Fine spiegato semplice.
Julian MacFarlane
julianmacfarlane.substack.com
Georgia
All’improvviso, la Georgia è nella mente di tutti, almeno in quella dei media occidentali, dove è effettivamente una “vecchia e dolce canzone”, la stessa che suonano dal 1945.
Cambia il cantante. Il testo viene un po’ riscritto. Ma la canzone? È sempre la stessa. Naturalmente c’è un coro, stonato.
In una dichiarazione congiunta, i governi di Germania, Canada, Estonia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Polonia, Svezia e Ucraina hanno detto di non riconoscere i risultati delle elezioni in Georgia. Slavyangrad
Se un Paese elegge un governo che non piace a Washington, è immediatamente “illegittimo” ed è una “elezione contestata”, non importa quanto sia chiaro il verdetto del popolo, non importa quanto sia libero o equo.
Agli Stati Uniti non piace affatto l’idea che sia il popolo a eleggere i propri leader.
Ad esempio, gli Stati Uniti avevano nominato Juan Guaido, non eletto, Presidente del Venezuela. Kamala Harris è la candidata democratica non eletta alla Presidenza. L’uomo degli Stati Uniti, Zelensky, è il “Presidente” non eletto dell’Ucraina. Vedete lo schema?
Venezuela
La “dolce vecchia canzone” è stata suonata di recente in Venezuela, che probabilmente ha il sistema elettorale più avanzato e più equo del mondo, sicuramente migliore di quello degli Stati Uniti.
Le recenti elezioni sono state riesaminate dalla Corte Suprema venezuelana, e l’opposizione ha avuto l’opportunità di fornire prove a sostegno delle proprie affermazioni, cosa che non si è degnata di fare. La decisione è stata chiara: Maduro ha vinto con una maggioranza sostanziale. E in modo equo.
Gli Stati Uniti e l’Unione Europea, e persino Paesi come il Brasile e la Colombia con “Stati profondi” di destra, hanno tutti contestato i risultati.
Il brasiliano Lula si è spinto fino a porre il veto all’adesione del Venezuela ai BRICS, il che dimostra quanto sia radicato il potere neofascista in Brasile e quanto sia precario il controllo di Lula. Dopo tutto, è appena uscito da una prigione brasiliana. 580 giorni.
Da quando Maduro è stato rieletto, i media mainstream sono stati categorici nel dire che è “illegittimo”, anche se non hanno mai usato questo termine per Zelenski, che, in realtà, corrisponde perfettamente alla descrizione.
I MSM (‘Merican Stream Media)
La reazione dei MSM alle elezioni georgiane non è stata quindi una sorpresa. “Quella dolce vecchia canzone”.
Il capo del Consiglio dell’UE sollecita un’indagine rapida e trasparente sulle elezioni in Georgia –Reuters
L’opposizione filo-UE della Georgia dice che il voto è stato rubato mentre il partito al governo rivendica la vittoria – BBC
Le elezioni in Georgia sono state inficiate da intimidazioni e interferenze, avvertono gli osservatori – Politico
Naturalmente, i media si sono preoccupati di evidenziare i commenti della Presidente della Georgia, Salome Zourabichvili – il cui ruolo è ora in gran parte cerimoniale, visto che il potere reale è detenuto dal Parlamento e dal Primo Ministro, dopo il passaggio della Georgia a un sistema parlamentare.
Salome Zourabichvili è nata in Francia da una famiglia di ricchi emigrati anti-russi e in precedenza aveva lavorato per il governo francese! Un tantino compromessa. Ha cantato insieme a Washington.
Domenica scorsa, la presidente della Georgia ha dichiarato di non riconoscere i risultati del voto parlamentare di questo fine settimana, che, secondo i funzionari elettorali, è stato vinto dal partito al potere, aggiungendo che il Paese è vittima di una “operazione speciale russa” volta ad allontanarlo dal cammino verso l’Europa. WaPo
Chiede che la gente scenda in piazza per protestare. Qualcosa del genere?
La Zourabichvili sostiene che le elezioni sono state rubate dai russi. Biden vuole sbattere Trump in prigione per aver incoraggiato “un’insurrezione” quando gli elettori scontenti avevano fatto un tour non autorizzato del Campidoglio. Biden, tuttavia, sostiene la Zourabichvili. Così come aveva tacitamente sostenuto i rivoltosi anti-Maduro.
Il Partito del Sogno della Georgia non è antieuropeo, ma non vuole entrare nella NATO o essere coinvolto in conflitti europei e americani, soprattutto con la guerra in Ucraina che si sta risolvendo a favore della Russia e l’Europa che sta collassando economicamente. Eppure, l’UE pensa che il Partito del Sogno sia gestito dai russi. Un commissario europeo è arrivato a minacciare indirettamente di assassinio Irakli Kobakhidze, il premier del Partito del Sogno, com’era quasi successo a Fico in Slovacchia. Chi si crede di essere? Bibi Netanyahu?
La Georgia è situata in una posizione vantaggiosa in termini di commercio asiatico. L’Europa è geograficamente irrilevante.
Il Partito del Sogno vede naturalmente il futuro della Georgia come parte dell’”Heartland”, l’Eurasia, in un momento di crescita economica. Detto questo, il partito non è “pro-russo”, ma pro-Georgia, e sottolinea l’autonomia e l’indipendenza della Georgia.
Poiché la Russia ha sostenuto le repubbliche secessioniste dell’Ossezia e dell’Abkhazia, che la Georgia rivendica come proprie (nonostante le opinioni della popolazione locale), è anche improbabile che la Georgia stabilisca presto relazioni diplomatiche con la Russia.
Le relazioni economiche… beh… sono imprese private, no?
La Georgia ha visto l’Ucraina. E non vuole essere un altro proxy nei giochi d’impero dell’Occidente.
Naturalmente, i MSM non si arrenderanno e insisteranno che le elezioni sono state “truccate”. Non come le elezioni americane del 2020, naturalmente!
Queste accuse alle elezioni georgiane sono identiche a quelle che erano state fatte alle elezioni in Venezuela, accuse poi dimostrate false con prove fotografiche e di altro tipo, che non sono mai state riprese dai MSM….
Riempire le urne con schede fasulle
Molestie ai danni degli elettori
Votazioni multiple
Manipolazione del conteggio delle schede elettorali
Nel caso della Georgia, queste accuse sono nebulose come quelle rivolte al Venezuela.
Aggiungeteci poi l’accusa di “interferenze russe” – a prescindere dalla realtà.
In ogni caso, è chiaro che l’Occidente – gli Stati Uniti, l’Unione Europea e le ONG ad essi associate, ora costrette a registrarsi in Georgia – per non parlare delle agenzie di intelligence e persino gli ucraini – hanno lavorato duramente, spendendo milioni di dollari, per minare il Partito del Sogno.
E, indovinate un po’?
Il Sogno Georgiano ha ottenuto il 53,91%,
la Coalizione per il Cambiamento l’11,03%,
il partito Movimento Unitario Nazionale il 10,16%,
la coalizione Strong Georgia l’8,81%,
il partito Gakharia For Georgia il 7,77%.
Sì, la Georgia è nei miei pensieri.
Julian MacFarlane
Fonte: julianmacfarlane.substack.com
Link: https://julianmacfarlane.substack.com/p/georgia-on-my-mind
28.10.2024
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org
Fonte: comedonchisciotte.org