[VIDEO] PAPA FRANCESCO IL FILOPUTINIANO, L’assurda storia di un papa che parla di pace.

Spiegato semplice

Il Papa è andato in televisione e ha detto che sarebbe meglio cercare la pace e non continuare a combattere, perché così si salvano molte vite. Alcune persone non sono d’accordo con lui e pensano che dovremmo combattere come nei film o nei libri di fantasia, come “Il Signore degli Anelli”. Ma il Papa crede che parlare e cercare di capirsi è più coraggioso che combattere.

Fine spiegato semplice.

Papa Francesco intervistato a una tv svizzera ha osato proferire parole di pace, invocando la capacità del prode Zelensky di pensare alla vita del suo popolo e di saper riconoscere la sconfitta.
Parole inaccettabili che trasudano propaganda del Cremlino.
Lontani quei bei vecchi tempi dove avevamo il Papa re che sguainava la spada e invocava alla guerra, in tempi molli come questi ci toccano i pontefici che parlano di “pace”, assurdo!
evidentemente la tunica bianca ha fatto fare confusione ai combattenti da tastiera che devono averlo confuso con Saruman che dal balcone invocava alla guerra nel fosso di Helm.
ma io così a naso non vedo né Gandalf, ne Aragorn in questa storia…vabbè ma che vuoi che sia sperare nella guerra, al massimo poi ci ritroveremo a respirare l’aria di Mordor, e sapremo chi ringraziare.
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Trascrizione del video

