[VIDEO] Contri commenta mattarella sulle vittime covid ▷ “presidente, parole umilianti e bugie scientifiche”

Spiegato semplice

Un signore di nome Alberto è molto arrabbiato e deluso per alcune cose che ha sentito dire dal Presidente dell’Italia. Il Presidente ha parlato durante una cerimonia per ricordare le persone che sono morte a causa del virus, ma Alberto pensa che il Presidente abbia detto delle cose non vere, come per esempio non ha parlato delle persone che sono morte per gli effetti collaterali dei vaccini. Alberto ha anche visto una notizia su internet che diceva che gli Stati Uniti non hanno rispettato degli accordi importanti con un altro paese, ma poi quella notizia è sparita e lui non capisce perché. Alberto è anche preoccupato perché pensa che il Presidente e altri politici non capiscano davvero quello che dicono nei loro discorsi e che la politica non stia facendo abbastanza per risolvere i problemi veri.

Fine spiegato semplice.

“Sono veramente umiliato e mi vergogno di ciò che ha detto il Presidente della Repubblica l’altro giorno, in occasione della commemorazione dei morti di Bergamo.” Alberto Contri non ci sta e torna sulle parole pronunciate dal capo di Stato, Sergio Mattarella, durante la cerimonia di commemorazione per le vittime della pandemia da Covid 19.

“Ha detto che bisogna commemorare i morti per il Covid,, ha ringraziato tutta la sanità per quello che hanno fatto, ha ringraziato lo sforzo europeo per i vaccini. Quindi chi gli ha scritto i discorsi gli ha fatto dire una serie di bugie scientifiche.”

