[VIDEO] Prigozhin eliminato: dal mancato golpe a mosca alla ‘vendetta fredda’ di Putin


Il capo del gruppo militare Wagner Yevgeny Prigozhin è morto in un "incidente" aereo. Vendetta di Putin o tentativo di sabotare le forze armate russe?


Spiegato semplice

Un uomo molto importante in Russia di nome Yevgeny Prigozhin è morto in un incidente aereo. L’aereo è caduto in una regione della Russia chiamatae altre dieci persone sono morte con lui. Alcune persone pensano che l’aereo sia stato abbattuto da un sistema di missili russo e che sia stato un atto di vendetta da parte del presidente russo, Vladimir Putin. Prigozhin aveva sfidato Putin in pubblico poco tempo prima dell’incidente. Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha detto che aveva avvertito Prigozhin di stare attento. Alcuni pensano che l’incidente possa essere stato causato da russi che cercano di sabotare le forze armate russe, ma non sappiamo se sia vero o no. Prigozhin era a capo di un gruppo militare molto importante chiamato Wagner, che ha avuto un ruolo importante in molte guerre.

Fine spiegato semplice.

Il capo della milizia Wagner Yevgeny Prigozhin è stato ‘eliminato’. È già avvenuto il riconoscimento visivo. Vari social (come, ad esempio, il canale Telegram Grey Zone) sono invasi dadel veilvolo Embraer Legacy 600 che precipita al suolo in Russia, nella regione di Tver, dove assieme a Prigozhin sarebbero morte altre dieci persone.

La situazione è intricata: secondo il Financial Times, il jet privato del caposarebbe stato abbattuto dal sistema missilistico antiaereo russo. Si parla perciò di ‘vendetta fredda’ firmata Vladimir Putin . Ricordiamo che lo stesso Prigozhin ha sfidato pubblicamente quest’ultimo lo scorso 24 giugno. Non tardano ad arrivare le dichiarazioni del Presidente USAche, con molta serenità, evidenzia “Avevo detto di fare attenzione a cos’aveva nel piatto”.

“È molto credibile che si sia trattato di un’azione fatta dai russi. Ora, se questi russi siano dei dissidenti che cercano di sabotare le stesse forze armate russe o se invece si tratta di un’azione concertata anche ad alto livello questo non lo sappiamo e temo che non lo sapremo mai”, sostiene il Generale Marco Bertolini che, assieme a Francesco Borgonovo, evidenzia in diretta i vari scenari di riferimento all’accaduto.

