Julian Assange inizia l’ultima battaglia legale per evitare l’estradizione negli Stati Uniti

Spiegato semplice

Julian Assange è un uomo che ha creato un sito web chiamato WikiLeaks, dove ha condiviso molte informazioni segrete. Alcune persone sono arrabbiate con lui perché pensano che abbia fatto cose sbagliate, come spiare e condividere segreti che non doveva. Ora, in un posto chiamato Alta Corte di Londra, dei giudici decideranno se mandarlo negli Stati Uniti, dove potrebbe avere grossi problemi e dover stare inper molto tempo. La moglie di Julian è molto preoccupata per lui perché dice che sta male e che se va neglipotrebbe morire. Gli avvocati di Julian stanno cercando di proteggerlo e di far sì che non venga mandato via dal Regno Unito. Se non riescono, proveranno a chiedere aiuto a un’altra corte che si occupa deidelle persone. Julian è stato già in prigione a Londra per un po’ di tempo dopo che èpreso in un’ambasciata dove stava cercando di nascondersi.

Fine spiegato semplice.

In due giorni e si deciderà il destino, la vita di Julian Assange. 

Tra oggi e domani, presso l’Alta Corte di Londra, si terrà l’udienza che deciderà se il fondatore dell’organizzazione WikiLeaks, sarà estradato negli Stati Uniti.

Gli avvocati della difesa, nel corso dell’udienza ricorreranno adtrattato tra Stati Uniti evieta l’estradizione per crimini politici e che il reato dinon è stato classificato per essere applicato agli editori. Inoltre, il giornalista australiano non ha garanzie per un giusto processo negli Stati Uniti.

In caso di successo, i suoi legali avranno l’opportunità di contestare la suanegli Stati Uniti davanti ai tribunali britannici. Tuttavia, se la richiesta venisse respinta, Assange potrebbe essere inviato oltre Atlantico. 

Come ultima risorsa, la difesa di Assange farebbe ricorso in caso dinegativa alla Corte europea dei diritti dell’uomo, ma teme che il fondatore dipossa essere estradato prima che la Corte di Strasburgo possa fermare la decisione.

Secondo la moglie di Julian Assange, Stella Assange, l’ultima possibilità legale per fermare l’estradizione di suo marito dal Regno Unito agli Stati Uniti è una questione di vita o di morte. “La sua salute è in declino, fisicamente e mentalmente. La sua vita è in pericolo ogni giorno in cui resta in prigione, e se verrà estradato, morirà”, ha dichiarato.

Ha inoltre confermato che, se il tentativo di contestare l’estradizione dovesse fallire durante l’udienza presso l’Alta Corte di Londra, intende chiedere un’ordinanza alla Corte  europea dei diritti dell’uomo .

Il caso Assange

Nel 2019 Assange è stato rinchiuso nella prigione londinese di Belmarsh dopo che l’allora presidente dell’Ecuador, Lenín Moreno, ne aveva autorizzato l’arresto presso l’ambasciata ecuadoriana a Londra, dove il giornalista australiano era detenuto in asilo da sette anni, dal giugno 2012.

Nel giugno 2022, il Regno Unito ha approvato l’estradizione dinegli Stati Uniti, dove è accusato di aver pubblicato su WikiLeaks centinaia di migliaia di pagine di documentisegreti e cablogrammi diplomatici che hanno rivelato al mondo le attrocità di Washington nellein Iraq e Afghanistan.

Inizialmente un tribunale aveva respinto la richiesta di estradizione con la motivazione che Assange avrebbe potuto suicidarsi o essere sottoposto a trattamenti disumani negli Stati Uniti. Tuttavia, Washington ha impugnato con successo la sentenza e ha offerto garanzie asul rispetto dei diritti dell’imputato.

La giustizia statunitense ha presentato un totale di 18 accuse contro Assange in base alla legge sullo spionaggio e chiede 175 anni di carcere per lui.

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Fonte: lantidiplomatico.it

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