Fine spiegato semplice.
“In collaborazione con i Paesi BRICS, stiamo lavorando alla creazione di un nostro sistema di pagamento e di regolamento, che creerà le condizioni per un servizio efficace e indipendente di tutto il commercio estero”. Lo ha dichiarato Putin durante una sessione plenaria del Forum internazionale della Settimana dell’energia russa 2024. “I BRICS, con la Russia che presiede l’organizzazione quest’anno, vede la sua missione nel combinare il potenziale economico e creare opportunità per tutti coloro che sono interessati a una cooperazione armoniosa e reciprocamente vantaggiosa”.
Durante il suo intervento al Forum tenutosi giovedì a Mosca, Putin ha poi sottolineato che le forniture di petrolio e gas russo ai Paesi “amici” consentono loro di garantire la stabilità economica e di competere con maggior successo sul mercato globale. Tuttavia, il presidente ha riconosciuto che permangono “alcune difficoltà” quando si tratta di paesi stranieri che effettuano pagamenti per l’energia russa. Le élite occidentali stanno bloccando l’accesso alla piattaforma dei combustibili e delle tecnologie energetiche ai Paesi indesiderati, poiché non sono in grado di far fronte alla concorrenza, ha proseguito. La Russia, inoltre, è stata esclusa dal sistema bancario internazionale SWIFT nell’ambito delle ampie sanzioni imposte a Mosca dall’Occidente per il conflitto in Ucraina. Secondo il leader russo, i BRICS intendono creare una piattaforma di sviluppo efficace e libera da interferenze esterne. Ha sottolineato la prevista creazione di un sistema di pagamento e regolamento indipendente per facilitare il commercio estero tra i membri del gruppo. Le “nazioni amiche” rappresentano già il 90% delle esportazioni energetiche della Russia, ha aggiunto il presidente.
La Russia sta già passando attivamente all’uso delle valute nazionali nel commercio con i Paesi BRICS e “i nostri partner sono estremamente interessati a questo”, ha precisato il presidente russo nel proseguo del suo discorso.
In qualità di attuale presidente dei BRICS, la Russia ospiterà il vertice annuale del blocco a Kazan dal 22 al 24 ottobre. Il 1° gennaio 2024, Iran, Egitto, Etiopia ed Emirati Arabi Uniti diventeranno ufficialmente nuovi membri dei BRICS, unendosi a Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica.
Nel 1992, aveva ricordato mercoledì il presidente russo nella Riunione del Presidium del Consiglio di Stato russo sul tema dello sviluppo dell’export (video sotto), i Paesi che poi sono diventati BRICS rappresentavano solo il 16% del PIL mondiale, ma oggi la loro quota supera quella del G7. Secondo la Banca Mondiale, il PIL cumulativo del gruppo, a parità di potere d’acquisto, ammonterà a più del 35% del totale globale nel 2023. Il gruppo di nazioni ricche del G7 rappresenta il 29% del PIL globale.
La quota dei BRICS nell’economia globale ha continuato ad aumentare lo scorso anno, mentre quella del G7 – composto da Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania, Canada, Italia e Giappone – ha continuato a ridursi. Secondo i dati della Banca Mondiale, l’anno scorso i BRICS hanno registrato un’espansione dello 0,6%, mentre la quota del G7 è diminuita dello 0,4%.
Fonte: lantidiplomatico.it