La nuova area del dissenso


Lettera aperta agli ultrà del dissenso, quelli "duri e puri".


Spiegato semplice

Alcune persone dicono di essere contro un sistema che non funziona e di voler creare un mondo migliore. Ma a volte, anche se dicono di essere oneste e giuste, fanno le stesse cose che criticano negli altri. Anche se vogliono stare insieme, litigano tra di loro e non accettano chi ha idee diverse. Alla fine, se continuano così, potrebbero diventare come quelle persone che ora criticano.

Fine spiegato semplice.

Area del dissenso? A volte meglio stare da soli.

Radio Radio feat. Pubble

A voi che siete contro il Sistema e, da soli, state sempre dalla parte giusta della barricata, e dall’altra tutti gli altri, idioti e criminali. Perché “o dentro o fuori”, “con noi o contro di noi”. A voi che vi battete per il vostro “Mondo Nuovo”, qualunque cosa voglia dire. A voi che siete la “Resistenza”, e non avete mai aperto un libro di storia. Questo messaggio è per voi.

Siete contro la censura dei vostri profili e canali social. Eppure non vi fate scrupolo di bannare ed eliminare i commenti sgraditi. Ma di certo voi non censurate, fate solo pulizia.

Siete intelligenti, molto più di coloro che credono acriticamente a tutte le bugie del mainstream. Voi che, invece, credete ciecamente a tutto il resto. E argomentate così bene, supportati da grafici e statistiche ma soprattutto dalla vostra grande competenza! Che importa non distinguere gli eventi avversi SEGNALATI da quelli ACCERTATI?

Siete più onesti dei potenti corrotti perché voi un prezzo non l’avete. Ma chi ha mai provato a comprarvi?

Siete più etici delle élite che sfruttano e uccidono milioni di innocenti. E avete (abbiamo) le mani sporche del sangue di schiavi bambini, sfruttati a morte nelle miniere dove si estraggono le terre rare che fanno funzionare i vostri (nostri) device di ultima generazione.

Dite che non bisogna giudicare ma non esitate a definirvi gli “eletti” o i “risvegliati”.

Siete “lupi” e gli altri li chiamate “branco di pecore”. Poi tremate come agnellini al solo pensiero di perdere abbonati. Oppure, alla minima minaccia di un’azione legale, rientrate nei ranghi della “polemica accettabile”. Perché va bene essere “lupi”, ma martiri mai.

Auspicate micro comunità indipendenti e “autosufficienti” (salvo poi correre all’ospedale della città più vicina in caso di bisogno, per esempio), eco villaggi riservati agli “eletti” per una convivenza all’insegna dell’armonia e della natura. Intanto, spendete molto tempo a litigare con altri “eletti” (ma pur sempre molto meno “eletti” di voi), oppure vi lamentate della puntura di una zanzara. Predicate il ritorno alla terra, senza aver mai considerato l’eventualità di zapparla.

E siete molto uniti, certo. Però…

… Chi dissente ma solo in parte è un gatekeeper.

Chi viene sorpreso in compagnia di esponenti della fazione avversa è un gatekeeper.

Chi partecipa a eventi in contesti ritenuti estranei alper comunicare (e possibilmente diffondere) un pensiero diverso proprio lì dove è più necessario, ovvero fuori dai soliti circoli e circoletti accomunati da quello stesso pensiero, è un gatekeeper.

Chi si impegna in politica è un gatekeeper (e un venduto), come se della politica si potesse farne a meno, che piaccia o no.

Allora, purissimi esponenti del dissenso, vi chiedo e mi chiedo: quanto dovrete attendere prima che la realtà vi ponga davanti l’evidenza che, una comunità fondata sull’essere contro, è ineluttabilmente destinata a implodere in malo modo?

Quando realizzerete che, nel creare delle alternative che siano realistiche e concrete, oltre che auspicabili, vi scoprireste molto più divisi e contradittori e deficitari di quanto lo siano gli stessi artefici di questo Sistema che tanto criticate?

Ma non c’è da disperarsi che, se arrivasse quel momento, ad aggiustare le cose subentrerebbe di sicuro una rinnovata area del dissenso: ebbene sì, ancora il vostro tanto amato dissenso! Ma stavolta dissenso contro di voi, carissimi lupi, eletti, risvegliati, disubbidienti, dissenzienti di oggi.

Dal lato cattivo della barricata, a quel giro, ci sarete voi. Auguri.


Autore: Andrea Barbagallo

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