[VIDEO] Giorgio bianchi commenta l’attacco di speranza al danneggiato invalido ▷ “fugge e questo dice molto”

Spiegato semplice

Un signore che aveva scritto un libro stava parlando di esso davanti a molte persone quandouomo in sedia a rotelle è arrivato con delle telecamere. Quest’uomo ha detto che dopo aver fatto un vaccino si è ritrovato a non poter più camminare. Questo ha fatto discutere molto la gente su quanto sia giusto o meno fare ile su come alcune persone importanti abbiano gestito la situazione del virus.

Fine spiegato semplice.

Immagina presentare il tuo libro in una sala colma di persone, ma tra quelle ne compare una su sedia a rotelle e con telecamere.
E’ la situazione in cui si è trovato l’ex Ministro dellaRoberto Speranza, che alla presentazione del suo“Perché guariremo”, si è trovato faccia a faccia con un uomo in carrozzina, che ha fermato la presentazione esclamando davanti a tutti: “Dopo un’unica dose di vaccino mi sono ritrovato in sedia a rotelle”. La storia degli effetti avversi è una storia lunga e complessa, che però alcuni ex membri di governo, e non solo, hanno sminuito o addirittura negato. Dall’altra parte però invece la realtà appare diversamente.
Con l’aiuto della redazione di Mario Giordano, Andrea, un ragazzo invalido proveniente dal Veneto, è riuscito a raggiungere Speranza a Potenza, dove si è tenuta la presentazione.
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Trascrizione del video

