Fine spiegato semplice.
Di Cees van den Bos, bomenenbos.substack.com
Nel gennaio 2014 è stato istituito in Lettonia il Centro di eccellenza per la comunicazione strategica. I militari tendono a inventare abbreviazioni per tutto e il Centro di eccellenza per la comunicazione strategica di Riga non fa eccezione.
Il Centro di eccellenza per la comunicazione strategica comprende le operazioni di informazione (Info Ops) e le operazioni psicologiche (PsyOps). Si tratta di una forma moderna di propaganda con cui si cerca di influenzare i “cuori e le menti” e quindi il comportamento della popolazione, in modo che sia favorevole agli obiettivi della NATO.
La dottrina della NATO è stata implementata secondo una struttura a rete in cui i vari Stati membri definiscono autonomamente l’organizzazione locale e l’attuazione secondo il modello prestabilito.
Secondo la dottrina, l’obiettivo è quello di ridurre al minimo l’impatto sui cittadini, ma ciò sembra in contraddizione con la natura delle attività e delle parti (private) coinvolte, come i media (sociali), la politica e le organizzazioni non governative (ONG) o le fondazioni. Dalla documentazione emerge che le metodologie vengono applicate su larga scala alla popolazione civile. Ciò è avvenuto nel progetto Lahara, nella crisi Covid-19 e forse in altri eventi attuali come il clima e l’immigrazione.
Tutto ciò può sembrare un complotto, ma esiste un’elaborazione dettagliata e l’attuazione di una dottrina per i paesi della NATO. Nonostante la scarsa documentazione disponibile al pubblico, le forze armate britanniche hanno pubblicato online un’elaborazione e un’interpretazione di queste dottrine.
Cosa sono le StratCom, le Info Ops e le PsyOps
StratCom non comprende solo le operazioni di informazione militare, ma anche la diplomazia pubblica, gli affari pubblici e altre attività di comunicazione volte al raggiungimento di obiettivi strategici. Integra le operazioni di informazione con quelle militari, superando così il confine tra militare e civile. L’interpretazione britannica della Dottrina congiunta alleata per le comunicazioni strategiche (AJP-10) può essere scaricata dal sito web del governo.
StratCom è l’organizzazione ombrello sotto la quale vengono condotte le operazioni di informazione e le operazioni psicologiche. All’interno di StratCom vengono forgiate le narrazioni che vengono implementate e protette con Info Ops e PsyOps. È fondamentale che la narrazione sia coerente. Questa narrazione sostiene gli obiettivi militari e politici della NATO e viene utilizzata per dare coerenza a tutte le attività di comunicazione.
Info Ops ovvero “Operazioni di informazione” si concentra su ‘audience’, definite come individui, gruppi o enti il cui comportamento può influenzare l’obiettivo finale. Comprende un approccio ‘centrato sul comportamento’ per influenzare atteggiamenti e comportamenti. L’interpretazione britannica della Dottrina congiunta alleata per le operazioni di informazione (AJP-10.1) può essere scaricata dal sito web governativo.
In un precedente articolo pubblicato su questo sito, vengono illustrati, sulla base di esempi e documenti declassificati dal WOO (WOO è l’abbreviazione olandese dell’Open Government Act. Il WOO disciplina il diritto all’informazione e alla trasparenza dell’amministrazione pubblica, ndt), i meccanismi di funzionamento di un’operazione all’interno di un sistema di sicurezza.
PsyOps sono attività pianificate che utilizzano metodi di comunicazione e altri mezzi, rivolte a gruppi target approvati, con l’obiettivo di influenzare percezioni, atteggiamenti e comportamenti a sostegno di obiettivi politici e militari. All’interno delle PsyOps, la NATO distingue tre varianti:
- White PsyOps: basate su fatti verificabili;
- Grey PsyOps: basate su fatti, ma senza indicazione della fonte o accesso alla stessa;
- Black PsyOps: basate su menzogne. La “False Flag” rientra in questa categoria.
