Ammessi i quesiti referendari che abrogano gli obblighi vaccinali per i bambini, ora la sfida della raccolta firme

Spiegato semplice

Un gruppo di persone sta chiedendo di cambiare le leggi suiper i bambini. Vogliono che i genitori possano decidere liberamente se vaccinare i loro figli senza avere multe o problemi a scuola se scelgono di non farlo. Hanno proposto quattro domande per un referendum, che è un modo per far decidere il popolo. Le domande riguardano l’obbligo di vaccinazione, l’accesso alle scuole, e il tipo di vaccini da somministrare. In sostanza, vogliono che i genitori abbiano la libertà di scegliere senza essere costretti.

Fine spiegato semplice.

Riceviamo e pubblichiamo.

Pubblicati in Gazzetta Ufficiale n. 268 del 15 novembre 2024 (pagine 137-138 del file) i quattro quesiti referendari con i quali viene chiesta l’abrogazione degli obblighi vaccinali pediatrici e delle odiose sanzioni pecuniarie e scolastiche che trasformano la vaccinazione deicome un atto troppo rischioso da molti genitori.

L’iniziativa è promossa da un gruppo di cittadini che ha inteso reagire con metodo democratico all’immobilismo dellae al disinteresse -o al diverso interesse- del Legislatore su esigenze sanitarie e sulla stessa volontà popolare contraria alle disposizioni oggetto di quesito referendario, manifestata con un disegno di legge di iniziativa popolare chiuso nel cassetto dal 2018 (cfr. G.U. 27 giugno 2018, serie generale, numero 147 pag. 60) e da un nuovo disegno di legge di iniziativa popolare in corso di presentazione da parte di numerose associazioni della società civile.

Il popolo sta chiedendo a gran voce il cambiamento della normativa, ma la politica è sorda.

Ultimo strumento che il popolo sovrano ha per imporre la propria volontà, è ilPOPOLARE.

Oramai è evidente l’insostenibilità di politiche ed ideologie sanitarie espresse mediante imposizioni e repressioni, ognuno deve essere libero di scegliere una possibilità vaccinale che deve essere garantita a tutti, anche promossa o fortemente raccomandata dallo Stato, ma senza l’imposizione di sanzioni economiche o altri pregiudizi al figlio o aiquale conseguenza della libera scelta di non sottoporre il bambino ad un trattamento vaccinale.

Perciò si tratta di una battaglia per la libertà di scelta: non si chiede l’abrogazione della Legge o della “vaccinazione pediatrica”, quanto invece si chiede al popolo italiano di pronunciarsi sulla obbligatorietà di un trattamento sanitario, cioè se esso debba somministrarsi per obbligo o debba essere lasciato alla consapevolezza ed al consenso autodeterminato dei genitori.

Chi non vuole deve essere lasciato libero di non farlo senza subire conseguenze; chi vuole deve avere la possibilità di farlo gratuitamente.

In ogni caso viene richiesto l’abrogazione della norma che prevede la somministrazione dei vaccini pediatrici, obbligatori (attualmente) o raccomandati che siano (in futuro, auspichiamo), in modalità combinata tetra-quadrivalente, che costituisce un ulteriore fattore di rischio non testato specificamente sulla sicurezza della modalità.

Infine si chiede al popolo italiano di abrogare tre dei quattro vaccini obbligatori aggiunti recentemente nel catalogo degli antigeni obbligatori, in particolare si chiede l’eliminazione dei vaccini per la varicella, per la rosolia e la parotite.

I quesiti pubblicati possono essere così riassunti:

Quesito 1️⃣ – abrogazione delle disposizioni che prevedono l’obbligo di vaccinazione pediatrica edelle disposizioni che prevedono la relativa sanzione per l’inadempimento vaccinale.

Quesito 2️⃣  – abrogazione delle disposizioni che prevedono l’obbligo di vaccinazione quale requisito di accesso alle scuole dell’infanzia.

Quesito 3️⃣ – abrogazione delle disposizioni che prevedono la somministrazione di vaccinazioni con formulazioni combinate e parzialmente combinate e nella parte in cui subordinano la vaccinazione monovalente alla disponibilità del SSN.

Quesito 4️⃣ – abrogazione delle disposizioni che prevedono la vaccinazione obbligatoria con farmaci non immunizzanti dalla malattia o non pericolose se contratte dai bambini.

Antonio PORTO

Segretario Generale Nazionale

Organizzazione Sindacale Autonoma  (OSA) Polizia
Via E. Frattini n.23 – 81031 Aversa (CE)

NOTA REDAZIONALE

Secondo l’art.75 della Costituzione, il quesito abrogativo ammesso deve essere sottoposto alla firma di almeno 500.000 cittadini o sostenuto da 5 Consigli Regionali, dopo di che andrà al vaglio della Corte Costituzionale per l’ammissibilità, e – in caso di esito positivo – al voto. Perchè la votazione sia ritenuta valida, deve partecipare la maggioranza degli avential voto.

Fonte: comedonchisciotte.org

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