Fine spiegato semplice.
Nell’intervista a l’AntiDiplomatico, il giornalista e insegnante Antonio Mazzeo illustra la “missione Aspides” e il voto parlamentare bipartisan che ha dato il via all’invio di navi militari a sostegno dell’aggressione israeliana a Gaza e al genocidio dei palestinesi.
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Trascrizione del video
Personalmente non vedo negli ultimi 40 anni differenze tra chi governa e chi sta all’opposizione nelle scelte di politica internazionale, nelle scelte di politica militare, nelle scelte di politica di riarmo, è stata una progressiva escalation, siamo entrati in guerra nel 91, la guerra scatenata contro l’Iraq, da quel momento non c’è stato conflitto che non abbia visto la partecipazione diretta delle nostre forze armate, è accaduto nei Balcani in cui il governo di centro-sinistra ha dato l’ordine di bombardare, in Kosovo, di bombardare la Serbia partendo dagli aeroporti italiani, lo stesso è accaduto in Afghanistan, lo stesso è poi accaduto in Iraq nel terzo millennio, lo stesso è accaduto non ce lo dimentichiamo nel 2011 con la campagna scatenata contro la Libia di Gheddafi da cui il 70% delle operazioni militari sono partite proprio da basi italiane e i cacce italiani sono stati utilizzati per bombardare gli obiettivi civili e militari in Libia, tra l’altro aprendo la vicenda infame delle operazioni di migrazione forzata partite dalla Libia e che proseguono ai giorni nostri trasformando questo paese in un immenso lager dove vengono perpetuate violazioni sistematiche dei diritti umani contro le sorelle e i fratelli migrati, responsabilità che non dimentichiamo ricadono tutte sull’asse franco italiano che scatenò quel conflitto nel 2011. Per arrivare ovviamente ai giorni nostri con questa missione Aspides che è una missione che proprio esprime l’ipocrisia del governo italiano e del governo europeo, si utilizza un termine greco che starebbe a significare scudo dando l’impressione che si tratta di un’operazione difensiva per difendere la libertà di navigazione, difendere le possibilità che le navi commerciali e navi petrolifere viaggino tranquillamente nel Mar Rosso, ma Aspides e anche l’aspide e anche il cobra velenoso egiziano pertanto è una, come potrei dire, si utilizza sistematicamente l’immagine difensiva di protezione eccetera, ma al contrario si tratta di un’operazione reale di attacco, un’operazione di aggressione, un’operazione di violazione del diritto internazionale. E’ una missione che non è stata né discussa né votata in ambito delle Nazioni Unite, è partita unilateralmente da parte delle forze armate statunitensi e britanniche, si sono messe in coda l’Italia, la Germania e altri paesi europei, tra l’altro scatenando un conflitto contro gli UTI che strumentalmente ipocritamente vengono definiti pirati, si tratta di una forza politica, una forza militare che controlla quasi il 70% dello Yemen e compresa la capitale, abbiamo di fatto dichiarato guerra a un paese con conseguenze pericolosissime perché credo che nessuno lo nasconda. Washington è partita per dare una copertura, per coprire le spalle alle operazioni israeliane contro Gaza e soprattutto aprendo un fronte drammatico non soltanto rispetto lo Yemen, Yemen bombardato da dieci anni dai nostri fedeli alleati come Arabia Saudita e Emirati Arabi che utilizzano armi italiane per colpire la popolazione yemenita ma con l’obiettivo che credo che sia quello dell’Iran e pertanto c’è un rischio veramente di escalation e trovo veramente gradissimo che questa missione sia stata votata, lo dicevi te, in modo bipartisan, di fatto vedendo maggioranza e opposizione, condividere, ripeto, un’operazione che avrebbe meritato veramente un’analisi proprio per la sua pericolosità, per la sua drammaticità e per come di fatto spinga anche questa l’umanità verso il baratro di un conflitto globale.
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