Le PsyOps fanno parte di una più ampia strategia di informazione e sono coordinate tramite le Info Ops. Supportano i piani di campagna dei comandanti e sono in linea con la StratCom. Dal punto di vista gerarchico, le Info Ops fanno capo alla StratCom e le PsyOps alle Info Ops.
StratCom, Info Ops e PsyOps sono armi controverse perché svolgono attività considerate non etiche e spesso in contrasto con la legislazione (locale). Hanno un carattere manipolatorio che influenza la percezione dei cittadini senza che questi ne siano consapevoli. Si parla di conquistare “i cuori e le menti” della popolazione civile, in modo da aumentare il sostegno agli obiettivi della NATO e diminuire quello del nemico. Sono gli stessi obiettivi che si perseguivano con la propaganda classica. Non c’è alcun consenso informato da parte dei cittadini la cui percezione viene manipolata.
La documentazione su Info Ops e PsyOps è molto limitata a causa della natura clandestina delle operazioni. Inoltre, gli obiettivi di queste operazioni sarebbero compromessi se le persone si rendessero conto di essere manipolate.
In rari casi, i cittadini vengono informati dell’esistenza di dottrine per StratCom, Info Ops e PsyOps, come durante questa conversazione con il generale maggiore van Kappen nel talk show WNL op zondag. Egli afferma che ci troviamo nel bel mezzo di un periodo di operazioni di informazione e lo descrive come “la manipolazione di fatti ed eventi in modo da creare una realtà preferibile”.
È fondamentale che qui venga menzionata come gruppo target la popolazione nazionale.
Istituzione dello STRATCOM e contesto storico
I primi documenti in cui si parla dello STRATCOM in un contesto internazionale risalgono all’inizio di questo secolo, intorno al 2003. Sulla base di un Multinational Information Operations Experiment (MNIOE), nel 2007 è stato pubblicato un documento redatto dalla Bundeswehr tedesca, al quale è stata aggiunta un’appendice nel 2009. Il MNIOE era incentrato sullo sviluppo di concetti per operazioni di informazione (Info Ops) in alleanze multinazionali, con l’obiettivo di migliorare l’interoperabilità e sviluppare dottrine.
Per comprendere il contesto storico, è importante ricordare che nel 2014 erano in corso diverse guerre che coinvolgevano direttamente o indirettamente la NATO. In Siria, diversi gruppi terroristici come l’ISIS, Al Qaeda e varie affiliazioni erano in lotta tra loro, mentre la NATO si schierava dalla parte dei gruppi jihadisti che destabilizzavano il Paese. L’Afghanistan è stato occupato dagli Stati Uniti con il sostegno della NATO, con l’impegno specifico dei Paesi Bassi per le capacità di intelligence del MIVD, mentre in Ucraina ha avuto luogo un sanguinoso colpo di Stato che ha portato alla destituzione del presidente in carica e alla sua sostituzione con un presidente filo-occidentale.
Il StratCom COE funge da centro di coordinamento e formazione per i paesi membri della NATO. Dispone di un budget annuale di circa cinque milioni di euro e, sorprendentemente, non si concentra solo su obiettivi militari. Anche la disinformazione, l’immigrazione e il clima sono temi su cui si concentra il centro di eccellenza.
Il consiglio di amministrazione dello StratCom COE è composto da un comitato direttivo presieduto dalla lettone Dace Kundrāte.
L’organizzazione della rete
Le operazioni psicologiche (PsyOps) sono condotte da unità specializzate, spesso organizzate in una Combined Joint Psychological Operations Task Force (CJPOTF) durante le crisi.
Ciò richiede uno stretto coordinamento con le Info Ops e altre funzioni, come gli affari pubblici militari e la cooperazione civile-militare (CIMIC). Organizzazioni internazionali come l’ONU e le organizzazioni non governative (ONG) contribuiscono alla stabilizzazione e allo sviluppo. La cooperazione e l’interazione civile-militare sono essenziali per coordinare i loro sforzi.
Combined Joint Psychological Operations Task Force
La CJPOTF costituisce la rete in cui vengono svolte le attività PsyOp. Da un organigramma emergono le analogie con il metodo precedentemente descritto della Behavioural Dynamics Methodology (BDM). Ne sono un esempio l’analisi del pubblico target (Target Audience Analysis) e i Tactical PsyOps Teams.