Trascrizione del video

Stamattina io la prima cosa che faccio quando bevo il caffè, guardo i giornali online e poi guardo su X perché se non ci fosse Twitter ormai non avremmo più possibilità di dire cose e vedo un post con una fotografia del New York Times, della copertina del New York Times, che ammette chiaramente tutta la faccenda dell’Ucraina e dice che per dieci anni prima che succedesse tutto il casino che sta succedendo sono stati disattesi glie insomma gli americani hanno, la CIA addirittura ha favorito un colpo di stato, ma su New York Times vi rendete conto? Allora io nella mia ingenuità alla bella età di ottant’anni ho retweetato taggando Rampini, Friedman e Buccini del Corriere, evidentemente avranno denunciato subito, dopo un minuto quel tweet è scomparso, non lo trovo più, non lo trovo più nemmeno nella mia time list, cioè nella mia time line, quindi c’è modo proprio, questi che sono giornalisti che dovrebbero accettare il dibattito quando parlano loro, cancellano perché un’evidenza così potente dove il New York Times che è il giornale ufficiale americano democratico che ammette, come aveva detto il Papa, che la CIA era andata a baiare alle porte di Mosca, la Nato aveva detto il Papa per la verità, era andata a baiare alle porte di Mosca? No, dopodiché leggo sempre stamattina in un’agenzia che la nostra Presidente del Consiglio sottolineava il sacrificio di Navalmi in nome delle libertà, che comunque la Russia ha disatteso i patti per molti anni, esattamente il contrario. Allora ma perché si dicono queste cose? Poi posso levare un altro sassolone, sono veramente umiliato e mi vergogno di ciò che ha detto il Presidente della Repubblica l’altro giorno, l’altro ieri in occasione della commemorazione dei morti di Bergamo, ha detto che bisogna commemorare i morti per il Covid, ha ringraziato tutta la sanità per quello che hanno fatto, ha ringraziato lo sforzo europeo per i vaccini e quindi chi gli ha scritto i discorsi gli ha fatto dire una serie di bugie scientifiche, ma soprattutto almeno abbi il cuore di commemorare anche i morti per gli effetti collaterali, assolutamente neanche nominati, neanche nominati, a parte che stanno venendo fuori una quantità di studi che dicono che i morti di Covid non sono morte di Covid, sono morte di altre patologie perché avevano troppi anni, ma questo è un discorso che ci porterebbe lontano, è terrificante questa retorica soprattutto infarcita di bugie, adesso il Presidente secondo me non ha nemmeno colpi perché qualcuno in discorso glieli scrive e non può dire queste cose, così come anche la nostra Presidente Meloni che è molto brava, molto capace, tra l’altro io sono entusiasta di avere finalmente un Presidente del Consiglio che parla fluentemente inglese, insomma dire addirittura che sono stati disattesi gli accordi, quando gli accordi di Minsk che penso che la gente comune nemmeno sa cosa sono, sono stati invece totalmente disattesi dall’Occidente, quindi noi viviamo in questa perenne ipocrisia e contemporaneamente alleviamo queste pecore che sarebbero gli studenti di oggi e poi i genitori vanno a lamentarsi se magari un insegnante gli dà un brutto voto o gli dà una nota, questo è l’altro grave problema. Sì io voglio aggiungere anche che sarei molto contento che il nostro Presidente del Consiglio parlasse fluentemente italiano e poi dopo anche l’inglese, voglio dire io la vedo dal mio punto di vista, il mio pensiero, no a me è il mio pensiero. Beh parla italiano perché non parla la lingua italiana. Era una battuta Francesco, se prego abbia pazienza. Molto romanesco. Abbia pazienza, una battuta, fammi fare qualche battuta. Poi ti dico no, non parla fluentemente l’italiano e te lo dico perché voglio dire chi ha fatto corsi di edizione come chi ti parla ti dice che ci sono degli errori e noi poi possiamo permetterci ogni tanto di scrivere, ma anche lei lo può fare. Te lo ricordi? Ho ricordato che l’interprete di Marconi e Braccio disse non capisco quello che dice. Questa è buona, non me lo ricordo. Ma è famosa questa storia. Io non posso andare avanti perché non capisco quello che dice. L’intellettuale della magna grecia, però voglio dire averne tutto. C’era il contenuto lì. Sì però erano altri tempi come dici giustamente tu, erano altri tempi e comunque oggi abbiamo bisogno abbiamo bisogno di persone forti che che possano reggere insomma l’attacco. Vabbè comunque allora Francesca ancora ride. Allora però sul presidente io poi dopo vorrei dire anche un paio di cose perché lui ha fatto anche un’altra uscita questa volta interessante però il problema è che poi vedi sia se le uscite sono che gliele hanno scritte e lui non si rende conto che se anche dice cose assolutamente condivisibili poi non accadono e noi ci stiamo rendendo conto che il ruolo della politica dal presidente in giù sono soltanto ruoli che debbono fare i loro discorsetti prestampati che poi al discorso seguono fatti o meno non conta nulla che siano verità o bugie conta nulla e allora a questo punto il ruolo dellacos’è? Andiamo a Carmelo siamo a Torino adesso con Carmelo, buongiorno. Buongiorno saluto a voi e io volevo dire delle cose che più che altro non scopro. Allora uno di questa incredibile disperazione di vedere come si parla di guerra tranquillamente, guerra atomica, fanno anche le tavole rotonde, normale proprio inizio a dire. Un’altra cosa vorrei dire, ma scusi scusateci scusatemi ma se Mazzarella gli scrivono i discorsi ho capito che glieli scrivono ma quando lui legge che fa? Non capisce quello che legge, se il nostro presidente non capisce neanche quello che legge sono un po’ preoccupato, va bene che sono preoccupatissimo comunque. Poi un’altra cosa volevo dire è incredibile che non possiamo sapere come sta il mitico Meluzzi, ma tu sei a Torino informati e datci i dettagli perché se no io lo ho detto adesso prenderò la mia macchina, parto e devo trovarlo perché è un mio amico, lo devo trovare. Poi ancora Carmelo vuoi dire qualcos’altro? Prego. Grazie Carmelo, Carmelo pone Alberto un problema cioè dice sì vabbè con i discorsi ma almeno leggiamoli prima, una battuta velocissima perché dobbiamo andare ancora da Giovanni e da Bruno. Posso dire tecnicamente un’altra cosa che non deve risultare assolutamente offensiva ma avrete notato che da mesi il presidente della Repubblica interviene tutti i giorni e tutti i giorni c’è la molla al telegiornale vuoi perché c’è la giornata della donna, vuoi perché c’è la ricorrenza di Bergamo, vuoi perché c’è la corte costituzionale. Allora quando un’autorità parla tutti i giorni e soprattutto spesso i discorsi sono ovviamente retorici perché si sente dire bisogna fare, bisognerebbe intervenire, bisogna mettere questa priorità, bisogna mettere quell’altra. Alla fine è come se è come la vecchia favola della lupo al lupo. Un tempo quando parlava il presidente della Repubblica e parlava una volta all’anno e tutti stavamo lì a aspettare alle otto di sera del giorno prima di Capodanno per sentire cosa ci diceva perché non parlava quasi mai, parlava attraverso le linee politiche. Adesso parlando tutti i giorni svanisce persino l’importanza di quello che dice. Io vorrei capire coloro che si occupano di comunicazione, che riconosco pure che stanno al cuorinale perché non gli consigliano di non parlare così spesso perché svanisce il significato. Perde la sua autorevolezza, hai ragione.

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