La vicepresidente del Venezuela, Delcy Rodríguez, ha dichiarato che il Paese è in procinto di diventare membro dei BRICS e ha sottolineato che la Repubblica Bolivariana potrebbe contribuire al blocco multipolare con importanti risorse naturali.
“Siamo in procinto di entrare a far parte del blocco BRICS”, ha reso noto Rodriguez al Secondo Seminario Internazionale sullo Sviluppo Economico in corso a Caracas. “Quali sono le potenzialità del Venezuela? Non solo le conosciamo, ma le subiamo e le soffriamo, perché è questo che rende il Venezuela così attraente per i centri egemonici del Nord globale”, ha proseguito.
Dopo aver ricordato che “le maggiori riserve energetiche del pianeta si trovano in Venezuela”, il vicepresidente ha stimato che se il Paese “avesse livelli di produzione di 3 milioni di barili al giorno, ad esempio, avrebbe quasi tre secoli prima di esaurire le sue riserve”.
Oltre al petrolio, il Venezuela possiede anche grandi riserve di gas, l’ottava riserva mondiale di minerale di ferro, la sesta riserva mondiale di diamanti, la quarta riserva mondiale di oro e importanti riserve di carbone. “Un Paese straordinario, senza dubbio”, ha evidenziato Rodriguez.
“Questa posizione di leadership energetica, in cui superiamo 5,84 volte le riserve di petrolio degli Stati Uniti […] ci fa capire perché il Venezuela oggi sta combattendo una battaglia esistenziale, e le battaglie esistenziali hanno a che fare proprio con l’appetibilità delle risorse naturali”.
Inoltre la dirigente bolivariana ha sottolineato che le riserve “raggiungerebbero il 35% con la piena adesione del Venezuela”, qualora il Paese si unisse effettivamente al blocco BRICS.
Rodríguez ha infine affermato che l’obiettivo dei BRICS è la “riconfigurazione geopolitica, economica e globale”, attraverso “la cooperazione e la fratellanza”, e cerca di fornire un nuovo concetto per concepire le relazioni internazionali.
Fonte: lantidiplomatico.it