L’organigramma mostra anche che il Product Development Centre deve avere a disposizione tutte le piattaforme mediatiche quali radio, TV, giornali e Internet.
La NATO non dispone di un’organizzazione PsyOp permanente. In tempi di crisi viene costituito il CJPOTF, guidato da un singolo Paese. Tra il 2019 e il 2022 il comandante strategico era molto probabilmente l’americano Tod Wolters, a cui è succeduto nel 2022 Chris Cavoli.
L’esercito americano dispone del 1° Gruppo Forze Speciali, del 4° Gruppo Operazioni Psicologiche e del Centro Operativo congiunto per la guerra dell’informazione. In Belgio esiste l’InfoOpsgp, i tedeschi hanno l’unità Mayen, gli inglesi la 77ª Brigata di manovra dell’informazione, i francesi l’unità COMCYBER e in Spagna, Australia e Canada esiste un Precision Information Team (PIT).
I Paesi Bassi dispongono del Joint Intelligence, Surveillance, Target Acquisition & Reconnaissance Commando (JISTARC) e di un Comando Civile e Militare (1 CMI-Commando) che impiega circa 500 persone.
All’interno di questo 1 CMI-Commando si trova il Psyops-peloton (Psychological Operations platoon), che si occupa di operazioni psicologiche.
Secondo il sito web della difesa, questo reparto opera esclusivamente nelle zone di missione e cerca di influenzare il comportamento e l’atteggiamento della popolazione locale a favore della missione. Ciò fa sorgere la domanda: cosa si intende per zone di missione e se il territorio nazionale olandese rientra in tali zone in situazioni di crisi?
Cooperazione civile-militare: CIMIC
La cooperazione militare-civile è coordinata dal CIMIC con sede all’Aia, con il colonnello tedesco Andreas Eckel come comandante e il colonnello olandese Henk Paape come vicecomandante.
Il mandato del CIMIC è molto probabilmente più ampio di quello di StratCom, PsyOps e InfoOps. Il finanziamento non proviene dalla NATO, ma dai paesi partecipanti che finanziano autonomamente il centro. Sul sito web si legge: “Sebbene il CCOE sia accreditato come Centro di eccellenza della NATO, la sua capacità e la sua esperienza sono a disposizione anche di altre organizzazioni internazionali come l’Unione Europea, le organizzazioni non governative e gli istituti scientifici”.
Nella dottrina NATO sul CIMIC (pdf) si legge: “Il personale CIMIC dovrebbe partecipare al ciclo di pianificazione della comunicazione, compreso il gruppo di lavoro StratCom e il comitato di coordinamento delle attività di informazione, oltre alle riunioni più ordinarie sulle relazioni pubbliche e sul coordinamento StratCom”.
Il CIMIC svolge un ruolo essenziale sia nelle operazioni informative che in quelle psicologiche. Il rapporto con le operazioni informative è descritto nei paragrafi 4.15 e 4.16:
Il ruolo specifico del CIMIC nelle operazioni psicologiche è descritto nel paragrafo 4.17:
Il ruolo del CIMIC all’interno delle operazioni psicologiche è quindi duplice. Da un lato, fornisce informazioni sulla popolazione che sono preziose per le operazioni psicologiche e, dall’altro, può beneficiare degli effetti di queste ultime, grazie all’atteggiamento più positivo della popolazione nei confronti della NATO. La funzione del CIMIC per le operazioni informative sembra essenziale grazie alle relazioni civili che intrattiene e alle informazioni che fornisce al riguardo.
Per le PsyOps e le Info Ops, l’influenza attraverso le ONG e i media (locali) è indispensabile per raggiungere la popolazione civile. Senza entrare nei dettagli, la dottrina CIMIC ne riconosce l’importanza. L’accesso ai media e alle persone influenti è menzionato nel paragrafo A-22.