Trascrizione del video

Cominciamo allora da questo mistero, lei ci ha capito qualcosa, se qui è una vendetta di Putin contro l’insubordinato capo dei mercenari, è un drammone da romanzo russo o è qualcos’altro? Ma questo adesso è un po’ presto per sbilanciarsi, però si possono fare delle ipotesi. Certo c’è un’ipotesi di scuola potremmo dire che si tratti di un attentato effettuato da chi si contrappone alla Russia, eliminare Prigozhin e buona parte del suo stato maggiore vuol dire decapitare una formazione militare importante, Wagner che ha avuto un ruolo molto importante nellain Ucraina, soprattutto per l’aprile di Bakhmut e che continua ad avere un ruolo importantissimo in Africa, non dimentichiamo che Prigozhin e Putin stavano tornando a San Pietroburgo da un tour ine Prigozhin aveva annunciato che presto sarebbero ritornati, questa è la prima ipotesi, però obiettivamente per l’area nella quale è avvenuto l’abbattimento è molto credibile che si sia trattata di un’azione fatta dai russi stessi, ora se questi russi sono dei dissidenti potremmo dire che cercano di sabotare le stesse forze armate russe o se si tratta invece di un’azione concertata anche ad alto livello, questo non lo sappiamo e temo che non lo sapremo mai, anche noi ricordiamo abbiamo avuto l’abbattimento di Balbo durante la seconda guerra mondiale, abbattuto dalla stessa contraria nostra e le ipotesi continuano ancora a rincorrersi su quale sia la ragione. Vagner stessa ti ha detto che sono stati Mosca ad abbatterlo, allora forse adesso è più importante dire bene, stanti così le cose, ma ammesso che lui sia morto, ammesso che sia andata così, che succede? Appunto quello che succede, credo che il braccio di ferro che è stato in corso da quando il 26 giugno, anzi da prima Prigozina aveva fatto quella specie di pronunciamento, quella specie di marcia su Mosca era sul destino della Wagner, la Wagner ha due nature diverse, di diverso livello, una natura di livello politico strategico, quindi la Wagner che opera in Africa attualmente, che opera in Libia, che opera in Mali, che opera probabilmente anche in Niger, è questa realtà ed è la realtà per la quale il Wagner era già nata e già ai tempi della guerra ibrida in Donbass operava, cioè non con le insegne dell’esercito russo, ma con una realtà complementare all’esercito russo, alle dipendenze del vertice politico strategico, non delle forze armate. Wagner invece in Ucraina è una realtà che avrebbe dovuto rispondere allo Stato Maggiore, però abbiamo visto come Prigozina ha sempre trattato lo Stato Maggiore, Gerasimo come ha trattato il ministro della difesa, Shoigu e così via. Ecco io credo che il grande braccio di ferro che ha portato probabilmente a questa situazione è stata la sfide che deve fare la Wagner, vale a dire la Wagner deve essere integrata nell’esercito russo, almeno quella che combatte in Ucraina, la Wagner che opera in Africa deve dipendere da un capo carismatico, un padre padrone come Prigozina o deve far capo direttamente al vertice politico strategico. Un altissimo funzionario del ministero della difesa russo si è recato in Libia da Haftar in questi giorni e chiaramente è andato e avrà incontrato proprio anche i militari della Wagner, questo potrebbe stare a significare che appunto la Wagner deve rientrare nei ranghi. Se per farla rientrare è stato necessario far fuori Prigozina, onestamente certamente facendo una cosa del genere si sono addossati a un rischio indifferente, perché quali saranno le reazioni della Wagner? La Wagner dipende molto dal pericolo. Per interrompere, è interessante la tempistica, perché uno potrebbe dire lo fanno adesso perché adesso sono più tranquilli nel senso che sappiamo che l’attacco offensivonon ha ottenuto risultati che qualcuno aveva auspicato qui da noi e quello che tutti avevano detto sarà il colpo finale e non c’è stato. Quindi a questo punto viene anche da pensare, tanto valgono tutte le ipotesi, Mosca in questo momento si sente più sicura anche sul terreno, può permettersi di chiarire le vicende interne, di fare pulizia e adesso con questi sotto il controllo dello Stato Maggiore può ripartire, chi lo sa, forse addirittura dice qualcuno fare una contro controffensiva più avanti, questo ovviamente è nel campo delle ipotesi, però le chiedo questo, secondo lei questo è un segno di maggiore stabilità, di chiarimento o è un segno che ancora lì qualcosa non torna, che c’è ancora una lotta forte e quindi questo deve impensierire tutti. La sua domanda presuppone il fatto che effettivamente Brigoziensi è stato fatto fuori con una manovra consapevole, deliberata da parte della leadership russa, cosa che non sappiamo ma che obiettivamente ritengo anch’io la più probabile. Mi pongo però una domanda, ma se effettivamente lasi sente così sicura in in Ucraina ed effettivamente ne abbandone, perché è vero la controffensiva ucraina fino ad adesso non è che abbia ottenuto grandi risultati, pare che sia arrivata a Robotino, però Robotino dista ancora 50 chilometri da