Turismofobia, immigrazionismo e dissonanza cognitiva

Spiegato semplice

In alcune città della Spagna, come Barcellona e Malaga, e anche in Italia, a Venezia, ci sono persone che non vogliono più così tanti turisti. Hanno fatto delle proteste, dicendo ai turisti di tornare a casa e a volte li hanno anche bagnati con pistole ad acqua. Queste persone sono arrabbiate perché pensano che ci siano troppi turisti e che questo causi problemi come case troppo care, troppo rumore e spazzatura ovunque. Ma l’autore del testo si chiede perché queste persone si lamentano solo adesso e se loro stessi non vanno mai in vacanza. Poi, l’autore parla di come queste proteste contro i turisti non vengano fatte contro le persone che arrivano nei paesi europei cercando un posto migliore dove vivere, e dice che i turisti almeno spendono soldi e aiutano l’economia. L’autore pensa che queste proteste contro il turismo siano guidate da persone che vogliono che l’economia diventi più piccola, ma non pensa che questo sia un buon modo di fare le cose.

Fine spiegato semplice.

Di Saura Plesio, Nessie

Tempo d’estate, tempo di spostamenti di massa. Tra le tante cronache di luglio non vi saranno sfuggite le manifestazioni spagnole contro ildetto Overturism. Con cartelli assai sgradevoli dalle scritte TOURIST GO HOME e qualche sgallettata con la pistola ad acqua che durante i cortei, bagna i turisti in procinto di sorseggiare bibite o consumare gelati seduti al bar. I conti non mi tornano. Come mai improvvisamente questo sistema di pogrom anti-turistico parte da Barcellona a Malaga passando per le Canarie in un paese che, come il nostro,  di turismo ci ha sempre vissuto dal dopoguerra a oggi? e tutto sincronizzato all’unisono come ai tempi dei canti sul balconi durante i confinamenti della falsa pandemia? Ma la cosa più disdicevole è che ora rimbalza pure in Italia, e a Venezia, qualcuno ha proposto di replicare lo stesso grottesco copione. Come se non ci fossero già abbastanza limitazioni col ticket di ingresso a pagamento.

Tutti sappiamo che l’eccesso di turismo guasta e droga il mercato immobiliare, il mercato degli alloggi e delle pensioni, crea la comparsa di Bed &Breakfast come funghi, c’è chiasso a tutte le ore con valige trolley che si trascinano per i vicoli e le stradine secondarie. Poi, i cestini della nettezza urbana sempre pieni di cartacce alimentari. Ma ecco il punto: certi manifestanti da che mondo è mondo, se ne accorgono solo ora? E quelli che manifestano, restano sempre fissi nelle loro località di residenza senza mai spostarsi a loro volta? Sono esseri perennemente stanziali come lo erano le nostre nonne dedite solo ai loro orti e ai pollai con le galline? Una vacanza-viaggio in località turistica non la fanno mai?

Turismofobia, immigrazionismo e dissonanza cognitiva

Inoltre va fatta un’altra osservazione. Mi piacerebbe sapere perché la stessa veemenza non viene caricata sul fenomeno migratorio a rischio invasione e sostituzione etnica, nei paesi della Ue. Sono certa che se ci fossero cortei di questo genere, i caricatori di pistole ad acqua sarebbero i primi a tacciare di razzismo e xenofobia chi contesta per la propria sopravvivenza di nazione. Lo afferma perfino mons.Viganò che quasi tutti i capoluoghi italiani si sono trasformati in suk di derelitti, drogati, criminali, zone franche di degrado e sporcizia grazie anche al lucroso business dell’accoglienza delle Ong e del Vaticano. Capoluoghi dove ogni giorno ci sono rapine, borseggi, pusher agli angoli delle strade nonché risse notturne con accoltellatori. Porti con navi delle Ong che rovesciano dai loro boccaporti schiere di invasori che andranno ad accrescere le fila del crimine, l’esercito di riserva degli sfruttati nei campi (quando va bene) e che non troveranno mai quelle opportunità lavorative che non esistono nemmeno per noi. Gli sgallettati dei cortei con le pistole ad acqua lo hanno mai visto quel video di Ceuta e Melilla dove schiere di poveri disgraziati del continente nero, si arrampicavano al confine per entrare nella Penisola Iberica (cioè in Europa) manco fosse stata l’invasione biblica delle locuste? E lo sanno che negli hotspot i nuovi “ospiti” vengono pagati 40 euro al giorno, grazie a questa Ue? Almeno il turista, nonostante le varie controindicazioni testé citate, paga, consuma, fa guadagnare e accresce il PIL. Inoltre il turismo è sempre stato il nostro punto di forza anche quando il resto dell’industria è in crisi.

Siamo in presenza della solita dissonanza cognitiva della quale si nutre la falsa coscienza occidentale. Ma soprattutto, di una buona dose di vigliaccheria e codardia. Non ci vuole molta fantasia per capire che questi movimenti anti-turismo detto “non sostenibile” hanno una ben precisa cabina di regia all’insegna della decrescita. La quale per sua stessa natura non può mai essere “felice”.

Sant’Anna e Gioacchino

26.07.2024

Fonte: comedonchisciotte.org

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