Per quanto riguarda l’interazione con le istituzioni governative, si fa riferimento al fondo USAID, recentemente abolito dall’amministrazione Trump. Ogni anno, miliardi di dollari di denaro dei contribuenti americani venivano convogliati tramite l’USAID a ONG poco trasparenti, alcune delle quali erano state costituite solo poche settimane prima.
È quantomeno degno di nota che nella dottrina CIMIC vengano citati proprio questi fondi neri, con i quali i soldi pubblici vengono sottratti al controllo di un parlamento democratico. I Paesi Bassi dispongono di una capacità simile con la Postal Code Lottery. Un monopolista forte di licenze che gestisce ingenti somme di denaro. La Postal Code Lottery finanzia a sua volta obiettivi in linea con StratCom, Info Ops come Bellingcat e PsyOps come la Fondazione Mayday Rescue dei White Helmets in Siria.
In sostanza, il CIMIC riguarda lo sviluppo delle capacità, ovvero il capacity building. Il CIMIC costituisce il collegamento tra l’apparato militare e le competenze civili.
Disinformazione, fact checking e debunking fanno parte delle Info Ops e delle PsyOps
La lotta alla disinformazione, il fact checking e il debunking svolgono un ruolo significativo ed essenziale sia nelle PsyOps che nelle Info Ops della NATO. All’interno delle PsyOps, ciò è integrato nella contropropaganda, con particolare attenzione alla confutazione delle affermazioni nemiche. All’interno delle operazioni all’interno di un sistema di sicurezza, è un’attività fondamentale, supportata da programmi specifici e dalla cooperazione internazionale. L’approccio più ampio della NATO sottolinea la comunicazione proattiva, il monitoraggio tecnologico e il coinvolgimento del pubblico per combattere le minacce all’informazione, con una forte enfasi sul mantenimento della credibilità e della resilienza.
È un dato di fatto che StratCom, Info Ops e PsyOps siano applicate ai civili. È anche un dato di fatto che i paesi membri della NATO le applichino ai propri cittadini. Info Ops e PsyOps rimarranno sempre clandestine perché la loro scoperta avrebbe l’effetto opposto sui civili sottoposti alla manipolazione.
Il successo di tali operazioni dipende da ciò che nel campo dell’intelligence viene definito “plausible denyability”, ovvero la negabilità plausibile dell’autore e delle persone coinvolte. Ciò rende difficile dimostrare se una determinata campagna informativa o un evento siano stati un’operazione all’interno di un sistema di sicurezza o un’operazione psicologica. Le autorità negheranno sempre il proprio coinvolgimento.
Lo smascheramento delle operazioni di informazione o psicologiche costituisce forse il pericolo maggiore per il raggiungimento degli obiettivi. Inoltre, ciò può avere conseguenze giuridiche a causa dell’illegalità e dell’immoralità del sottoporre la popolazione a manipolazione e inganno senza il suo consenso informato. Ciò rende ancora più urgente la necessità di combattere la “disinformazione”. La disinformazione è un’informazione che minaccia le narrazioni. Non dice nulla sulla veridicità del messaggio. La lotta alla “disinformazione” è un elemento essenziale della StratCom. A tal fine vengono utilizzati strumenti come le operazioni di informazione, il fact-checking e il debunking, ma, come ha dimostrato la crisi Covid-19, anche mezzi non ortodossi come il framing, la diffamazione e l’intimidazione delle persone che diffondono “disinformazione”.
Cooperazione con i servizi di intelligence
Le dottrine relative alle operazioni di informazione e alle operazioni psicologiche non menzionano specifici servizi di intelligence nazionali, ma sottolineano la necessità di informazioni per l’analisi dei gruppi target e la pianificazione operativa. Fonti esterne, come la Politica militare della NATO sulle operazioni psicologiche, confermano che i servizi di intelligence svolgono un ruolo cruciale. Il lavoro nel campo dell’intelligence è indicato come “J2”.
I servizi di intelligence come il MIVD, l’AIVD e l’NCTV collaborano con la NATO attraverso strutture come la Joint Intelligence and Security Division (JISD), condividendo informazioni per le operazioni NATO. Ciò è descritto in NATO and Intelligence Cooperation.
