[VIDEO] USTICA: la mangiatoia degli sciacalli | Andrea Lombardi


Secondo Andrea Lombardi, le recenti "rivelazioni" di Giuliano Amato sul disastro di Ustica non hanno alcun fondamento


 

Spiegato semplice

Giuliano Amato ha detto alcune cose su un evento chiamatoche hanno fatto parlare molte persone. Alcuni di questi commenti non hanno molto senso e sembrano confusi. Amato ha detto che Gheddafi, un leader importante, doveva volare su un aereo chiamato Mig, ma non è chiaro da dove stava tornando. Ha anche detto che l’aereo di Gheddafi doveva essere abbattuto da un aereo da guerra francese durante un’esercitazione militare della NATO, ma questo non sembra molto credibile. Inoltre, Amato ha detto che un uomo chiamato Craxi ha avvertito Gheddafi del pericolo, ma non è chiaro come Craxi potesse sapere di questo piano segreto. Infine, se Gheddafi è stato avvertito e non è salito sull’aereo, non è chiaro contro cosa hanno sparato i francesi. Queste affermazioni di Amato sembrano piuttosto confuse e non molto credibili.

Fine spiegato semplice.

Le parole di Giuliano Amato su Ustica sono state lo sparo di inizio della corsa degli scoordinati dell’intelletto, le paraolimpiadi della cultura disputate nella riserva dei minus habentes.

L’effetto comico di codesti spastici malassortiti che si invadono l’un l’altro di corsia e si prendono a calci involontariamente purtroppo non ha neppure un potere lenitivo, dal momento che immediata è la consapevolezza che il pubblico a casa, disgraziato quanto loro, non è in grado di distinguere il grano dal loglio.

Ecco sì, che avanza dunque lo sconforto.

Accettiamo vi prego supinamente che l’Italia è realmente ciò che dice di essere e ciò per cui è riconosciuta nel mondo. Il luogo dello star bene in compagnia chiassosa e sorridente, un bicchiere di vino con un panino, la felicità.

Sere d’estate, polpo e patate. Sciuè sciuè.

Delle parole di Giuliano Amato io dico solo quattro cose, anche perché ho fatto una disamina completa che trovate su YouTube e non è neppure troppo lunga.

1- Gheddafi doveva volare su un Mig, attraversando il Tirreno
Amato sostiene che Gheddafi la sera del 27 giugno avrebbe dovuto trovarsi a bordo di un Mig della sua aviazione.

Bene, dove doveva andare? Anzi, siccome il Dc9 Itavia viaggiava da nord verso sud, la domanda corretta è: da dove stava tornando? Perché se, come molti sostengono, il Mig era “nascosto” sotto la pancia del Dc9, ovviamente i due aerei viaggiavano nella stessa direzione. Direzione che semmai è quella di rientro in Libia, non di partenza.

2- Il Mig di Gheddafi doveva essere abbattuto durante una esercitazione nato
Amato afferma che il piano francese, certamente approvato dagli americani, prevedeva di abbattere Gheddafi facendo poi passare l’evento per un “incidente” avvenuto durante una esercitazione Nato.

Questa ipotesi è un assurdo. Come si sarebbe potuto spacciare per coincidenza l’abbattimento non di un aereo con un equipaggio qualsiasi, ma proprio un caccia libico con a bordo nientemeno che il colonnello Gheddafi? È una follia pensare che possa risultare credibile.

Inoltre, è oggi accertato che non ci siano state esercitazioniquella notte.

3- Gheddafi fu avvertito del pericolo da Craxi, e non salì sull’aereo
Amato sostiene che fu Craxi ad avvertire Gheddafi del pericolo e che quindi questi non salì sul suo aereo.

Craxi però non era al governo nel 1980. Come poteva Craxi, semplice parlamentare, conoscere i dettagli di un piano della Nato certamente segretissimo e delicatissimo?

4- Se Gheddafi fu avvertito, contro cosa spararono i francesi?
Se il piano è stato sventato dall’intervento di Craxi, contro cosa spararono i francesi? Se Gheddafi non salì sull’aereo, quale aereo libico e perché quella sera si trovò sul Tirreno?

Per dar credito al racconto di Amato siamo costretti fare una ulteriore ipotesi, e cioè che Gheddafi non si sia limitato ad annullare il suo viaggio, ma abbia deciso di inviare comunque un suo aereo “esca” da far abbattere.

Perché mai avrebbe dovuto farlo?

Sciuè sciuè.

Fonte: andrealombardi.it

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