Occidente

L’enigma geopolitico della Gagauzia: la regione moldava che ha chiesto aiuto a Putin

Una regione grande nemmeno duemila chilometri quadrati e abitata da 134mila abitanti rischia di diventare un nuovo focolaio di tensioni tra Occidente e Russia. È la Gagauzia, entità territoriale autonoma a maggioranza russofila facente parte della Moldavia, per la precisione nella parte sud-occidentale del Paese, proprio al confine con l’Ucraina. La presidente della regione autonoma,…

Gaza. L’inizio del Ramadan e la Fase 3 del conflitto

Non sembra verosimile la proposta delineata da Drucker, troppo favorevole a Israele per essere vera, ma non è l’unico a segnalare tale ammorbidimento per cui ne prendiamo atto (probabile che si stia trattando su una tregua di mesi, che dia spazio alla cessazione duratura delle ostilità, che non può non restare l’obiettivo insito del negoziato).

Transnistria e Moldova, un altro fronte di guerra?

Di Enrico Vigna Nell’ultimo anno la “zelenskaya di Chisinau” Maia Sandu, invece di cercare forme e proposte di negoziazione e conciliazione con la regione orientale, ha intensificato azioni, proposte di legge, provocazioni continue e minacce che stanno alimentando odio e tensioni altissime. Questo da un lato sta spaccando la popolazione in Moldova e incoraggiando forme…

Il messaggio della Russia dietro il missile lanciato ad Odessa

di Clara Statello per l’AntiDiplomatico    Non è un avvertimento, non è una minaccia, non è un errore, non è una sfida: il missile scagliato contro Odessa, nella stessa area in cui si svolgeva l’incontro tra il presidente ucraino e il primo ministro greco, è il segnale che la pazienza del Cremlino si è…

Dissenso, élites e “anelare alla dittatura”. La risposta di Carlo Rovelli a Mattia Feltri sull’intervista pubblicata da l’AntiDiplomatico

Non è rimasta inosservata l’eccezionale intervista di Luca Busca al fisico e grande intellettuale italiano, Carlo Rovelli, pubblicata da l’AntiDiplomatico. Decine e decine le testimonianze di apprezzamento che ci sono giunte in redazione. Una qualità di contenuti e una capacità di comprensione dei fenomeni attuali che è linfa vitale nei tempi bui. Non è rimasta…

La tragedia di Gaza e la straordinaria attualità di Eduardo Galeano

Tutto il campionario delle atrocità che si possono immaginare, Israele sembra averle compiute tutte. Bombardamenti sui civili uccidendo donne e bambini, più della metà del totale delle 30mila assassinate nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre. Distruzioni di ospedali, cimiteri, del patrimonio artistico. In questo bestiario, emerge che l’esercito israeliano della Striscia di Gaza,…

Il Rubicone della NATO

di Giuseppe Masala per l’AntiDiplomatico   E’ chiaro a tutti che dopo la caduta di Avdeevka per l’Ucraina la situazione del conflitto con la Russia si è fatta pressoché insostenibile: truppe esauste e prive di quella rotazione tra reparti fondamentale per avere un esercito efficiente, carenza di munizioni ed attrezzature, copertura aerea ormai sempre più…

Pensare l’impensabile

di Fabrizio Bertolami per comedonchisciotte.org Siamo nel 1788, è estate, due contadini stanno zappando in un campo nella campagna francese.Sulla strada che corre vicino al campo, spunta dalla polvere sollevata dagli zoccoli dei cavalli, una bella carrozza, che si ferma poco lontano da loro.Da essa scende un signorotto, di buone maniere e ben vestito che…

L’impervio cammino verso la de-dollarizzazione: Pepe Escobar intervista Sergey Glazyev

Pepe Escobarsputnikglobe.com Pochissime persone in Russia e in tutto il Sud globale sono qualificate come Sergei Glazyev, il Ministro per l’Integrazione e la Macroeconomia della Commissione Economica dell’Eurasia (CEE), il braccio politico dell’Unione Economica dell’Eurasia (EAEU), a discutere della spinta, delle sfide e delle insidie nel cammino verso la de-dollarizzazione.

Gli Stati Uniti cercano di limitare la violenza in Medio Oriente; in questo l’Iran è una sorta di “alleato”

Alastair Crookestrategic-culture.su La duplice strategia israeliana per il Libano consiste nell’instillare la paura tra la popolazione tramite incursioni aeree e, al contempo, usare la diplomazia per cercare di allontanare Hizbullah, non solo dal confine, ma anche dalle regioni oltre il fiume Litani (circa 23 km a nord).

Se lo dice Draghi, siamo messi male davvero: la Ue sempre più colonia Usa

Riceviamo e pubblichiamo questo contributo da Belisario, ormai vecchia conoscenza di CDC, con l’auspicio di contribuire al dibattito sui paradossali e tumultuosi tempi che viviamo, nel solco della migliore tradizione tracciata da ComeDonChisciotte.org: uno spazio di pluralismo e liberta’ di espressione, dialogo e confronto aperto e leale.

Le molteplici quanto fantasiose ricostruzioni dei media sulla morte di Navalny

Aleksej Navalny era a un passo dalla libertà, ma “poi Putin cambiò idea”. Dopo una lunga trattativa per scambiare l’attivista con l’ufficiale russo Vadim Krasikov, che sta scontando l’ergastolo in Germania per l’uccisione nel 2019 dell’ex comandante separatista Zelimkhan Khangoshvili nel parco del Tiergarten, “l’odio” avrebbe accecato lo zar, che ha fatto saltare il banco…

Il tributo della resistenza palestinese al sacrificio di Aaron Bushnell

di Leonardo Sinigaglia Aaron Bushnell, ingegnere informatico dell’aeronautica militare statunitense, si è dato fuoco la scorsa domenica davanti all’ambasciata israeliana di Washington D.C. in protesta contro il supporto del suo governo alla campagna terroristica e genocida condotta dall’esercito sionista a Gaza, azioni delle quali lui non voleva più sentirsi complice. Durante i 44 secondi in…

[VIDEO] “Navalny è stato un brand dell’Occidente”

Il 16 febbraio è morto in carcere il dissidente politico Alexey Navalny. Si trovava nel penitenziario di Kharp, in Siberia. Il dissidente di 47 anni, secondo l’agenzia russa Tass, “ha avvertito un malore dopo una passeggiata”. In un primo momento si era parlato di una trombosi come causa di morte, poi si è infiltrata l’ipotesi di una “sindrome da morte improvvisa”.

Due anni dopo l’inizio della SMO l’Occidente è totalmente paralizzato

Pepe Escobar – Strategic Culture Foundation – 24 febbraio 2024   Esattamente due anni fa, il 24 febbraio 2022, Vladimir Putin annunciava l’avvio – e descriveva gli obiettivi – di un’operazione militare speciale (SMO) in Ucraina. Era l’inevitabile seguito di quanto accaduto tre giorni prima, il 21 febbraio – esattamente 8 anni dopo Maidan…

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