Compiti quali l’analisi del pubblico target (TAA), la valutazione dell’ambiente informativo (IEA) e la redazione di analisi delle minacce sono tipicamente destinati ai servizi di intelligence locali. Il capitolo seguente illustra il coinvolgimento del MIVD e dell’NCTV nel LIMC.
Capacità PsyOps e Info Ops nella crisi del coronavirus
Esistono numerose fonti che descrivono il coinvolgimento della NATO nella crisi del coronavirus, come “Cognitive Warfare: NATO, COVID-19 and the Impact of Emerging and Disruptive Technologies” e “COVID-19 Disinformation: A Multi-National, Whole of Society Perspective” e i numerosi riferimenti utilizzati per questi testi. L’impegno della NATO nella lotta contro un nuovo virus si è concentrato quasi esclusivamente nel campo della guerra cognitiva, ovvero StratCom.
In una precedente trilogia pubblicata su questo sito web (parte 1, parte 2 e parte 3) è stata descritta la lotta alla disinformazione durante la crisi del coronavirus. La lotta alla disinformazione era di competenza del Ministero degli Interni (BZK). Da documenti WOO resi pubblici emerge che il BZK era in contatto con la NATO in merito alla disinformazione sin dalle prime fasi della pandemia.
I colloqui tra i vari paesi della NATO hanno riguardato NATO StratCom e la disinformazione.
La NATO ha fornito ai paesi membri un quadro di riferimento per le comunicazioni strategiche, con l’obiettivo di applicarlo anche all’interno dell’UE. L’e-mail riportata di seguito illustra l’armonizzazione tra la politica dell’UE e quella della NATO in materia di StratCom. Non tutti gli Stati membri dell’UE sono anche membri della NATO, ma attraverso i membri della NATO all’interno dell’UE, anche i paesi che non sono alleati della NATO hanno ricevuto un quadro StratCom.
Presso il Ministero degli Affari Interni e delle Autonomie locali è stata allestita una “newsroom” in cui i media mainstream e i fact checker sono indicati come “pilastri portanti”.
I fact checker costituivano, in termini militari, una “capacità” per la lotta alla disinformazione. Nel rapporto settimanale “Monitoring Informatiedomein” (MID), si parlava sempre di “azioni intraprese” quando si trattava di fact checking, anche quando i fact check stessi contenevano informazioni errate. Si trattava, infatti, di monitorare le narrazioni: StratCom.
Da una presentazione sull’approccio alla disinformazione emerge il carattere integrale dell’iniziativa. Il NCTV collabora con il Ministero degli Affari Esteri (StratCom) e il Ministero degli Affari Interni con l’AIVD. La mobilitazione del settore privato indica lo sviluppo di capacità. I media sono stati coinvolti attraverso una tavola rotonda con i caporedattori.
Per garantire il successo delle operazioni StratCom, Info Ops e PsyOps, è necessario avere il pieno controllo dei media per diffondere le narrazioni desiderate. Questo è stato certamente il caso durante la crisi del Covid, poiché è stato possibile coordinare attentamente la pianificazione mediatica. Il 12 gennaio 2021, prima dell’inizio della campagna di vaccinazione, si voleva avere ogni sera un membro del governo al tavolo delle discussioni.
Tutte le altre comunicazioni mediatiche sono state illustrate in un piano mediatico dettagliato.
Il Land Information Manouvre Centre (LIMC)
Alla fine del 2020 è stato pubblicato un articolo sul quotidiano NRC riguardante le attività del LIMC. L’unità militare sotto il comando del JISTARC era stata istituita nel dicembre 2019, ma resa pubblica solo alcuni mesi dopo. Militari addestrati in Lettonia alla controversa tecnica BDM sorvegliavano il comportamento online dei cittadini con l’obiettivo di fornire informazioni ai responsabili della gestione della narrativa. La Difesa non aveva alcuna base giuridica per farlo, e così è iniziata una lotta durata mesi con il committente e il principale acquirente: il Coordinatore nazionale per la lotta al terrorismo e la sicurezza (NCTV). I giornalisti dell’NRC hanno perseverato nelle loro indagini e hanno pubblicato alcuni articoli ( 1, 2, 3 e 4) al riguardo, che hanno portato a dibattiti in Parlamento e infine alla soppressione del LIMC.