Qualcuno ci chiede di parlare di quello che ha fatto vedere ieri Giordano fuori dal coro, credo che si riferiscano al danneggiato da vaccino che è andato a incontrare Speranza, è riuscito a farsi dare un appuntamento, ma io devo dire che lì Speranza non è che ci potevamo aspettare, Speranza ha tenuto il suo punto, a un certo momento ha accusato questo danneggiato di farecontro il vaccino, quindi di contribuire a mettere in pericolo le persone, che è un po’ quello che però èdetto, me lo sono sentito dire 350 mila volte durante gli anni del Covid, è una testimonianza che fa male, perché fa male ovviamente vedere una cosa del genere, non mi aspetto niente di diverso, non mi ha colpito, è un servizio che ovviamente va visto, perché si dà l’idea di quello che è successo, dell’atteggiamento che hanno avuto, detto questo ovviamente è un gran colpo giornalistico, perché Mario Giordano sa fare il suo mestiere ed è stato uno dei pochissimi che hanno oggettivamente contribuito a far venire fuori dei pezzi di in questi anni, forse uno nella televisioneveramente è uno dei pochissimi, pochissimi, se non per certe fasi era l’unico, però devo dire che è quello che ormai non so, forse ho sviluppato uno scudo, mi aspetto che faccia così Speranza, così come mi aspetto le reazioni di oggi, la rabbia, gli attacchi, le grida, le accuse diai suoi avversari, sono tutte cose abbastanza che mi attendo, me le aspettavo, che ci aspettiamo ad aspettare Speranza di diverso. Credo che ormai l’unica verità che può uscire da lì, non sono elementi che poi possono essere utilizzati in un processo o in un coso di questo genere, credo che quello che può uscire dalla Commissionesia semplicemente una verità in parte storica, in parte giornalistica, potremmo sentire finalmente qualcuno che si sottopona a delle domande, spero vere, perché Speranza è uno che non ha mai rilasciato un’intervista vera in 4 o 5 anni, quindi già fargli due domande sarebbe interessante e spero che questa veritàe giornalistica poi arrivi al maggior numero di persone possibile e possa aiutarci a mettere lì dei punti fermi, 2 o 3 cose che passino alla storia, perché adesso è passata lache ci hanno salvato con le loro chiusure che bisognava fare, perché era un momento di emergenza, che il vaccino ha salvato milioni di vite, queste sono le verità. La figura di Speranza è quella di un uomo in fuga sostanzialmente che non risponde alle domande, quindi già questo atteggiamento la dovrebbe dire lunga, ma il discorso che tu hai fatto sulla verità, io sono ancora più terra-terra, io penso che il compito nostro, il compito di tutti, dovrebbe essere non tanto quello di ristabilire la verità giornalistica, storica, filosofica o quant’altro, ma quantomeno arrivare a ristabilire la logica nel dibattito pubblico, perché oggi quello che manca completamente nel dibattito pubblico è la logica. La logica è qualcosa che è indipendente dal ceto, dal censo, dal livello di scolarizzazione e quant’altro, il pensiero logico ce l’hai o non ce l’hai e anche chi è laureato può essere una persona assolutamente illogica nel ragionamento, viceversa la persona che fa ilpiù umile può essere estremamente logica perché fa un lavoro pratico, tale del cui A più B deve fare C. Quello che stiamo vedendo negli ultimi tempi è che tutti i ragionamenti sono illogici e tutti i ragionamenti prima o poi cadono in contraddizione, tutti noi abbiamo un’esperienza di vita, abbiamo avuto un’esperienza, io per via delle conferenze che ho fatto in tutta Italia, per via deldi disaccoppiamento che è avvenuto nella società per cui si sono creati due mondi distinti e impermeabili, ho frequentato con fittettiin tutta Italia, ebbene di questi non è morto uno, c’è gente che non ha mai fatto vaccini, che si è curata a casa con le terapie domiciliari, non è morto uno, non è finito uno ine c’è gente che ha continuato a vivere normalmente, che ha continuato a vedersi, ad abbracciarsi, a baciarsi, a non mettere guanti, a non mettere mascherine e quant’altro, viceversa noi tutti abbiamo sperimentato tanta gente che ha avuto delle complicazioni gravi, se non gravissime dae si sono ammalati tutti e molti di questi sono stati male anche gravemente, quindi il discorso è, qui non è che si sta discutendo che Covid esiste, non esiste etc., quello che si sta discutendo è quello che hanno messo in campo questi signori, era necessario o non era necessario, colpire così duramente determinati settori dell’economia per determinare quell’ulteriore accentramento dinelle mani di pochi noti che guarda caso erano connessi con il mondo decisionale che poi ha fatto quelle scelte, rendersi conto anche grazie agli scoop di fuori d’accordo di come venivano prese le decisioni, questi comitati tecnici scientifici che non sapevano niente, che non avevano idea di niente, pressati dalla politica, che prendevano delle decisioni a sentimento senza nessun tipo di pezza d’appoggio, il messaggio che ha mandato prima quel signore è proprio il sintomo di quanto alla base di tutto questo ci sia lae di quanto la propaganda funzioni, quel signore vede il mondo dal buco della serratura, per cui dal frame creato daimainstream, daglie da coloro che prendono le decisioni e la sua visione è completamente distorta da quel frame lì e all’interno di quella cornice, ma addirittura lui non si limita a vedere il mondo secondo quella cornice, vede anche noi attraverso la cornice che è stata costruita di noi come persone illogiche, irragionevoli, dei criminali che abbiamo messo a rischio la nostra vita, rendendosi conto che noi siamo persone normalissime, che però a differenza di lui ci siamo informati perché poi il punto fondamentale è che sta gente non sa niente, non si informa, io un molto ho avuto una discussione a Reggio Emilia dopo unacon una sociologa molto importante che ha insegnato nelle italiane e nelle università straniere eche mi sono accorto con terrore è che questa persona non sapeva niente, non sapeva come funzionano inetwork, non sapevano come funzionano i media, l’accentramento dei media, la globalizzazione che non è solo quella dei mercati, ma anche quella dei mezzi diche