Chi è il presidente eletto dell’Iran, Masud Pezeshkian?

Spiegato semplice

Un uomo di nome Masud Pezeshkian ha vinto le elezioni per diventare il nuovo presidente dell’Iran. Ha ottenuto più della metà dei voti, battendo un altro candidato di nome Said Jalili. Non tutti in Iran hanno votato, ma comunque molti hanno partecipato. Prima di diventare presidente, Masud ha lavorato in politica per molti anni, anche come ministro della salute e come vicepresidente del parlamento. Aveva provato a diventare presidente altre volte, ma non ci era riuscito.

Come presidente, Masud vuole che tutti i gruppi politici in Iran lavorino insieme e vuole essere meno severo su alcune regole, come quella che obbliga le donne a indossare un velo chiamato hijab. Per quanto riguarda i rapporti con altri paesi, vuole migliorarli, fare più commercio e far venire più turisti in Iran. Ha scelto un uomo di nome Mohamad Javad Zarif, che ha già fatto questo lavoro prima, per aiutarlo con i rapporti con altri paesi. Masud vuole che l’Iran e i paesi vicini usino le loro risorse per aiutare tutti a vivere meglio.

Le elezioni dovevano essere nel 2025, ma sono state fatte prima perché il presidente prima di lui, Seyed Ebrahim Raisi, è morto in un incidente con un elicottero.

Fine spiegato semplice.

“Masud Pezeshkian è il vincitore delle quattordicesime elezioni presidenziali della Repubblica islamica dell’Iran”, ha annunciato, questa mattina, il portavoce della Commissione elettorale iraniana, Mohsen Eslami, in una conferenza stampa televisiva.

Pezeshkian, 69 anni, ha ottenuto il 53,66% dei voti contro Said Jalili con il 44,34%, in un’elezione che ha avuto una partecipazione del 49,9% con 30.573.931 di votanti.

Il nuovo presidente dell’Iran è attualmente deputato di Tabriz, Azarshahr e Osku (nella provincia iraniana nordoccidentale dell’Azerbaigian orientale) nell’undicesima legislatura. Tra il 2016 e il 2020 ha ricoperto la carica di primo vicepresidente del Parlamento.

È stato Ministro della Sanità nel governo dell’ex presidente iraniano Mohamad Katami (2001-2005).

Il neopresidente aveva tentato due volte di registrare la sua candidatura alle elezioni presidenziali nel 2013 e nel 2021; Nel 2013, prima che venissero annunciati i nomi dei candidati, si è dimesso dalla competizione elettorale a favore dell’Ayatollah Ali Akbar Hashemi Rafsanyani e nel 2021 la sua candidatura non era stato approvato dal Consiglio dei Guardiani.

Riguardo la politica interna, ha annunciato che promuoverà l’unità e la coerenza tra tutte le fazioni politiche della nazione persiana. In campagna elettorale ha sostenuto, inoltre, un allentamento delle restrizioni sociali, compreso un atteggiamento più indulgente nei confronti dell’uso obbligatorio dell’hijab da parte delle donne.

Quale sarà la politica estera di Pezeshkian?

Il neoeletto presidente del paese persiano ha già fatto un importante annuncio. Infatti, Mohamad Javad Zarif, già ministro degli Esteri iraniano durante il governo di Hasan Rohani (2013-2021), ricoprirà lo stesso incarico nel nuovo esecutivo, promettendo di attuare le direttive del Leader della Rivoluzione Islamica dell’Iran, l’ayatollah Seyed Ali Khamenei.

Pezeshkian ritiene che la politica estera sia lo strumento più importante per migliorare le relazioni con i paesi, normalizzare le relazioni commerciali con il mondo eliminando le sanzioni e riattivare industria del turismo.

“Caro popolo iraniano, la base della mia politica estera sono i tre principi di onore, saggezza e convenienza”, ha dichiarato Pezeshkian.

Ha anche annunciato di volere una politica estera per creare una regione forte e rafforzare la fratellanza nei paesi vicini.

A suo avviso, i paesi vicini dovrebbero utilizzare la propria ricchezza e risorse per la prosperità e lo sviluppo dell’Asia occidentale e delle sue generazioni future, invece di limitarsi a vicenda.

Le elezioni presidenziali erano inizialmente previste per il 2025, ma sono state anticipate a causa della morte dilo scorso maggio in un incidente in elicottero.

Fonte: lantidiplomatico.it

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