Fine spiegato semplice.
Gli Stati Uniti hanno dato a Israele il via libera per uccidere i civili a Rafah nonostante i commenti pubblici dei funzionari statunitensi che chiedevano di elaborare un piano per proteggere i civili nella città, che ospita circa 1,5 milioni di palestinesi.
Funzionari statunitensi hanno riferito a POLITICO che l’amministrazione Biden non stava pianificando alcuna conseguenza per Israele se avesse portato avanti un grande assalto a Rafah, che avrebbe inevitabilmente ucciso un numero enorme di civili. “Non è in programma alcun piano di rimprovero, il che significa che le forze israeliane potrebbero entrare in città e danneggiare i civili senza affrontare conseguenze americane”, si legge nell’articolo.
Il portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, John Kirby, ha chiarito lunedì scorso, in una conferenza stampa, che gli Stati Uniti non stavano pensando di tagliare fuori Israele dagli aiuti militari se avesse portato avanti l’assalto. Quando gli è stato chiesto se gli Stati Uniti hanno minacciato di sospendere gli aiuti, Kirby ha risposto: “Continueremo a sostenere Israele… E continueremo ad assicurarci che abbiano gli strumenti e le capacità per farlo”.
Il presidente Biden inoltre non sta riconsiderando il suo pieno sostegno al massacro israeliano a Gaza, nonostante le notizie secondo cui avrebbe denigrato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in conversazioni private.
Anche il Congresso è d’accordo nel continuare a sostenere l’uccisione di massa dei palestinesi mentre il Senato ha votato per approvare un disegno di legge sugli aiuti militari stranieri da 95 miliardi di dollari, che include 14 miliardi di dollari per Israele. Solo 20 repubblicani hanno votato a favore del disegno di legge, ma l’opposizione è dovuta alla mancanza di un accordo sui confini, poiché praticamente tutti i repubblicani sono a favore del sostegno incondizionato a Israele, ancor più dei democratici al Congresso.
La popolazione di Rafah prima della guerra era di 275.000 abitanti, il che significa che i palestinesi sfollati da altre aree della Striscia hanno quintuplicato la popolazione.
La maggior parte dei palestinesi della città si rifugiano in tende per le strade, il che li rende particolarmente vulnerabili ad un attacco israeliano. Gli attacchi aerei israeliani su Rafah da domenica notte a lunedì mattina hanno ucciso 27 bambini e 22 donne.
Fonte: lantidiplomatico.it