Un aspetto interessante della formazione BDM emerge dal fatto che gli stessi militari che hanno seguito la formazione StratCom hanno criticato il contenuto narrativo che era stato loro presentato. Secondo il riscontro ricevuto, la lezione avrebbe potuto essere più obiettiva.
Nel Regno Unito, anche la 77ª Brigata, simile al LIMC, è stato oggetto di polemiche. La controparte canadese (PIT) ha subito lo stesso destino del LIMC ed è stata sciolta dopo un caso simile.
Quando i giornalisti dell’NRC hanno scoperto qualcosa sul LIMC, e soprattutto che venivano utilizzate tattiche discutibili come il BDM, all’interno dello staff della difesa si è creato un certo allarme per le possibili conseguenze. Da documenti WOO resi pubblici emerge che i portavoce furono preparati con cura per il successivo colloquio con i giornalisti, al fine di minimizzare la gravità delle tecniche utilizzate. L’azienda che aveva fornito il corso BDM alle forze armate olandesiè stata oggetto di polemiche. Si trattava della SCL, che era una continuazione della contestata Cambridge Analytica.
Il consiglio dato al comandante che avrebbe parlato con la stampa era quello di “dimostrare trasparenza” durante l’intervista e, come obiettivo di comunicazione, il comandante doveva convincere che non esisteva alcun legame tra il metodo utilizzato e Cambridge Analytica o SCL.
Il documento prosegue con molte informazioni di contesto e giustificazioni dell’organizzazione PsyOps nei Paesi Bassi. Con questo metodo, sarebbe meno probabile che si rendesse necessario l’uso di armi convenzionali. Si tratta, infatti, di conquistare il cuore e la mente delle persone.
Il LIMC era considerato l’organizzazione StratCom all’interno del Ministero della Difesa. L’allora ministro della Difesa Ank Bijleveld era stata informata più volte sulle attività del LIMC, contrariamente a quanto affermato alla Camera dei deputati. I primi documenti WOO dimostrano che il 25 marzo 2020 era stata informata per la prima volta del metodo BDM utilizzato dal LIMC.
Durante un briefing ricevuto nell’ottobre 2020, aveva lei stessa espresso delle riserve sull’approccio e chiesto ai militari di rimanere entro i limiti legali (che non esistevano).
Il ruolo della già citata Cooperazione Civile-Militare (CIMIC) è chiaramente definito in diversi documenti WOO. Per l’istituzione del LIMC e durante la crisi del COVID-19, la CIMIC è stata coinvolta nell’applicazione del BDM da parte del LIMC.
Dal documento WOO sopra riportato emerge che sono state applicate diverse metodologie di Info Ops e PsyOps. Il BDM è un approccio più orientato al comportamento e un arricchimento dell’approccio esistente per l’utilizzo della comunicazione e del coinvolgimento.
StratCom, Info Ops e PsyOps sono stati applicati in modo intensivo alla popolazione civile durante la crisi del coronavirus. Dopo la soppressione del LIMC, le attività sono state proseguite all’interno di un’altra unità, forse addirittura all’interno dello stesso NCTV. Dai documenti WOO resi pubblici emerge che nel febbraio 2021 il ministro Bijleveld ha condiviso un’altra analisi del clima sociale dopo il ricorso al coprifuoco.
L’UE dispone di un Servizio europeo per l’azione esterna (SEAE), che si occupa, tra l’altro, di StratCom e della lotta alla disinformazione.
Durante la crisi del coronavirus, i servizi di intelligence si sono riuniti nell’ambito dell’Integrated Political Crisis Response (IPCR), dove è stata coordinata la risposta internazionale al Covid. Il NCTV ha rappresentato i Paesi Bassi in questa sede. Anche l’EEAS ha partecipato, forse occasionalmente, all’IPCR. Ciò risulta dai documenti WOO resi pubblici.
