Riforma dell’ONU, conflitti, sanzioni: le disposizioni chiave della Dichiarazione del Vertice BRICS di Kazan

Spiegato semplice

I leader dei Paesi BRICS, che sono un gruppo di nazioni, hanno deciso di cambiare alcune cose nelleper renderle più giuste e utili. Hanno parlato di problemi nel mondo, come le guerre e la violenza, e hanno detto che vogliono risolvere le dispute in modo pacifico. Hanno anche condannato gli attacchi terroristici e chiesto di aiutare i Paesi in difficoltà. Inoltre, vogliono che l’Iran segua le regole sul suo programma nucleare e hanno proposto di migliorare il commercio tra i Paesi. In generale, vogliono lavorare insieme per un mondo migliore.

Fine spiegato semplice.

TASS

KAZAN, 23 ottobre. /I leader dei Paesi membri dei BRICS hanno sostenuto una riforma globale delle Nazioni Unite (ONU), compreso il Consiglio di Sicurezza, per renderlo più democratico, rappresentativo ed efficace, secondo la Dichiarazione di Kazan adottata dopo il Vertice dei BRICS.

Il documento contiene 134 punti su 43 pagine. Tra gli argomenti principali: l’ulteriore sviluppo dell’associazione, la posizione su varie questioni globali, le sanzioni, la risoluzione delle crisi regionali, tra cui quella in Ucraina e in Medio Oriente.

La TASS ha raccolto le principali disposizioni della dichiarazione.

L’ONU

I leader dei BRICS hanno espresso il loro sostegno a una riforma globale delle Nazioni Unite, compreso il suo Consiglio di Sicurezza, con l’obiettivo di renderlo più democratico, rappresentativo ed efficace. Hanno inoltre sottolineato che l’ONU dovrebbe svolgere un ruolo chiave nella gestione globale dell’intelligenza artificiale.

Sanzioni

I Paesi dell’associazione si sono espressi contro lea sfondo politico che minano lo sviluppo di altri Paesi.

Conflitti

I leader dei BRICS hanno espresso preoccupazione per “l’aumento della violenza e i continui conflitti armati in diverse parti del mondo, compresi quelli che hanno un impatto significativo a livello regionale e internazionale”.

Hanno ribadito il loro “impegno per la risoluzione pacifica delle controversie attraverso la diplomazia, la mediazione, il dialogo inclusivo e le consultazioni in modo coordinato e cooperativo”.

I Paesi BRICS hanno espresso preoccupazione per l’escalation in Medio Oriente, compresi gli attacchi israeliani, in particolare quello all’ambasciata iraniana a Damasco.

È stato condannato anche l’attacco terroristico in Libano con l’uso di apparecchiature di comunicazione, tra cui i cercapersone.

I leader hanno sostenuto l’istituzione dello Stato sovrano di Palestina entro i confini internazionalmente riconosciuti del 1967 e la sua ammissione alle Nazioni Unite.

I Paesi BRICS hanno “preso atto con soddisfazione” delle proposte per risolvere il conflitto ucraino. Hanno inoltre ricordato le posizioni nazionali sulla questione.

Lotta al terrorismo

I Paesi BRICS hanno condannato con forza gli attacchi terroristici alle infrastrutture energetiche transfrontaliere e hanno chiesto indagini imparziali.

I leader si sono opposti alla politicizzazione della cooperazione nella lotta alla criminalità transnazionale.

Accordo nucleare con l’Iran

I leader hanno chiesto il rilancio del Piano d’azione congiunto globale (JCPOA) sul programma nucleare iraniano, che gli Stati Uniti hanno rifiutato unilateralmente.

Economia

I Paesi BRICS hanno sostenuto la riforma delle istituzioni di Bretton Woods, rafforzando il contributo dei Paesi in via di sviluppo all’economia mondiale.

Hanno sostenuto un sistema commerciale multilaterale aperto ed equo, con un ruolo centrale per l’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) che prevede un regime speciale per i Paesi in via di sviluppo.

I Paesi BRICS hanno sostenuto l’iniziativa russa di istituire una Borsa dei cereali per coprire in futuro altri settori agricoli.

I leader hanno invitato i Paesi sviluppati ad adempiere ai loro obblighi di aiutare le nazioni in difficoltà.

I Paesi BRICS hanno concordato di discutere e studiare la possibilità di istituire un sistema transfrontaliero indipendente di liquidazione e deposito dei BRICS.

(Traduzione de l’AntiDiplomatico)

Fonte: lantidiplomatico.it

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