[VIDEO] Giorgia Meloni ci racconta le favole sulla Russia

Spiegato semplice

C’è stata una signora in TV, Giorgia Meloni, che ha detto che il signore che comanda la Russia, Putin, ha invaso un paese che si chiama Ucraina perché voleva che la Russia fosse grande come una volta e prendere anche altri paesi vicini. Ma un’altra persona dice che non è proprio così, che in realtà glihanno fatto delle cose in Ucraina che non sono piaciute a Putin, come cercare di far entrare l’Ucraina in un gruppo di paesi amici chiamato NATO, chenon voleva. Questa persona dice che gli Stati Uniti hanno anche aiutato a cambiare il governo in Ucraina e che questo ha fatto arrabbiare Putin. Alla fine, Putin ha invaso l’Ucraina perché si sentiva minacciato e perché in Ucraina c’erano dei problemi con delle persone che parlavano russo e non erano trattate bene. Quindi, secondo questa persona, non è solo una storia di Putin che vuole un grande paese, ma anche di altre cose complicate che sono successe prima.

Fine spiegato semplice.

Nel suo recente intervento a Fuori dal Coro, Giorgia Meloni ci ha raccontato la favoletta di Putin che vuole conquistare il mondo.

Trascrizione del video

Due giorni fa, Giorgia Meloni è andata ospite nella trasmissione di Mario Giordano fuori dal coro. Nel corso dell’intervista ci ha spiegato il vero motivo per cui Putin avrebbe invaso l’Ucraina. Perché Putin ha invaso l’Ucraina? Putin ha invaso l’Ucraina dichiarando che vuole riportare la Russia alla sua grandezza di un tempo, che vuole ripristinare i confini storici della Russia. I confini storici della Russia ragionevolmente incorporano Ucraina, Moldova, Giorgia, i Baltici, una parte della Finlandia, volendo anche la Polonia. Quando c’è stato il ritiro rovinoso da parte dell’Occidente dall’Afghanistan e è stato dato un segnale oggettivamente di debolezza, Putin ha deciso che quello era il momento di tentare. Quello che aveva in testa era una guerra lampo che gli avrebbe consentito di invadere l’Ucraina in qualche giorno e se questo fosse accaduto temo che non si sarebbe fermato. Quindi Putin ha invaso l’Ucraina dichiarando che vuole riportare la Russia alla sua grandezza di un tempo e vuole ripristinare i suoi confini storici. E i confini storici, ci dice la Meloni, comprendono i Baltici, un pezzo della Finlandia e pure la Polonia. Dopodiché due anni fa Putin ha visto con il ritiro dall’Afghanistan che l’Occidente era debole e che era il momento giusto per tentare di realizzare il suo sogno. E se l’Ucraina avesse ceduto subito invece di resistere, Putin avrebbe continuato nelle sue conquiste e non si sarebbe più fermato. Praticamente, Meloni vive nel mondo delle favole. Le favole raccontate dagli americani naturalmente, che lei ci ripete a macchinetta come se fossimo tutti dei deficienti. Allora, vediamo invece di raccontare alcuni fatti precisi e inconfutabili che appartengono al mondo reale. Nel 2014 in Ucraina c’è stato un colpo di Stato organizzato dagli americani. Ci sono le prove, le telefonate tra Victoria Nuland e l’ambasciatore Payet. E questo colpo di Stato ha rimosso un governo democraticamente eletto e lo ha sostituito con un governo fantoccio nelle mani degli americani. Dopodiché sono iniziate le manovre per fare entrare l’Ucraina nella Nato. L’Ucraina dei nazisti che leggono Kant ha addirittura cambiato la propria Costituzione, che le imponeva la neutralità fra i due blocchi, per poter entrare nella Nato. Ma già dal 2007, prima ancora che si parlasse di fare entrare l’Ucraina, Putin denunciava pubblicamente l’accerchiamento della Russia da parte della Nato. Questa è una clip tratta dal mio video Ucraina l’altra verità del 2022 che trovate su luogocumunel.net Già nel 2007, dopo l’ultima ondata di annessioni che aveva portato nellaLettonia, Lituania, Estonia, Slovacchia, Romania e Bulgaria, Putin alla conferenza mondiale sulla sicurezza aveva dichiarato «La Nato ha messo le sue forze di prima linea ai nostri confini. Questa espansione rappresenta una seria provocazione che riduce il livello di fiducia reciproca. E noi abbiamo il diritto di chiedere contro chi è indirizzata questa espansione? Che cosa ne è stato delle rassicurazioni che i nostri partner occidentali ci avevano dato dopo la dissoluzione del patto di Varsavia?» Ovviamente nessuno ha mai risposto a questa domanda. Mentre la corsa per far entrare anche l’Ucraina, il grande pezzo mancante, della Nato è cominciata. «Ecco qual è il problema di Putin, cara Presidente del Consiglio. Non è restaurare l’antico regno di Russia. È difendersi dall’accerchiamento militare da parte di noi occidentali che con la giunta dell’Ucraina sarebbe diventato inaccettabile. Putin ha usato la parola inaccettabile ancora nel dicembre 2021, tre mesi prima di invadere l’Ucraina.» «Noi abbiamo reso chiaro che qualsiasi movimento di Nato più avanti all’estero è inaccettabile. Non c’è niente di incerto su questo. Non stiamo eseguendo i nostri missili sulle borde degli Stati Uniti. No. Dall’altro lato, gli Stati Uniti stanno eseguendo i loro missili vicino al nostro paese, sul portale della nostra casa. Quindi, stiamo richiedendo qualcosa di eccessivo? Stiamo semplicemente chiedendogli di non eseguire i loro sistemi di attacco sul nostro paese? Cosa è così strano o peculiare su questo?» «Ha capito, signora Meloni? Per noi, ogni ulteriore espansione della Nato verso l’est è inaccettabile. E Putin non gioca con le parole. Quando dice inaccettabile, vuol dire che non lo accetta. E quindi, se nessuno lo ascolta, lui passa dalle parole ai fatti. Questo fanno i veri leader politici. Quando dicono una cosa, poi la fanno. Il secondo motivo dichiarato da Putin per aver attaccato l’Ucraina erano i continui bombardamenti del regime di Kiev contro i russofoni del Donbass. C’erano gli accordi di Minsk, firmati dall’Ucraina, per cui i bombardamenti dovevano essere sospesi e ildoveva diventare una regione autonoma. Ma quegli accordi non sono stati rispettati. Da chi? Proprio dall’Ucraina. Anzi, visto che lei è così amica di Zelensky, signora Meloni, gli chieda perché non ha mai voluto implementare gli accordi di Minsk. Gli chiede perché l’8 febbraio del 22, cioè due settimane prima dell’invasione, Zelensky ha dato a Macron la disponibilità a rispettare finalmente quegli accordi, ma il mattino dopo si è rimangiato tutto. C’è la clip con Macron in conferenza stampa da Kiev che conferma di aver avuto questo impegno da Zelensky. Ecco, chieda a Zelensky perché il giorno dopo ha cambiato idea e ha detto che non intendeva più implementare gli accordi che avrebbero fermato i bombardamenti sul Donbass. Chi gli ha telefonato durante la notte per fargli cambiare radicalmente la sua posizione? Gli lo chieda e ce lo faccia sapere, invece di venire a raccontarci la favoletta che Putin ha invaso l’Ucraina perché voleva restaurare il sogno dell’antica Russia. Putin ha invaso l’Ucraina perché gli americani lo hanno obbligato a farlo. Lo hanno obbligato a, negandogli ripetutamente la garanzia che lui chiedeva da sempre di non far entrare l’Ucraina nella NATO, e b, obbligando Zelensky a continuare i bombardamenti sul Donbass nonostante Zelensky avesse deciso di fermarli. E questo disegno degli americani, di provocare Putin fino a obbligarlo a invadere l’Ucraina, parte già dal 2014. Ma questo non lo dico io. Che dal 2014 gli americani stessero già preparando gli ucraini e la guerra contro la Russia, lo ha detto il portavoce del Pentagono già due anni fa. E come se non bastasse lo ha ammesso candidamente lo stesso segretario della NATO Stoltenberg. E dal 2014 ha detto che prepariamo l’Ucraina a combattere la Russia. Questa è la storia, signora Presidente del Consiglio. L’operazione Ucraina parte da lontano. È un progetto americano a lungo termine che prevede prima di prendere il controllo dell’Ucraina con un colpo di Stato, e poi di usare l’Ucraina come esca per obbligare Putin a invaderla e applicargli tutte le sanzioni possibili e immaginabili, isolarlo dal mondo occidentale e di staccarlo completamente dal resto dell’Europa. Operazione che è puntualmente riuscita fra le altre cose. Questa è la storia, signore Meloni. Quello che racconta lei in televisione invece sono solo delle barzellette, delle tristi barzellette che fanno parte dellaalla quale lei purtroppo si è venduta anima e corpo.

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