Voci di corridoio sembrano confermare che sì, anche il Papa è pagato in rubli. Eh, a quanto pare non gli bastava lo I.O.R. E così la propaganda del Cremlino non fa prigionieri. Al libro paga pure Papa Francesco. E se ne è uscito con qualcosa di inaccettabile, incomprensibile, soprattutto per il suo ruolo. Ha osato parlare di pace. Assurdo, eh. Dove andremo a finire di questo passo? Era un’intervista di circa una ventina di giorni fa, eh. Ma è stata gettata sul banchetto mediatico, giusto appunto ieri. Uno potrebbe domandarsi, come mai dopo tutti questi giorni? Eh, perché il cerchio si deve stringere intorno ai traditori della causa. E Papa Francesco è stato smascherato per essere proprio uno di questi. Proprio dopo le distensive parole di Macron, che vuole inviare le truppe. Dopo le equilibrate parole della Wonderlion, che vuole produrre armi come se non ci fosse un domani. E questo passo al domani, in effetti, potrebbe pure non esserci, eh. Dopo le dichiarazioni di Alexei Danilov, che ha espressamente sollecitato la NATO ad aiutare non più solo con le armi, ma anche con gli uomini. Il Papa ha osato fare resistenza a tutto questo. Si è permesso di dire no a quello che sarebbe stato il preludio alla Terza Guerra Mondiale. Ma io dico, cose da pazzi proprio. Eh, che ce volete fa? Son lontani quei bei vecchi tempi in cui c’avevamo i paparei che sguainavano le spade? Quelle belle crociate de Navorta? Eh, in tempi così mollici toccano i papi che parlano de pace. Che brutta fine che abbiamo fatto. E così il Papa ha detto che di fronte alla disfatta è meglio alzare bandiera bianca e negoziare. Perché se vedi che sei sconfitto, negoziare è una parola coraggiosa per evitare di fare altri inutili morti. Ma credo che è più forte quello che vede la situazione, pensa al popolo e ha il coraggio di la bandiera bianca. E negoziare. Quella parola negoziare è una parola coraggiosa. Ma continui così quanti morti hai poi e finirà peggio ancora. Ma la gente l’ha capito subito che quelle sono le parole del Cremlino fatte di rubli fruscianti? Eh, Bergoglio, a questi non gliela fai, eh. Ti hanno tanato, Bergoglio. E hanno trovato il modo di farti sentire tutto il loro dissenso. Come? Ma è semplice, facendogli le meme sdegnate. Paragonandola ad altri colleghi pacati dallo stesso oscuro padrone. E bloccando il Papa su X. Mali morti. Se vede come hanno capito bene che la guerra non è un gioco dei commentini su internet? Sì, la gente muore e loro fanno le meme. È sdegnata la stampa, è sdegnati i guerrafondai, quelli veri veri, eh. I veri combattenti alla capezzone che non ci sta e parla di tristezza profonda. Calenda, un altro che se vede proprio che c’ha la stoffa del guerriero che parla di scelta sofferta del popolo ucraino che non vuole alzare bandiera bianca. E con loro molti e molti altri. Tutti si appellano a sta roba che il popolo ucraino vuole resistere fino a morire. Ma sarà veramente così? No, perché mi risulta che non li facciano nemmeno votare. E che tanti, a seguito del reclutamento forzoso, stiano scappando con i camion fuori dai confini ucraini. Quindi magari sarebbe carino chiederglielo se ha effettivamente quello che vogliono. No, perché qui mi pare che stanno a fa’ tutti i vendicatori. Tutti che parlano, tutti che se vogliono menà. Ma il popolo ucraino in tutto questo non viene manco interpellato. E noi vorremmo saperlo se queste sono le volontà del popolo o le volontà del Zelensky. Le volontà del singolo Zelensky supportato da tutto il carrozzone nostro. Perché farebbe comunque una bella differenza. Ma poi, io vorrei sapere da tutti sti geni. Che per carità non parlo del bergoglio, ma parlo del simbolo. Quindi ve può piacere, non piacere, potete credere, non credere. E lo dico d’atea, così togliamo di mezzo il dubbio che io sia una ultracredente che sta tutto il giorno a baciarsi il rosario. Che cazzo dovrebbe dire? Tutto sto casino per difendere i valori occidentali che, pure se non vi piace, la cristianità fa parte di quei valori. Indipendentemente se vi piace o meno questo papa. E se non parla di pace il papa, mi dite, chi ne dovrebbe parlare? Ora, io lo so che molti di questi veri guerrafondai sono cresciuti in un mito un po’ particolare. Ma mi sa che è stato a confonde il vestito bianco. Non vorrei dirlo, ma la realtà non è il signore degli anelli. Lo so che anche nel governo si vive in questo mito de Tolkien. Il fascino dei piccoli hobbit contro le forze dell’oscuro signore. Perché sta roba va fortissimo. Ma pure se quello e il vestito bianco ce l’ha, c’ha il bastone e parla da un balcone. Papa Francesco, non è Saruman che vi aspettavate che vi dicesse? Alla guerra? Un nuovo potere sta sorgendo. La sua vittoria è vicina. Marciate sul fosso di El. Che nessuno resti vivo. Alla guerra! Permorestando che pure così deprimo a Kito vedendo i personaggi che tanto la vorrebbero fa’ sta guerra. E non mi pare che assomigliate proprio ad Aragorn. E manco a Legolas, mi pare che assomigliate molto di più a Gimli. Però almeno quello era maestro Dasha, voi siete maestri Dasha? Non credo. La guerra non è tipo il fosso di El. Dove ci stanno gli Uruk-hai russi che stanno per sfondare l’ultima difesa? Cosa possono gli uomini contro un odio così scellerato? Vieni fuori con me, affrontiamoli a cavallo. E arriva Capezzone Gandalf all’arba del quinto giorno. E insieme a un manipolo d’uomini con bastoni magici e spade elfi che riescono a cambiare le sorti del mondo. Io lo so che sta roba ve fa venire durello. Ma la realtà non è il fantasy. E anche io che lo amo il signore degli anelli me ne so abbastanza accorta. Bello, bellissimo, commuovente. Il re non è solo. Se deve essere una fine far fare loro una grande fine. Che questa sia l’ora in cui sguegniamo le spade insieme. Non per collera, non per rovina o la rossa aurora. Il corno di helm, mandi martello e tutta sta roba qui. Ma lì c’è gente che more per davvero, per una guerra ormai andata. E furia deconfonde lì sti stregoni bianchi. La figura che state facendo non è quella dei piccoli hobbit in lotta contro il male. Ma quella dei nove corrotti dal potere dell’anello. Il male siete voi. Siete voi gli orchi che forgiano le armi e distruggono le foreste. Le foreste sono città, persone, civiltà. In Ucraina è andata perduta un’intera generazione. Siete voi le nubi nere che minacciano il bel verde mondo della Contea. E se continuate così ad additare chiunque, perfino il Papa, di essere un filo putiniano. Se continuate a soffiare sulle forge di guerra. Ad attenderci non ci sarà Gran Burrone o le grandi terre immortali. Ma solo l’aria irrespirabile di Mordor.

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