Il terrorismo dei fascisti venezuelani in azione. Le immagini che i media italiani non vi mostrano

Spiegato semplice

In Venezuela, dopo le elezioni, ci sono state dellee delle azioni violente da parte di un gruppo di persone che non erano contente dei risultati. Il presidente del paese, Nicolás Maduro, ha detto che queste azioni non erano solo persone arrabbiate che protestavano, ma facevano parte di un piano per creare confusione e paura nel paese. Queste persone hanno danneggiato cose importanti come statue, mezzi di trasporto, ospedali e negozi di cibo, e hanno anche attaccato una stazione radio, distruggendo le attrezzature e picchiando le persone che lavoravano lì. Il presidente ha detto che queste azioni brutte sono state pianificate da persone che vogliono cambiare il governo in modo violento e che non è giusto.

Fine spiegato semplice.

Nel contesto dei recenti accadimenti in Venezuela successivi alledel 28 di luglio, la strategia della Plataforma Unitaria Democrática (PUD) ha rivelato il vero significato dell’espressione “fino alla fine”. 

In un discorso successivo alle elezioni, il presidente ha offerto un’analisi dettagliata della violenza scatenata dall’opposizione golpista dopo l’ennesima sconfitta elettorale.

Presentando prove dettagliate, ha sostenuto che le proteste e gli attacchi sistematici non sono semplici reazioni spontanee stimolate dalla narrazione dei brogli, ma fanno parte di un piano insurrezionale coordinato progettato per destabilizzare il Paese nel suo complesso. 

Il leader bolivariano ha descritto il piano premeditato che è stato messo in atto prima, durante e dopo le elezioni, in cui gruppi precedentemente organizzati cercano di generare un clima di caos e sfiducia attraverso atti di vero e proprio terrorismo. Con la copertura mediatica dei media internazionali mainstream che diffondono una narrazione distorta degli eventi.

Gli eventi violenti scatenati dopo la pubblicazione dei risultati ufficiali da parte del CNE portano con sé una specifica componente estetica e simbolica, afferente il fascismo, che si manifesta in atti di vandalismo diretti contro le statue di Hugo Chávez, i trasporti, i servizi sanitari e alimentari, gli uffici governativi – tra cui il CNE – e altri luoghi associati al chavismo. 

In Venezuela a portare avanti la strategia golpista dettata da Washington sono in definitiva quegli stessi elementi fascisti che l’Occidente collettivo afferma di combattere strenuamente. E che utilizza come spauracchio per perpetuare all’infinito politiche estremamente antyi-popolari e guerrafondaie.
 

Nel seguente post sul social X, il vicepresidente venezuelano per la Comunicazione, il Turismo e la Cultura Alfred nazareth, documenta l’assalto terrorista alla radio comunitaria ‘Venceremos’ a Carora, nello Stato Lara. 

“#Oggi i “comanditos” del fascismo hanno distrutto la radio comunitaria “Venceremos” a Carora, nello Stato di Lara. Hanno bruciato le attrezzature, rubato i computer e picchiato uomini e donne. Il tutto davanti alla complice inazione del segretario di governo dell’ufficio del sindaco Jesús Guillermo Gómez e del consigliere Wilman Montero. La mia solidarietà ai comunicatori popolari e alternativi: ci sarà giustizia!”. 

Fonte: lantidiplomatico.it

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