prima o poi non decida di fare all-in per vedere se siamo matti per davvero. Vabbè, male che va, l’abbiamo sempre chiamata guerra, ma… Alla guerra, senti come suona meglio? Roba più de classe. Sai, eh, Macron, che Napoleone è morto da un bel po’. E per la sindrome de Napoleone che io sa che esiste un sostegno terapeutico. Se li portiamo in strutture apposite per aiutarli, quelli come Macron e Borrelli, magari non se li ritroviamo così in giro, che ne so, alla presidenza di un paese europeo.

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