21 Ottobre 2021
Il pensiero, come ci ricorda il filosofo Marco Guzzi in un suo recente libro, può diventare un’azione creatrice, un atto fondativo che dà inizio alle cose e apre le epoche del mondo.
Non si tratta dell’idea di pensiero alla quale siamo normalmente abituati: un arbitrario esercizio dell’intelletto astratto (ego-centrato), un’elucubrazione del tutto personale, per cui ogni opinione alla fine varrebbe come un’altra, scadendo in un miserevole relativismo.
Il pensiero di cui parla Guzzi è quello la cui essenza è l’autentica ricerca della verità: un lavoro di scavo dentro le rocce del nostro essere fisico, psichico e spirituale, sia a livello personale sia a livello storico e mondiale. Un “pensiero a colpi di martello pneumatico”, che rompa l’asfalto della nostra Anima, per riscoprire la terra vergine, cioè un elemento fecondo e generativo.