Siria

La “teoria del complotto” È ora un fatto: È arrivato il grande israele

Kit Klarenbergmintpressnews.com Sin dalla creazione di Tel Aviv, nel 1948, si è parlato e scritto molto del “Grande Israele”, ovvero dell’idea che l’obiettivo finale del Sionismo sia l’annessione forzata e la pulizia etnica di vasti territori arabi per destinarli all’insediamento degli Ebrei, sulla base delle affermazioni bibliche secondo cui questi territori sarebbero stati promessi agli…

Soleimani: perchè il suo esempio vale per tutti noi

Di Hanieh Tarkian   “Ti andrebbe di scrivere un pezzo in memoria ed in ricordo del generale Soleimani, attualizzandone magari la figura ad oggi?”, mi chiedono dalla redazione di CDC. Mentre cerco di scrivere qualche riga manca una settimana al quinto anniversario del suo martirio, avvenuto il 3 gennaio 2020 a Baghdad, su ordine diretto…

Privatizzare la Siria: Gli USA pianificano il collasso post-Assad

di Kit Klarenberg* – Scheerpost Dopo la repentina caduta del governo di Bashar Assad in Siria, permangono molte incertezze sul futuro del Paese, tra le quali quella di sapere se potrà sopravvivere come Stato unitario o se si frammenterà in pezzi più piccoli, come la Jugoslavia degli anni Novanta. Tuttavia, almeno per il momento,…

Si sta delineando una nuova mappa geopolitica – La fine della Siria (e della “Palestina” per ora)

Alastair Crookestrategic-culture.su La Siria è entrata nell’abisso: i demoni di al-Qa’eda, dell’ISIS e degli elementi più intransigenti dei Fratelli Musulmani volteggiano nei cieli. Ci sono caos, saccheggi, paura e una terribile passione per la vendetta fa ribollire il sangue. Si moltiplicano le esecuzioni in strada.

Privatizzare la siria: dopo assad gli usa progettano di vendere la ricchezza di una nazione

Di Kit Klarenberg per MintPress News   –  Traduzione a cura di Old Hunter – giubberossenews.it Dopo il brusco crollo del governo siriano, rimangono molte incertezze sul futuro del Paese, e tra queste se potrà sopravvivere come Stato unitario o se si dividerà in Stati più piccoli, come accadde alla Jugoslavia nei primi anni Novanta,…

Elena Basile – Le oligarchie liberali scelgono l’autoritarismo (con la complicità dell’intellighentia progressista)

di Elena Basile – Fatto Quotidiano 14 dicembre 2024 I media occidentali hanno portato a termine con successo un’operazione di grande importanza politica. La maggioranza silenziosa, il ceto medio e le classi lavoratrici sono stati plasmati: l’Occidente libero e democratico è sotto attacco; le autocrazie come Cina e Russia, le teocrazie come l’Iran, il terrorismo,…

Bibi ha realizzato il suo sogno di cancellare il mondo arabo?

Mike Whitneyunz.com Guardate la mappa qui sopra. Spiega tutto Questa è più o meno la situazione attuale. La maggior parte del territorio siriano è controllato da 5 gruppi: Al Qaida (HTS), i curdi (SDF), l’IDF (Israele), i turchi e i resti dell’esercito siriano (SAA). Naturalmente, la situazione è estremamente fluida, per cui è probabile che…

Al Qaeda e i regime-change made in Usa

PICCOLE NOTE Alla caduta di Assad seguono i consueti topos narrativi, che già accompagnarono quelle di Saddam e Gheddafi, con le descrizioni delle orrorifiche prigioni del regime – come se le carceri di massima sicurezza turche e israeliane fossero migliori – e il consueto tour nelle magioni del tiranno deposto che dimostra come…

Gli oprichniki del cremlino contro i prigozhniki dello stato maggiore nel nuovo periodo dei torbidi

John Elmerjohnhelmer.net La sconfitta dell’esercito russo in guerra scredita non i soldati che hanno combattuto e sono morti, ma il comandante in capo e i generali che erano al comando. La sconfitta sul campo di battaglia distrugge anche l’onore militare russo come forza politica del Paese, proprio come il suo opposto, la vittoria sul campo…

Pino Arlacchi – Siria, il rischio di un “catastrofico successo”

di Pino Arlacchi* – Fatto Quotidiano 12 dicembre 2024     La fulminea caduta del regime di Assad ha consegnato alla Turchia e agli USA una vittoria tattica che potrebbe trasformarsi in un complesso rompicapo strategico. Gli Stati Uniti sono esposti al rischio di un “catastrofico successo”, come quello profilatosi dieci anni fa e…

Lo Scoop di Giubbe Rosse: già tre anni fa si fabbricava il nuovo leader siriano Abu Mohammad al-Julani

Quasi casualmente, abbiamo ritrovato questo nostro post del 31 maggio 2021 (https://t.me/rossobruni/6102) che noi stessi avevamo dimenticato. Si riporta un articolo di TASS, secondo cui il rappresentante dell’agenzia di intelligence britannica dell’MI6 Jonathan Powell ha suggerito che l’Occidente dovrebbe costruire una stretta cooperazione con Abu Mohammad al-Julani, leader del gruppo terroristico Jabhat al-Nusra:

Lo stato maggiore russo e il cremlino discutono di mantenere il sangiaccato di latakia per difendere le basi in siria – concordano di ritirarsi dopo aver ricevuto garanzie dai turchi per un passaggio sicuro

John Elmerjohnhelmer.net Quando l’ex presidente e vice capo del Consiglio di Sicurezza Dmitry Medvedev (immagine di copertina, a sinistra), i blogger militari russi e il giornalista preferito del GRU tacciono, come in questo momento, sull’attività militare russa in Siria, il segnale che inviano è inequivocabilmente forte.

Il trionfo di Israele e neocon apre le porte al nuovo Medio Oriente

PICCOLE NOTE Finisce il regno di Assad. La lunga guerra iniziata nel 2011 termina con la conquista di Damasco e la vittoria dell’Occidente, di Israele e della Turchia, che si sono avvalsi come manodopera dei terroristi di al Qaeda e dell’Isis, riuscendo in pochi giorni a portare a termine ciò che non gli era riuscito…

Il ruolo della guerra informativa e psicologica nella caduta della Siria per mano dei terroristi

La rapida avanzata delle forze delle milizie terroristiche nell’ultima settimana ha cambiato radicalmente lo scenario siriano, che sembrava ormai reso sostanzialmente stabile grazie al dialogo di Astana. Il sostegno turco, ucraino e sionista, oltre che statunitense, ha reso possibile un accumulo di forze e mezzi militari capaci di costringere le truppe dell’Esercito Arabo Siriano a…

HTS a Damasco, Israele nel Golan: la Siria divisa per conquistarla

La caduta del governo siriano di Bashar al-Assad e la presa di Damasco da parte del gruppo armato Hay’at Tahrir al-Sham (HTS) rappresentano un punto di svolta per la regione. Sebbene i media occidentali celebrino la “liberazione” della capitale, una lettura più attenta rivela un’operazione orchestrata da potenze esterne con finalità geopolitiche ben precise. HTS,…

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