sicurezza

Medvedev: in caso di forniture di armi a lungo raggio a Kiev, la zona cuscinetto potrebbe raggiungere la Polonia

MOSCA, 4 settembre 2024 Una zona cuscinetto al confine con l’Ucraina è fondamentale per la Russia per proteggersi dai bombardamenti dell’esercito ucraino e la sua ampiezza dipenderà dal tipo di armi che verranno fornite a Kiev, ha dichiarato il Vice Presidente del Consiglio di Sicurezza della Russia, Dmitry Medvedev, in un incontro con lo staff…

Cosa diavolo sta succedendo a Trieste?

Di Lorenzo Maria Pacini, strategic-culture.su   Pochi giorni fa si è tenuta a Trieste una riunione segreta a cui hanno partecipato autorità di vario tipo: membri della NATO, membri dell’Atlantic Council, membri del think tank ungherese Danubio legato a Viktor Orbàn, membri dell’entourage di Donald Trump, membro delle Forze Armate e di polizia italiane,…

Ecco perché non ci sarà una guerra mondiale per il Medio Oriente

Timofey Bordachev, direttore del programma del Valdai Club –  5 agosto 2024   L’elaborato assassinio di un leader di Hamas a Teheran porterà inevitabilmente a un’altra serie di acute tensioni internazionali in Medio Oriente. Non conosciamo ancora l’esatta natura della rappresaglia che la leadership iraniana ha promesso a Israele ma è probabile che segua…

Trump: le domande senza risposta di un attentato che mostra le crepe della democrazia USA

Ha monopolizzato il dibattito e occupato le prime pagine di tutto il mondo l’attentato fallito all’ex presidente e candidato alle presidenziali del 2024, Donald Trump. Il 13 luglio, durante il comizio elettorale dell’esponente repubblicano in Pennsylvania, l’attentatore ventenne Thomas Matthew Crooks – successivamente ucciso dalla polizia – ha sparato almeno sette colpi da un tetto…

Il quadro generale dietro il viaggio per la pace di Viktor il Mediatore

Pepe Escobarstrategic-culture.su Viktor Orban è in piena attività e questo ha dato il via a un’ondata di ribellioni. Tutti sono stati attanagliati dallo straordinario spettacolo di esemplari preistorici che sguazzano nella palude geopolitica occidentale e che hanno raggiunto le vette dell’isteria alla vista della navetta di pace del Primo Ministro ungherese spostarsi dall’Ucraina, alla Russia…

Escalation senza strategia: la pericolosissima deriva della Nato

di Giacomo Gabellini per l’AntiDiplomatico Nei giorni scorsi, droni ucraini hanno preso di mira due stazioni radar di cui si compone la rete strategica di allerta precoce della Russia, colpendone una. Le strutture costituiscono parte integrante della rete strategica di allerta precoce della Russia e il loro danneggiamento, anche temporaneo, deteriora la capacità del Paese…

Per evitare una guerra nucleare Putin dovrebbe essere un po’ più pazzo

Mike Whitneyunz.com La conferenza stampa del Presidente Putin di mercoledì in Uzbekistan potrebbe essere stata l’evento più insolito e straordinario dei suoi 24 anni di carriera politica. Dopo aver affrontato le questioni costituzionali relative alla decisione del Presidente ucraino Zelensky di rimanere in carica oltre il suo mandato quadriennale, Putin ha rilasciato una breve ma…

La Lega vuole mandare in carcere chi protesta contro le grandi opere

La Lega vuole alzare fino a 25 anni di carcere la pena per chi protesta in modo “minaccioso o violento” contro le grandi opere infrastrutturali. È quanto si apprende dalla Commissione Giustizia e Affari costituzionali della Camera dei Deputati, dove nelle ultime ore è stato depositato un emendamento – firmato dal deputato del Carroccio Igori…

Roma: via al riconoscimento facciale per il Giubileo? Il Garante chiede informazioni

Lo scorso 6 maggio l’agenzia di stampa Ansa aveva battuto una notizia che riportava come Roma si stesse preparando a introdurre nelle sue metropolitane un sistema di videosorveglianza dotato di riconoscimento facciale. La misura sarebbe stata pensata in vista del Giubileo del 2025, e inserita nelle gare d’appalto per l’ammodernamento delle stazioni ferroviarie sotterranee. Una…

Pepe Escobar – La “Nuova Equazione” dell’Iran

di Pepe Escobar – Sputnik     Un Santo dei Santi è stato infranto in Terra Santa quando l’Iran ha inscenato una risposta del tutto misurata e meticolosamente coreografata all’attacco terroristico israeliano contro il suo consolato/residenza dell’ambasciatore a Damasco, uno de facto sventramento della Convenzione di Vienna sull’immunità diplomatica.

NYT: gli USA non hanno fornito alla Russia tutti i dati sull’attacco terroristico

I funzionari statunitensi non hanno condiviso con le loro controparti russe tutti i dati sull’attacco terroristico pianificato al Crocus City Hall, sala concerti nella periferia di Mosca, per paura che Mosca apprendesse fonti e metodi dell’intelligence statunitense. Lo scrive il quotidiano New York Times.

Pino Arlacchi – Le 3 ipotesi sulla matrice della strage di Mosca

di Pino Arlacchi   Le reazioni alla strage di Mosca sono, com’è ovvio, le più diverse e sono determinate dall’andamento di una guerra in corso. Siccome ci sono pochi dubbi sul fatto che l’attentato sia stata opera di killer addestrati, armati e protetti da un’entità superiore, le ipotesi sui mandanti si restringono a tre:

Gaza. L’inizio del Ramadan e la Fase 3 del conflitto

Non sembra verosimile la proposta delineata da Drucker, troppo favorevole a Israele per essere vera, ma non è l’unico a segnalare tale ammorbidimento per cui ne prendiamo atto (probabile che si stia trattando su una tregua di mesi, che dia spazio alla cessazione duratura delle ostilità, che non può non restare l’obiettivo insito del negoziato).

Transnistria e Moldova, un altro fronte di guerra?

Di Enrico Vigna Nell’ultimo anno la “zelenskaya di Chisinau” Maia Sandu, invece di cercare forme e proposte di negoziazione e conciliazione con la regione orientale, ha intensificato azioni, proposte di legge, provocazioni continue e minacce che stanno alimentando odio e tensioni altissime. Questo da un lato sta spaccando la popolazione in Moldova e incoraggiando forme…

Il messaggio della Russia dietro il missile lanciato ad Odessa

di Clara Statello per l’AntiDiplomatico    Non è un avvertimento, non è una minaccia, non è un errore, non è una sfida: il missile scagliato contro Odessa, nella stessa area in cui si svolgeva l’incontro tra il presidente ucraino e il primo ministro greco, è il segnale che la pazienza del Cremlino si è…

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