Melitopol, sono 50 chilometri fortificati quindi saranno difficili da superare ed è arrivata a Robotino impiegando buona parte delle sue riserve, quelle unità destrate dagli occidentali, che non saranno quindi disponibili nel momento in cui arrivassero alle prime linee difensive e riuscissero eventualmente a superarle, ma era necessaria un’azione così spettacolare di fronte al mondo, non era forse più semplice farlo fuori in qualche maniera, magari era già stato messo in freezer in Bielorussia in un certo senso, è stato fatto fuori invece lui e tutto il suo stato maggiore, partiamo sempre dal presupposto che non si sia trattato di un incidente o di un attentato fatto da altri, ma dalla leadership russa con un sistema del genere, se l’hanno fatto vuole dire che hanno preso delle predisposizioni prima, perché non potevano non calcolare quelle che saranno le reazioni della Wagner, la Wagner è una realtà molto importante legata mani e piedi al carisma dei suoi padri padroni, perché anche Utkin in fin dei conti era uno dei creatori di questa realtà, questi sono solo gli interrogativi quelli che pongo, obiettivamente non saprei cosa rispondere, una cosa è certa, vedremo nei prossimi giorni da come reagirà la Wagner e da come reagiranno anche le unità in Ucraina, anche quello che è stato il movente di un’azione del genere, nel caso si sia trattato di un’azione deliberata. Un attimo, Francesco volevo chiedere anche un parere sulla prima reazione, non so se possiamo mandare in onda il video del Presidente Biden che è stato intercettato con cappellino da basket e bibita in mano e che ha detto, beh glielo avevo detto, io sarei stato attento a che cosa mi bevevo e a che cosa guidavo, non sono sorpreso, la presa in maniera molto ironica, è giusto secondo lei, magari possiamo proprio vedere il tweet, scendi giù, scendi giù e lo sentiamo, anche proprio il tono della voce, vai, alza tutto, vai. Allora dunque, questo atteggiamento del Presidente degli Stati Uniti, corretto o non corretto? A quello che guida, a quello che beve normalmente Biden. Generale, io credo che ci si potesse aspettare un’affermazione del genere, sicuramente è un’azione che si presta a essere utilizzata per descrivere appunto le meccaniche interne alla Russia come qualcosa di oscuro, qualcosa di antidemocratico e così via e che il punto, il referente delle democrazie occidentali faccia un’affermazione del genere è comprensibile, c’è anche però da tener conto che ci troviamo in un momento nel quale la propaganda è ancora più importante che non in altre fasi, perché ripeto, questo è sicuramente un punto di svolta, sicuramente da adesso cambierà qualche cosa, non so quanto, non so quanto da un punto di vista tattico in Ucraina, però probabilmente potrebbe cambiare qualcosa, per esempio per quel che riguarda la Bielorussia, che ospitava Wagner e Prigozhin e ospitava appunto un personaggio che era in viso sicuramente ai polacchi e ai baltici ed era ritenuto una minaccia, quindi sicuramente ci sarà una qualche necessità di riequilibrare la situazione, quindi in questo contesto ripeto la propaganda, le affermazioni, comunque a conti fatti mi è sembrato anche abbastanza diciamo prudente Biden nella sua affermazione, però ci sta insomma che cerchi di sfruttare. Ironico, ironico, peraltro comunque poi torniamo da Francesco Borgonovo, il New York Times riferendo fonti anonime del Pentagono, non so se possiamo vedere l’articolo, sostiene che appunto i militari americani non siano per niente soddisfatti di come gli ucraini stiano combattendo questa controffensiva e abbiano suggerito dei cambiamenti strategici che al momento non sono stati accolti, insomma ci sarebbe voglia di arrivare più velocemente a un punto in cui sia possibile fare delle trattative concrete mi sembra. Beh sì, c’era l’aspettativa di una controffensiva risolutiva, una controffensiva come quella che abbiamo visto nel settembre dell’anno scorso che ha portato a reoccupare buona parte dell’oblast di Kharkov, quindi grandi spazi, grandi frecce che vanno verso est, in realtà questo non è successo, però questa affermazione da parte statunitense, da parte di questi osservatori statunitensi circa l’insoddisfazione dei confronti degli ucraini mi sembra abbastanza ingenerosa, gli ucraini stanno pagando in maniera fortissima in termini di perdita di vite umane in questa offensiva, si stanno scontrando contro un muro che è stato organizzato dai russi mentre loro per mesi hanno annunciato la controffensiva che comunque sia sarà difficile da superare e appunto gli statunitensi si rendono conto che le forze per superarlo probabilmente non ci sono. Il fatto che abbiano già utilizzato le unità in riserva che avrebbero dovuto passare attraverso la brezza nelle difese russe per poi proseguire in profondità, il fatto che le abbiano già utilizzate adesso ancora prima di arrivare a queste difese sta a dimostrare che c’è qualcosa che non va.

COMMENTACommenta COMMENTA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna su