Fine spiegato semplice.
Nel tentativo di migliorare i rapporti con la Cina e ottenere la proroga dello swap di valute per 5 miliardi di dollari, il presidente argentino Javier Milei ha inviato una lettera al presidente cinese Xi Jinping. Questo gesto arriva in un momento critico per l’Argentina, che necessita di fondi per affrontare scadenze urgenti con il FMI e garantire le importazioni in yuan.
Durante la campagna elettorale, Milei aveva etichettato il governo cinese come “comunista” in senso dispregiativo, creando una frattura nei rapporti bilaterali. Tuttavia, la recente visita di una delegazione cinese guidata da Wu Weihua, vicepresidente del Comitato Permanente dell’Assemblea Nazionale del Popolo della Repubblica Popolare Cinese, sembra aver riaperto un canale di dialogo. La delegazione, ricevuta presso la Casa Rosada, ha discusso vari punti critici ancora aperti tra i due paesi, tra cui la nomina del nuovo ambasciatore argentino in Cina e la trasparenza degli accordi economici esistenti.
La diplomazia argentina, rappresentata da Diana Mondino, ha tuttavia provocato qualche malumore tra i rappresentanti cinesi riguardo gli accordi vigenti tra i due paesi.
Secondo fonti argentine, Xi Jinping desidera mantenere lo status diplomatico raggiunto durante l’amministrazione di Alberto Fernández e non vuole che l’Argentina rinunci ai BRICS. Inoltre, Pechino insiste sulla partecipazione della tecnologia cinese alle gare pubbliche argentine e sulla conclusione della vendita di aerei da combattimento di ultima generazione per la Forza Aerea Argentina, quandoinvece Milei ha deciso di optare per i caccia F-16 statunitensi.
Nonostante le tensioni, il rinnovo dello swap è stato confermato, con Milei che si incontrerà con Xi Jinping a luglio, un passo importante per l’economia argentina. Questo swap, che offre una disponibilità di 5 miliardi di dollari, è essenziale per il governo argentino per stabilizzare le riserve valutarie e garantire le importazioni, fondamentali in una situazione economica già complessa.
La visita di Milei in Cina sarà la prima a Pechino del suo mandato e segna un punto di svolta nella politica estera argentina. Durante la campagna elettorale, Milei aveva dichiarato che non avrebbe “fatto affari con nessun paese comunista”, ma la necessità di fondi sembra averlo costretto a rivedere questa posizione. Alcuni media argentini hanno ipotizzato che questa visita possa avvenire in una data simbolica come il 4 di luglio, giorno dell’indipendenza degli Stati Uniti.
Marcelo Robba, esperto argentino in affari internazionali, ha sottolineato ai microfoni di Sputnik come la Cina abbia sempre mantenuto una posizione flessibile nei confronti dell’Argentina, nonostante le dichiarazioni di Milei. La Cina considera l’Argentina un partner strategico per l’approvvigionamento di alimenti ed energia, due elementi cruciali per la sicurezza di Pechino. Inoltre, il Fondo Monetario Internazionale ha esercitato pressioni sull’Argentina affinché rinnovasse l’accordo, vedendolo come una necessità per la stabilità economica del paese.
Il successo di Milei nel rinnovare lo swap potrebbe essere presentato come un traguardo significativo anche davanti al FMI, dimostrando la capacità del governo argentino di garantire stabilità finanziaria. Questo accordo non è solo una misura finanziaria, ma rappresenta un segnale di normalizzazione dei rapporti bilaterali, potenzialmente aprendo la strada a future cooperazioni in vari settori, inclusi gli investimenti infrastrutturali.
L’incontro tra Milei e Xi Jinping rappresenta un evento cruciale che potrebbe determinare la futura direzione delle relazioni tra Argentina e Cina, evidenziando il delicato equilibrio tra la necessità di sostegno economico e le alleanze politiche strategiche a livello globale.
Fonte: lantidiplomatico.it