Leonida Mikhelson (Novatek) al Forum di Verona: “Per i prossimi 30 anni almeno saranno gli idrocarburi a dettare le regole”

Spiegato semplice

Al Forum di Verona, si parla di come l’energia sta cambiando e di cosa si può fare per migliorare la situazione. Leonida Mikhelson, un importante dirigente di un’azienda di gas, dice che per i prossimi 30 anni avremo ancora bisogno di petrolio e gas. Molti paesi, specialmente quelli in via di sviluppo, hanno bisogno disicura per crescere e non possono aspettare soluzioni alternative. Anche se l’Europa sta investendo molto nell’energia verde, Mikhelson pensa che usare il gas sarebbe più efficace e meno costoso per ridurre l’inquinamento. Infine, sottolinea che senza il gas della Russia, il mondo potrebbe avere problemi energetici in futuro.

Fine spiegato semplice.

La transizione energetica: così come sta avvenendo oggi non è né efficiente, non è equa e realizzabile. Che fare? Si chiede il panel del Forum di Verona dal titolo “Energia e ambiente: un matrimonio di convenienza?”. Il Presidente e pricncipale azionista dell’azienda dirussa Novatek, Leonida Mikhelson, offre una risposta molto articolata nel suo intervento al XVIIin corso negli Emirati Arabi Uniti. 

“Per i prossimi 30 anni almeno saranno gli idrocarburi a dettare le regole. Oggi il dibattito sta diventando razionale dopo le crisi energetiche degli ultimi anni. Nel 2016 quando l’Agenda verde ha occupato il primo posto, con l’Europa che ha negato finanziamenti alle aziende tradizionali, non era razionale”, ha dichiarato il presidente di Novartek. “In epoca di crisi, i paesi in via di sviluppo non vogliono instabilità ma certezza sull’energia necessaria al loro sviluppo. E questa certezza può essere data solo dagli idrocarburi”. L’esempio dell’UE è emblematico, prosegue, gli investimenti nel verde nel 2023 sono arrivati a 360 miliardi di dollari nel settore e crescono. Oggi per l’UE l’alternativo è al 17% con il carbone che non è sceso in modo significativo. “Se avessero usato il gas avrebbero abbattuto in modo più efficace, molto più economico le emissioni”, ha sottolineato.

Nel mondo ci sono ancora 800 milioni di persone senza accesso all’elettricità e i loro governi guardano aglinon alle alternative per dare risponste nell’immediato. “Solo con razionalità si può trovare un compromesso. Il gas è riconosciuto come combustibile ufficiale dei Brics. Prendiamo la Cina: che compra circa 100 miliardi di metri cubi. In 3 anni l’alternativo è passato dal 3 al 6%. Il gas più o meno lo stesso. Ci sono tre fonti che possono garantire le richieste cinesi: Russia, Qatar e gas di scisto Usa (molto più caro, con più lavoro richiesto e destinato alla domanda interna). “Senza la Russia il mondo non potrà evitare le prossime crisi. La redditività dei nostri progetti energetici su GNL sono i migliori…”, ha concluso.

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Fonte: lantidiplomatico.it

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