Fine spiegato semplice.
di Francesca Picone per ComeDonChisciotte.org
Il New York Times ha mentito sugli stupri che Hamas avrebbe condotto come arma di guerra il 7 Ottobre 2023; tale menzogna è stata portata alla luce grazie all’inchiesta di Grayzone[1]. L’articolo del NYT, che si è andato ingigantendo con il passaparola, con le finte testimonianze e con centri antistupro inesistenti[2], fino a riportare anche mutilazioni e squartamenti, a colpi di chiodi, pure[3], si è rivelato essere un cumulo di orride menzogne. Pochi oltre a Grayzone hanno fatto semplici accertamenti dei fatti, tra questi African Express[4].
Facile la dimostrazione delle contraddizioni enormi presenti in quella finta inchiesta del NYT, come delle infondatezze e delle sue palesi menzogne Viene fuori anche la mancanza di affidabilità, non solo delle fonti (in cui ritroviamo Jeffrey Epstein e la sua organizzazione, Zaka)[5], ma anche dei presunti giornalisti (una, Anat Schwartz, con esperienza giornalistica molto carente, prima di accedere al NYT, l’altro, Adam Sella, un giornalista freelance che si occupava per lo più di cibo, fotografia, cultura) assunti per trovare prove ad un fatto inesistente.
La storia di una tra le tante donne chiamate in causa come vittime dello stupro di Hamas, Gal Abdush, “la donna vestita di nero”, è stata smentita dai suoi stessi familiari[6]. La famiglia era pur stata intervistata, ma non sapeva che era una trappola, perché l’intento del NYT era sempre e solo quello di dar credito ad una menzogna.
Ora, pure se la menzogna è venuta alla luce, e svelata perfino in Italia dalla Onlus Osservatorio sulla legalità[7], il New York Times ha solo eliminato dal web la bugia più smaccatamente scoperta, non ha pubblicato nessun articolo per domandare scusa ed ammettere l’errore e, a parte qualche eccezione, come il Fatto Quotidiano[8], nemmeno lo hanno fatto i quotidiani nazionali italiani che, a suo tempo, hanno dato ampio risalto alla notizia, la cui gravità ha condotto anche Blinken a trovare una buona scusa per respingere il cessate il fuoco.
Ora è in atto un’indagine interna al giornale (l’unica risposta che è seguita da parte del New Yotk Times a Greyzone che domandava conto) e probabilmente ne farà le spese l’ultima ruota del carro.
Allo stesso tempo esce un’altra inchiesta da parte dello stesso New York Times[9]; stavolta sulla CIA, dal titolo:
La guerra di spionaggio; come la CIA aiuta segretamente l’Ucraina a combattere Putin”.
Riporto alcune parti salienti, insieme ad alcune delle trite e ritrite menzogne: la relazione CIA – Ucraina risale almeno al 2014, come si vedrà.
Si parla di un bunker sotterraneo quasi interamente finanziato ed attrezzato dalla CIA, da cui soldati ucraini spiano le conversazioni dei comandanti russi.
Su uno schermo, una linea rossa seguiva la rotta di un drone esplosivo che attraversava le difese aeree della Russia da un punto centrale dell’Ucraina fino a un obiettivo nella città russa di Rostov.
La CIA ed altre agenzie dell’intelligence americana forniscono aiuto per attacchi missilistici mirati…Ma la partnership non è una creazione del tempo di guerra né l’Ucraina è l’unica beneficiaria. Ha preso piede dieci anni fa.
Non solo contro la Russia. Nuove generazioni di spie formate anche in tutti i paesi che vi operano insieme: l’Europa, Cuba ed altri luoghi.
Verso la fine del 2021, secondo un alto funzionario dell’Europa, Putin fu avvisato dal vertice di uno dei principali servizi di spionaggio russo che la CIA, insieme alla M16 britannica stava controllando l’Ucraina e la stava trasformando in una testa di ponte per le operazioni contro Mosca.
Il NYT afferma qui che Putin ha interpretato male, visto che la fiducia tra CIA e Ucraina non era ancora abbastanza salda da rischiare di andare contro il Cremlino.
Eppure, si scrive che due telefonate il 24 febbraio del 2014 la inaugurarono. Il colpo di stato in Ucraina dello stesso anno viene visto qui dal NYT come un tumulto spontaneo e il governo filo occidentale messo lì per calmare le acque.