Il 15 aprile 2020 è stato riferito che il GEUEA aveva intensificato le proprie attività StratCom. Il GEUEA ha condiviso le segnalazioni relative alla disinformazione tramite il sistema di allerta rapida europeo (RAS).
Da un altro rapporto emerge che l’EDEO ha preso sul serio il proprio compito concentrandosi anche sui fact checker, soprattutto quando questa funzione era stata messa a rischio.
Oltre a StratCom, EDEO si è occupato anche di altre questioni, tra cui la distribuzione dei vaccini nei paesi poveri.
Nel campo di StratCom, PsyOps e Info Ops, EDEO ha riunito gli Stati membri dell’Unione Europea e la NATO per diffondere la stessa narrativa e contrastare quelle divergenti.
In questo modo è stata mantenuta la realtà “preferita”, come la definisce il generale van Kappen.
Riflessione sul momento attuale
Le PsyOps e le InfoOps sono strumenti utilizzati da sempre per conquistare il cuore e la mente dei cittadini. Nella dottrina si parla di effetti indesiderati, ma la storia insegna, soprattutto in tempi di pandemia, che proprio i cittadini erano l’obiettivo.
Ulteriori questioni etiche sorgono quando ci si rende conto che le narrazioni vengono forgiate all’interno o in collaborazione con StratCom e che la disinformazione viene combattuta all’interno della stessa dottrina StratCom, attraverso, tra l’altro, Info Ops e PsyOps.
Le dottrine NATO AJP-3.10.1 (PsyOps) e AJP-10.1 (Info Ops) offrono strumenti potenti per le operazioni psicologiche e di informazione, ma la loro applicabilità ai cittadini in tempo di pace solleva importanti questioni etiche. Per i propri cittadini, il rischio di manipolazione, mancanza di trasparenza e violazione della libertà individuale è problematico, soprattutto in assenza di un’emergenza bellica. Per i cittadini di altri paesi, le questioni di sovranità e il potenziale di escalation aggiungono ulteriore complessità. Sebbene le dottrine forniscano un quadro etico che enfatizza l’autenticità e la credibilità, l’equilibrio tra obiettivi strategici e principi etici rimane fragile, soprattutto in un momento in cui nessuna minaccia militare diretta ne giustifica l’applicazione. Ciò rende le PSYOPS e le Info Ops strumenti tanto efficaci quanto eticamente controversi nell’ambito della strategia della NATO.
La Stratcom della NATO viene impiegata nei settori del clima, delle migrazioni e degli attuali conflitti militari, ad esempio in Ucraina. Viviamo in un’epoca turbolenta in cui eventi insoliti si susseguono a ritmo serrato. Le operazioni all’interno di un sistema di sicurezza hanno un carattere clandestino basato sulla negabilità plausibile. È quindi difficile dimostrare che un determinato evento sia stato un’operazione di guerra psicologica.
Si potrebbe speculare su determinati eventi per stabilire se si sia trattato o meno di un PsyOp. In questo caso sono importanti le conseguenze di un PsyOp e il contesto più ampio in cui si svolge. Come cittadini, è possibile proteggersi dalle Info Ops e dai PsyOps prestando attenzione, pensando in modo critico e selezionando con cura le informazioni. Riconoscendo caratteristiche come il linguaggio emotivo e segnali come rapidi cambiamenti di opinione e, soprattutto, analizzando le conseguenze, è possibile individuare la manipolazione. Le operazioni di informazione e le operazioni psicologiche sono spesso seguite da forti reazioni da parte delle autorità e delle persone, che spesso indicano immediatamente un colpevole senza prove.
Siate curiosi, verificate i fatti e siate cauti con ciò che credete.
Di Cees van den Bos, bomenenbos.substack.com
12.05.2025
Cees van den Bos. Ricercatore indipendente, vive nei Paesi Bassi.
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Fonte: https://bomenenbos.substack.com/p/de-navo-doctrine-voor-stratcom-psyops
Traduzione a cura della Redazione di ComeDonChisciotte.org
Fonte: comedonchisciotte.org