Fine spiegato semplice.
L’assassinio di Trump non avrebbe eliminato il desiderio di decine di milioni di persone, molte delle quali condizionate dalla destra cristiana, di avere un leader di culto.
La maggior parte dei leader della destra cristiana ha costruito un proprio seguito di culto. Questi fascisti cristiani hanno abbracciato il pensiero magico, attaccato i loro nemici come agenti di Satana e denunciato la scienza e il giornalismo basati sulla realtà molto prima di Trump.
I culti sono un prodotto della decadenza e della disperazione sociale, e la nostra decadenza e disperazione si stanno espandendo e presto esploderanno in un’altra crisi finanziaria.
Gli sforzi del Partito Democratico e di gran parte della stampa, compresi la CNN e il New York Times, per screditare Trump, come se i nostri problemi fossero incarnati in lui, sono inutili.
La compiaciuta autocritica di questa crociata contro Trump non fa altro che contribuire al reality show nazionale che ha sostituito il giornalismo e la politica. Questa crociata cerca di ridurre una crisi sociale, economica e politica alla personalità di Trump. È accompagnata dal rifiuto di affrontare e nominare le forze aziendali responsabili del fallimento della nostra democrazia.
Questa collusione con le forze dell’oppressione corporativa, che hanno impoverito la classe operaia, favorito una guerra infinita, militarizzato la nostra polizia, creato il più grande sistema carcerario del mondo, autorizzato le imprese a sfruttare i più vulnerabili e trasferito la ricchezza verso l’alto nelle mani di una classe miliardaria, neutralizza la stampa, i critici di Trump e il Partito Democratico.
La nostra unica speranza è organizzare il rovesciamento dello Stato corporativo che ha vomitato Trump.
I nostri istituti democratici, compresi gli organi legislativi, i tribunali e i media, sono ostaggio del potere corporativo. Non sono più democratiche.
Dobbiamo, come i movimenti di resistenza del passato, impegnarci in atti di disobbedienza civile di massa sostenuta, in particolare scioperi e non cooperazione.
Rivolgendo la nostra ira allo Stato corporativo, piuttosto che a Trump, diamo un nome alle vere fonti di potere e di abuso. Smascheriamo l’assurdità di dare la colpa della nostra fine a gruppi demonizzati come i lavoratori senza documenti, i musulmani, gli afroamericani, i latinos, i liberali, le femministe, i gay e altri. Offriamo alle persone un’alternativa a un Partito Democratico in bancarotta – il cui candidato alla presidenza è in evidente declino cognitivo – che è un partner a tutti gli effetti dell’oppressione corporativa e non può essere riabilitato.
Rendiamo possibile il ripristino di una società aperta. Se non riusciamo ad abbracciare questa militanza, che da sola ha la capacità di distruggere i leader di culto, continueremo la marcia verso la tirannia.
Tradotto con DeepL.com (versione gratuita)
Traduzione de l’AntiDiplomatico
*Giornalista vincitore del Premio Pulitzer, è stato corrispondente estero per quindici anni per il New York Times, dove ha ricoperto il ruolo di redattore capo per il Medio Oriente e per i Balcani. In precedenza, ha lavorato all’estero per The Dallas Morning News, The Christian Science Monitor e NPR. È il conduttore dello Show The Chris Hedges Report.
Fonte: lantidiplomatico.it