Fine spiegato semplice.
Di Davide Amerio per comedonchischiotte.org
Cosa sono i PFAS
I PFAS (sostanze perfluoroalchiliche) rappresentano una famiglia di composti chimici utilizzati in numerosi processi industriali e prodotti di consumo, come rivestimenti antiaderenti, tessuti resistenti all’acqua e schiume antincendio. La loro stabilità chimica e resistenza alla degradazione li ha resi noti come “inquinanti eterni”, accumulandosi nell’ambiente e negli organismi viventi. Studi scientifici hanno associato l’esposizione ai PFAS a vari problemi di salute, tra cui disturbi endocrini, danni epatici e un aumento del rischio di alcuni tipi di cancro.
La Situazione in Piemonte
Negli ultimi anni, la presenza di PFAS nelle acque potabili del Piemonte è diventata una preoccupazione crescente. In particolare, la provincia di Alessandria è stata al centro dell’attenzione a causa dello stabilimento Solvay Specialty Polymers a Spinetta Marengo, identificato come una delle principali fonti di contaminazione. Tuttavia, recenti indagini hanno evidenziato che la contaminazione si estende oltre questa area, coinvolgendo anche la città metropolitana di Torino e oltre 70 comuni, incluso il capoluogo. Secondo un rapporto di Greenpeace Italia, circa 125.000 persone potrebbero aver consumato acqua contaminata da PFOA, una molecola appartenente ai PFAS recentemente classificata come cancerogena per l’uomo dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Focus sulla Val di Susa: i dati preoccupanti
La Val di Susa è emersa come una delle aree più colpite dalla contaminazione da PFAS in Piemonte. In almeno 25 comuni della valle è stata rilevata la presenza di questi inquinanti. Particolarmente allarmante è la situazione a Bussoleno, dove le analisi hanno evidenziato livelli di PFOA sette volte superiori alla media rilevata nelle fontane pubbliche negli Stati Uniti.
Pfas Bussoleno Val Susa
Il 24 gennaio scorso numerosi cittadini si sono dati appuntamento a Bussoleno per discutere di questo grave problema. Il Comitato Acqua Sicura Valsusino è nato proprio dopo aver preso atto delle indagini pubblicate da Greenpeace. Nel Febbraio 2024, in particolare sui dati pubblicati dalla SMAT (la società che gestisce le acque) in merito ai valori di PFAS contenuti nell’acqua potabile.
Il Comitato si è speso per portare all’attenzione delle amministrazioni valsusine il problema e lo ha fatto spingendo le due Unioni Montane (Valle Susa e Alta Valle Susa) a costituire un tavolo tecnico insieme a Smat, Arpa, Asl e Ato3, con l’obiettivo di predisporre un piano di monitoraggio delle acque potabili in primis, e poi anche di quelle superficiali, per rilevare nel tempo la presenza o meno di PFAS e arrivare a definirne le cause e le fonti inquinanti per poterle rimuovere definitivamente.
Le risposte ricevute dagli organi istituzionali non risultano essere convincenti per il Comitato. Sopratutto considerando che non esiste una legge nazionale per regolamentare questo tipo di inquinanti. Ma l’eventuale “regolamentazione” sarebbe in contraddizione con le altre norme italiane che prevedono, per inquinanti pericolosi per la salute come i PFAS, un livello zero nelle acque destinate al consumo umano.
Pfas Val Susa Bussoleno
Il Comitato si adopera per due obiettivi fondamentali: una analisi delle acque assegnata ad un ente terzo imparziale, ma, sopratutto, una indagine seria e accurata sulle origini di questa presenza nelle falde acquifere della Valle.
I sospetti si riversano sui numerosi cantieri (compreso quello della Tav Torino-Lione) che da decenni operano sul territorio valsusino. I sindaci della valle hanno sollecitato un monitoraggio continuo delle acque e indagini dettagliate con il supporto del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).
Fonti di Contaminazione dei PFAS
Nonostante l’assenza di grandi impianti industriali nella Val di Susa, la presenza di PFAS nelle acque solleva interrogativi sulle possibili fonti di contaminazione. Alcune ipotesi includono:
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Depositi Atmosferici: I PFAS possono essere trasportati attraverso l’atmosfera e depositarsi in aree lontane dalle fonti di emissione.
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Attività Industriali Limitrofe: Possibile contaminazione derivante da attività industriali nelle aree circostanti.
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Uso di Prodotti Contenenti PFAS: L’uso diffuso di prodotti contenenti PFAS potrebbe aver contribuito alla contaminazione locale.
Le autorità locali, insieme ad enti come l’ARPA Piemonte, stanno conducendo indagini per determinare le cause esatte della contaminazione.
Risposte delle Autorità e delle Comunità Locali
In risposta alle preoccupazioni sollevate, l’ARPA Piemonte dichiara di aver aumentato il monitoraggio delle acque nella Val di Susa. I dati raccolti indicano che, su 60 pozzi monitorati, 17 hanno mostrato la presenza di almeno una sostanza PFAS al di sopra del limite di quantificazione. Tuttavia, nel Lago di Rochemolles a Bardonecchia, da cui viene captata l’acqua utilizzata nell’acquedotto della Val di Susa, le sostanze PFAS non sono mai state riscontrate.
Le implicazioni per la Salute Pubblica dei PFAS
L’esposizione prolungata ai PFAS rappresenta una minaccia significativa per la salute pubblica. Studi hanno associato l’esposizione a queste sostanze a:
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Problemi Riproduttivi: Riduzione della fertilità e complicazioni durante la gravidanza.
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Disturbi Endocrini: Alterazioni nella funzione ormonale.
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Aumento del Rischio di Cancro: In particolare, cancro ai reni e ai testicoli.
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Problemi Immunitari: Ridotta efficacia del sistema immunitario.
Data la gravità delle potenziali conseguenze sulla salute, è essenziale che le autorità sanitarie locali e regionali implementino misure preventive e forniscano informazioni chiare alla popolazione.
Conclusione
La contaminazione da PFAS in Piemonte, e in particolare nella Val di Susa, richiede un approccio coordinato tra autorità, comunità locali e organizzazioni ambientaliste. Sarà fondamentale:
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Intensificare il Monitoraggio: Effettuare analisi regolari delle acque potabili per identificare tempestivamente eventuali contaminazioni.
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Identificare le Fonti di Contaminazione: Condurre indagini approfondite per determinare le origini dei PFAS nelle acque della Val di Susa.
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Informare la Popolazione: Garantire una comunicazione trasparente riguardo ai rischi associati ai PFAS e alle misure adottate per impedire la contaminazione.
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Implementare Misure di Mitigazione: Adottare tecnologie e pratiche per eliminare la presenza di PFAS nelle acque potabili e nell’ambiente.
Di Davide Amerio per comedonchischiotte.org
11.02.2025
Fonte: comedonchisciotte.org