Con la ribellione separatista in Crimea, fomentata dagli agenti di Putin, si dice, la situazione si fece pericolosa per gli americani. Barak Obama, non voleva provocare oltremodo la Russia. La CIA era sul punto di essere scoperta dalle spie russe. La Casa Bianca cominciò a mettere dei paletti al supporto all’Ucraina per evitare azioni che avessero conseguenze letali. Gli ucraini si infuriarono. I rapporti CIA – Ucraina si fecero tesi in un difficile equilibrio. Gli ucraini non volevano sentire di linee rosse da non superare, così fecero da sé e crearono una nuova Unità, 2245, formata da ucraini di nuova generazione che non avevano mai avuto legami di affetto con i russi: la Quinta Direzione. Fu allora, luglio 2014, che esplose il volo 17 della Malaysia Airlines, che, partito da Amsterdam esplose in aria e si schiantò sull’Ucraina orientale: 300 morti.
La responsabilità fu addossata ai russi dalla Quinta Direzione. La CIA non volle inserirsi di persona ma insegnò e formò questa nuova generazione. L’Ucraina continuava a dare buona prova di sé e così veniamo all’operazione Goldfish, 12 basi attrezzate ed addestrate dalla CIA lungo il confine russo. Le antiche linee rosse da non superare, sempre più infrante. Un’imboscata tesa ai russi dagli ucraini termina in un disastro. A Washington, la Casa Bianca di Obama era furiosa. Joseph R. Biden Jr., allora vicepresidente e sostenitore dell’assistenza all’Ucraina, chiamò il presidente ucraino per lamentarsi con rabbia.
La CIA stava formando un mostro. Con un’esplosione fu distrutta un ascensore dove rimase ucciso un comandante separatista russo a Donestk. L’ascensore diventò uno stemma, un distintivo per i soldati ucraini. Alcuni consiglieri di Obama erano furiosi. Lui era occupato con le elezioni per la Clinton.
Il comandante dell’Unità 2245 fu ucciso dai russi mentre andava ad incontrare la CIA a Kiev.
Trump o non Trump, la guerra sotterranea cresceva.
Si apprestava ora l’invasione russa, la CIA avvertiva i suoi omologhi ucraini, vogliono uccidervi. Restò, anche dopo il 24 febbraio 2022. E qui la bugia più grossa del NYT: i russi aprirono un corridoio umanitario fuori dalla città assediata di Mariupol, e poi aprirono il fuoco sugli ucraini che lo utilizzavano.
Il NYT non dice come mai l’assalto russo si fermò, perché Zelenskyj fu risparmiato e con lui gli altri funzionari. Ma cita il capo della CIA che pare abbia detto ai suoi omologhi ucraini: “Stiamo prendendo i russi a pugni in faccia”.
A conti fatti: a che serve la CIA, come il NYT, se non a confezionare guerre perse, morte e bugie?
[1] https://thegrayzone.com/2024/02/22/israeli-hamas-debunked-western-media/
[2] https://www.repubblica.it/esteri/2024/02/21/news/israele_stupri_hamas_ostaggi_7_ottobre_rapporto-422181896/
[3] https://www.ilgiornale.it/news/cronaca-internazionale/chiodi-nellinguine-e-seni-tagliati-brutalit-hamas-nei-2261414.html
[4] https://www.africa-express.info/2024/01/17/stupri-e-violenze-sulle-donne-anche-il-new-york-times-cade-nella-trappola-della-propaganda/
[5] https://thegrayzone.com/2023/12/06/scandal-israeli-october-7-fabrications/
[6] https://www.sinistrainrete.info/articoli-brevi/27169-piccole-note-il-nyt-inventa-lo-stupro-di-una-donna-da-parte-di-hamas-il-7-ottobre.html
[7] http://www.osservatoriosullalegalita.org/24/acom/03/02ferrettigaza.htm
[8] https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2024/02/27/al-nyt-hanno-scoperto-che-gli-stupri-di-massa-erano-solo-propaganda/7460296/
[9] https://www.nytimes.com/2024/02/25/world/europe/cia-ukraine-intelligence-russia-war.html
Il sito di Francesca Picone è Palummella.com
Fonte: comedonchisciotte.org