Il messaggio della Russia dietro il missile lanciato ad Odessa

Spiegato semplice

Un missile è stato lanciato vicino al posto dove il presidente dell’Ucraina e il primo ministro dellasi stavano incontrando. La Russia ha detto che ha colpito un magazzino di barche senza pilota dell’esercito ucraino, ma alcune persone pensano che volessero colpire i leader. Questo è successo perché la Russia è arrabbiata che l’Ucraina sta facendo cose che laaveva detto di non fare. Anche se alcuni pensano che l’Ucraina abbia attaccato se stessa per incolpare la Russia, la Russia ha confermato di aver lanciato il missile. Tutti sono molto arrabbiati per questo attacco e dicono che non è giusto. La Russia ha avvertito che se altri paesi mandano i loro eserciti in Ucraina, loro reagiranno perché non vogliono che la situazione peggiori.

Fine spiegato semplice.

di Clara Statello per l’AntiDiplomatico 

Non è un avvertimento, non è una minaccia, non èerrore, non è una sfida: il missile scagliato contro Odessa, nella stessa area in cui si svolgeva l’incontro tra il presidente ucraino e il primo ministro greco, è il segnale che la pazienza del Cremlino si è esaurita. Mosca non accetterà il superamento di altre linee rosse da parte della coalizione filo-Kiev.

La stampa ucraina è stata molto cauta nel divulgare la notizia del bombardamento. Lo si evince seguendo il canale Telegram della rivista dell’opposizioneStrana, che verso le undici di mercoledì mattina (orario di Kiev) ha pubblicato ildi un’esplosione ad Odessa, senza specificare nient’altro se non il possibile impiego dei russi Iskander,balistici ipersonici ad alta precisione. Un’ora dopo, è resa nota la presenza di Volodymirad Odessa. La visita del premier greco Kyriakos Mitsotakis era stata organizzata in condizioni di estrema segretezza per ovvie ragioni di sicurezza.

Solo nel pomeriggio la notizia viene diffusa, ma daigreci presenti sul posto: la “Russia ha lanciato oggi unmissilistico contro il corteo di Zelensky ad Odessa, durante l’incontro con Mitsotakis”, scrive Strana citando Prototema. Nessun commento dal lato ucraino. Il missile sarebbe caduto a 150-200 metri dalla sede della missione greca (successivamentescrive 500-1000metri, ma poco cambia).

Sui canali degli Z-Blogger si diffondono teorie complottistiche poco realistiche, in merito ad un auto-bombardamento ucraino, al fine di poter accusare la Russia. Il ministero della Difesa russo tempestivamente fuga ogni dubbio e conferma ( o forse rivendica) il colpo:

“Le Forze Armate della Federazione Russa hanno lanciato unad alta precisione contro un hangar nell’area portuale industriale di Odessa, dove erano in corso i preparativi per l’uso in combattimento delle imbarcazioni senza pilota delleucraine, il Ministero dellarusso Rapporti della difesa. L’obiettivo del raid è stato raggiunto. L’oggetto è stato colpito”, afferma il Ministero della Difesa russo.

Al momento della potente esplosione “la delegazione greca guidata dal primo ministroera diretta al porto di Odessa, dove ha avuto luogo il ricevimento ufficiale”, scrive il quotidiano greco, rimarcando il fatto che la visita non fosse stata annunciata pubblicamente.

E’ un triplo smacco per l’Ucraina e per l’Unione Europea:dimostra di poter colpire la più alta carica delloucraino, di poterlo colpire assieme ad un leader di un Paese NATO, di poter violare la segretezza dei serviziucraini, se solo lo vuole. E dunque sino ad ora non ha voluto farlo.

La reazione sdegnata dell’Occidente non si è fatta attendere. Il raid russo è stato al centro della conferenzacongiunta dei due leader.

“Vedete con chi abbiamo a che fare, a loro non importa dove colpire”, ha detto Zelensky.

“Non abbiamo avuto il tempo di andare in un luogo protetto, questo è un’esperienza davvero impressionante”, ha puntualizzato Mitsotakis.

Durissima la reazione di Bruxelles: “Vergogna”, scrive il commissario Paolo Gentiloni, mentre Charles Michels parla di “atto vile”.

Sebbene ministero della Difesa russo abbia dichiarato che l’obiettivo del raid non erano Zelensky ed il leader greco, la tempistica suggerisce che l’attacco ad Odessa, durante il loro incontro, non sia una sorprendente coincidenza.

E’ la prima volta che un missile russo sfiora un bersaglio politico. Questo perché Mosca non si considera in guerra, ma continua ad agire nell’ambito dell’Operazione speciale militare. La stessa cosa non si può dire per Kiev, che da dieci anni prende di mira i palazzi dele i leader politici, prima solo nelle repubbliche popolari del Donbass, poi anche suldella Federazione russa. L’SBU, occorre ricordare, ha un apposito dipartimento denominato Quinto Direttorio, meglio noto comeucraino, che si occupa proprio delle esecuzioni extragiudiziarie dei leader politici filorussi e russi, come Aleksandr Zakharchenko o Darya Dugina.

In precedenza era successo al segretario generale dell’ONU, Antonio Guterres, di doversi riparare in un rifugio a Kiev, durante unrusso a fine aprile 2022. Il colpo non era diretto alla sua delegazione.

Le visite a Kiev di leader europei, di politici statunitensi, dei vertici militari europei, degli stessi Joe Biden, Jens Stoltenberg e Ursula von der Leyen, finora sono state continue. Perché adesso Mosca lancia un missile balistico a poche centinaia di metri da Zelensky e Mitsotakis, rischiando di far scattare l’articolo 5 della NATO?

Il giornalista di Repubblica Daniele Ranieri menziona l’affondamento di tre navi russe nelle ultime cinque settimane, forse con l’aiuto dell’occidente. E’ un’ipotesi che non prende in considerazione il superamento delle linee rosse.

Un attacco contro un obiettivo politico come Zelensky è il superamento di una linea rossa, esattamente come l’invio di truppe dei Paesi dellain Ucraina, l’ipotesi dilanciata daquasi dieci giorni fa. Sebbene diversi leader occidentali, in particolare il cancelliere tedesco Scholz, abbiano dichiarato che non invieranno uomini e che la NATO non è incon la Russia, l’Estonia e ilhanno mostrato la propria disponibilità a mandare truppe. Le forze occidentali in Ucraina non sarebbero coinvolte nei combattimenti, ma avrebbero formalmente il compito (formale) di presidiare i confini ucraini, per liberareda mandare al fronte, o come addestratori.

“Ci stiamo sicuramente avvicinando ad un momento per l’Europa in cui sarà necessario non essere codardi”, ha incalzato ancora il presidente francese in visita nellaceca, dove martedì ha incontrato il suo omologo Petr Pavel. “È o non è questa la nostra guerra? Possiamo distogliere lo sguardo credendo di poter lasciare che le cose seguano il loro corso? Non ci credo , e quindi ho chiesto un intervento strategico e lo sostengo pienamente… Non vogliamo alcuna escalation, non siamo mai stati bellicosi.”

Mosca è chiara: l’ingresso di eserciti terzi in Ucraina sarà considerato un’escalation intollerabile. Se i Paesi della NATO oltrepasseranno questa linea rossa, la Russia non si farà mettere all’angolo. Il boato dell’Iskander, che mercoledì ha sfiorato Zelensky ed il premier greco, risuona come un categorico NYET.

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Fonte: lantidiplomatico.it

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