fanno capo a pochissimi gruppi, che possiedono tutto, che possiedono le televisioni, che possiedono le radio, gli editori puri che non esistono più, che possiedono i social network, la potenza deicome superdiffusore, come cassa di risonanza delleche una volta non leggeva nessuno e che il giorno dopo arrivano capillarmente nei cellulari di tutti noi, questa gente non sa niente dellain Ucraina, ne vogliamo parlare, io fino all’altro chiaro ero il massimo esperto che c’era in Italia, il giorno dopo sono diventato un putignano e nessuno sta più a sentirti, tu che l’hai visto nascere, crescere, evolversi, svilupparsi quele parla gente che non sa neanche dove sia Donbass sulla mappa, che non sa chi sia Dimitro Iaros, tutti quei personaggi che hanno caratterizzato, Yanukovic, Azarov, non sanno niente eppure parlano e pretendono e poi è successo Giorgio, quando si scende su quel terreno della autorevolezza è molto pericoloso perché è un meccanismo che da un lato si autoalimenta, dall’altro fa tutto da solo, tu hai stabilito che, noi l’abbiamo visto nelle inchieste, come in realtà non sapessero con cosa avevano a che fare, come prendessero le decisioni non sulla base discientifici, ma così all’impronta e poi dopo però quando fai tutto all’impronta e dopo stabilisci che chi ha, quelli che hanno sviluppato il vaccino hanno il Nobel, quell’altro è intoccabile, diventa il capo di qualcosa, li metti lì e ti metti il premio Nobel, Parisi è uno che l’altro giorno, adesso io l’ho letto per ridere, però è drammatico, c’è unche poiché è al Nobel allora può parlare di qualunque cosa, anche ciò che esula dalla sua materia, Montagnè che aveva il Nobel inperò non può parlare di medicina, certo, è questo il punto, quando si scende su questo poi si vanno a misurare i titoli, non se ne esce, come con gli studi, io assieme ai colleghi ho letto non so quanti plicchi di carta,di qui e studi di là, mi sono fatto due palle ragazzi che vi assicuro, un altro po’ mi devono dare una laurea, non so che, ad honorem per tutta la roba che mi sono letto, però a un certo punto ti rendi conto che per come sono fatti, anche lì dentro, anche in unoci sono i luoghi comuni che vanno ripetuti proprio come negli articoli giornalistici e ti rendi conto che vengono buttate fuori queste robe e poi ne arriva una che prende gli stessi dati e rigira il contrario, cioè quando tu scendi su questo terreno, scusa se ti interrompo, ma te lo ricordi lo studio Sud in Bermettina pubblicato da Lancet e sviluppato dalla Pornostar, cioè parliamone, parliamone, capisci che quelli sono, voglio dire, e poi sono riviste, anche Lancet poi è una che, e gente che dopo ha pubblicato anche Nature, hanno pubblicato anche delle cose durghissime, che però non avevano la stessa pubblicità, oppure erano titolate, avevano un titolo diverso, dentro andavi a vedere i dati e ti rendevi conto che un po’, come dire, lì giravano le cose, cioè il punto è a un certo momento bisogna rendersi conto che c’è unache non funziona, secondo me, e che ha dei meccanismi per cui tu non riesci mai ad ottenere ragione, delle volte qualcuno riesce a rompere un po’ la, bisogna infiltrarsi in queste crepe, per esempio l’altra sera Rayport ha fatto vedere, ha fatto un servizio su vaccini, allora Rayport ovviamente non arriva a dire, a mettere in dubbio in profondità la campagna o la gestione del regime sanitario, questo o quell’altro, però un pezzettino di verità sui contratti con Pfizer, sul numero di dosi che abbiamo acquistato, lo tira fuori, allora secondo me dobbiamo agganciarci a tutte queste piccole crepe che ogni tanto si aprono di qui e di là e io spero che la commissione di inchiesta sul Covid possa essere una di queste crepe, che magari da lì qualche cosina, io sarei davvero curioso di sapere alcune cose da Speranza, visto che mi sono letto, sono stato forse il primo a mettere le mani su, ma per caso, è perso fortuna di Speranza su una delle copie del libro suo e mi piacerebbe sentire ad esempio, non lo so, qualche altro politico, Conte, lo stesso Conte, Conte andò ina dire che eravamo preparatissimi, non sapevano neanche cosa fosse il piano pandemico, non sapevano cosa fosse! L’intervista di Burioni da Fazio, la primissima, lui disse che eravamo pronti, che aveva visto qualcuno con la macchina a Milano, ma sarà per lo smog, ti ricordi? Da noi non arriva, da noi non succede nulla! Io ricordo lui disse appunto, è più facile essere colpiti da un fulmine, ma i capi degli ordini dei medici, quelli che hanno spinto ad esempio per il vaccino le donne incinte, i bambini! Le donne incinte non gli fanno fare la tinta per i capelli, gli fanno lavare l’insalata con la mucchina e poi gli danno un farmaco sperimentale che se è scoperto che le molecole difiniscono nell’alte materno! Lasciamo perdere! La persona che ha mandato il messaggio prima, di tutto quello di cui stiamo parlando, non ha la minima idea! Adesso mi è venuto il dubbio che l’articolo sull’Anset fosse sull’idrossiclorochina e non sull’Ivermectina, forse l’idrossiclorochina sì! Sì, sviluppato per la precisione appunto, perché noi almeno ci teniamo ad essere precisi, mentre questi altri vale tutto, ormai dicono tutto il contrario di tutto! Però ecco, il problema è che quelle persone lì che pensano di avere un’idea, che pensano di avere un giudizio e che tra l’altro intervengono nel dibattito, tra l’altro con forza, neanche a dire entro in punta di piedi, perché in fin dei conti no, loro entrano con convinzione, con protervia nel dibattito pubblico, delle cose che noi stiamo dicendo, non ne hanno la minima idea! L’intervento di Peter Doshi, il senior editor del British Medical Journal, rimosso da Youtube, non so se te lo ricordi! Lui che per primo ha parlato dei trials, dell’efficacia relativa… Ma vogliamo parlare di Giorgio Gamben, il filosofo italiano più letto nel mondo, che a un certo momento dice due cose, scrive un articoletto sulla gestione dellae improvvisamente escono i pezzi per dire che è un vecchio rincoglionito, ma così! Così! E poi passa il Covid e adesso è tornato un venerato maestro!

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