Fine spiegato semplice.
Nella questione ucraina, la diplomazia cinese si muove con cautela tra due fuochi, scrive Le Figaro. Da un lato, la Cina mostra apertamente la sua neutralità nel conflitto e chiede un cessate il fuoco. Dall’altro, condanna i Paesi occidentali e approfondisce sempre più la cooperazione con Mosca. Ma il nuovo ministro della Difesa cinese Dong Jun, durante una videoconferenza con il suo omologo russo Sergei Shoigu, si è discostato da questa linea.
“Vi sosterremo sulla questione ucraina anche se gli Stati Uniti e l’Europa continueranno a fare pressione sulla Cina, anche se la cooperazione militare tra la Cina e l’UE ne risentirà”, ha affermato Dong Jun. Ma non ci arrenderemo e non cambieremo la nostra politica, e non potranno impedire la cooperazione Russia-Cina”.
Ciò che più di tutto ha sorpreso gli esperti, anche cinesi, è stato l’uso del termine “sostegno” in relazione all’operazione speciale russa, non era mai successo prima. Ad esempio, prima la Cina parlava di “comprensione” della Russia, di “amicizia che non conosce confini”. Ecco perché gli esperti notano l’importanza delle parole del nuovo ministro nel suo colloquio con Sergei Shoigu: “Si tratta di una conferma sempre più chiara di una tendenza già forte”.
Durante la conversazione, il ministro della Difesa russo ha aggiunto che non esiste un’alleanza militare formale. “A differenza di alcuni Paesi occidentali, i nostri due Paesi non formano un blocco militare”, ha affermato Shoigu evidenziando che le esercitazioni congiunte tra Russia e Cina e la loro cooperazione in generale “non sono rivolte a nessun Paese terzo”.
Il ministro cinese, da parte sua, ha espresso il desiderio di “portare le relazioni tra i due eserciti a un livello superiore”. “Le forze armate dovrebbero svolgere un ruolo più importante nell’approfondimento della cooperazione strategica globale tra Cina e Russia e nel mantenimento della sicurezza e della stabilità globale”.
La Cina non ha fornito alla Russia armi letali, ricorda il quotidiano francese, ma Kiev ha notato che veicoli fuoristrada cinesi vengono utilizzati in Ucraina. Nel febbraio 2023, il Segretario di Stato USA Anthony Blinken ha espresso preoccupazione per possibili forniture di armi cinesi alla Russia, ma da allora l’argomento non è più stato sollevato.
Allo stesso tempo, la Cina e la Russia collaborano sempre di più dal punto di vista economico. Il fatturato commerciale tra i due Paesi è aumentato significativamente negli ultimi due anni. Come altri Paesi del Sud globale, anche Pechino permette alla Russia di aggirare le sanzioni, scrive l’autore dell’articolo, soprattutto per quanto riguarda i componenti elettronici. La Russia è anche diventata il principale fornitore di petrolio della Cina, superando l’Arabia Saudita. Non solo l’economia russa non è crollata: al contrario, il Fondo Monetario Internazionale ha alzato le previsioni di crescita per il 2024 dall’1,1% al 2,6%.
Sebbene il dialogo della Cina con gli Stati Uniti non si sia interrotto, l’alleanza tra Pechino e Mosca sembra più forte che mai, smentendo alcuni analisti che prevedevano un allontanamento tra i due paesi a causa del conflitto in Ucraina, scrive Le Figaro.
Fonte: lantidiplomatico.it