Fine spiegato semplice.
Il canale Telegram russo Rybar ha pubblicato un approfondimento molto interessante sul colpo di stato in Gabon. Il fatto è che il leader del colpo di stato e capo della Guardia Repubblicana, Brice Oligui Nguema, ha stretti legami con gli Stati Uniti.
Le autorità statunitensi hanno sostenuto Nguema per diversi anni, preparandolo per le prossime elezioni, nelle quali avrebbe dovuto vincere e prendere il posto di Ali Bongo. Inoltre, tre anni fa, sono trapelati online i dettagli sulla proprietà di Nguema di tre case negli Stati Uniti, acquistate in contanti nello Stato del Maryland.
La parte divertente, prosegue Rybar, è che la CIA stava indagando sulla cosa.
Ma perché un generale filo-americano ha rovesciato un presidente filo-francese? A quanto pare il governo statunitense ritiene che le autorità francesi non siano più in grado di proteggere efficacemente gli interessi dell’Occidente collettivo, compresi gli Stati Uniti, sul territorio sotto il loro controllo. Pertanto, Washington ha deciso di prendere in mano la situazione.
È improbabile che le autorità francesi vogliano inasprire le relazioni con gli Stati Uniti a causa del Gabon. Molto probabilmente Macron si limiterà a ingoiare il rospo. Dopo la condanna in Gabon del presidente Ali Bongo, l’intelligence francese ha il compito di trasferire lui e la sua famiglia in una prigione in Marocco, e successivamente di rilasciarli.
È anche curioso che le imprese francesi lascino il Gabon dopo il colpo di Stato, cosa che non è avvenuta, ad esempio, in Niger, dove la società di uranio Orano continua ad operare.
Intanto prima la Cina e poi anche la Russia hanno espresso “preoccupazione” per la situazione nel paese.
Fonte: lantidiplomatico.it