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Forwarded from Monica
Ultima opera di Banksy dedicata a Gaza
Forwarded from Luogocomune2
LA LOUISIANA CONTRO L’OMS, L’ONU E IL WEF

Lo stato americano della Louisiana vuole evitare ogni ingerenza, nel proprio futuro, da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, da parte delle Nazioni Unite, e da parte del World Economic Forum di Klaus Schwab.

Nei giorni scorsi, due senatori repubblicani della Louisiana, Thomas Pressley e Valarie Hodges, e la deputata Kathy Edmonson (anch’essa repubblicana), hanno presentato una proposta di legge https://legiscan.com/LA/text/SB133/2024 il cui scopo dichiarato è di “impedire l’esercizio della giurisdizione da parte di alcune organizzazioni internazionali, e di prevenire l’uso di comunicazioni da parte di certe organizzazioni internazionali come base d’azione nello Stato della Louisiana”.

In particolare, il progetto di legge specifica: “l’Organizzazione Mondiale della Sanità, le Nazioni Unite e il World Economic Forum non avranno alcuna giurisdizione o alcun potere sullo stato della Louisiana. Nessuna legge, regolamento, tariffa, tassa, o norma di alcun tipo da parte l’Organizzazione Mondiale della Sanità, le Nazioni Unite e il World Economic Forum, potrà essere imposta o implementata in Louisiana da parte di una qualsivoglia agenzia, dipartimento, commissione, entità governativa dello Stato, da qualunque parrocchia, municipalità o qualunque altra entità politica.”

La proposta di legge intende diventare operativa a partire dal 1° agosto 2024.

Siccome i repubblicani hanno una secca maggioranza sia al Senato (28-11) sia alla camera (73-32), e visto che lo stesso governatore (Jeff Landry, che dovrà controfirmare la legge) è un repubblicano, è presumibile che la legge verrà approvata senza problemi.

A noi resta solo una domanda da porci: che cosa sanno, che noi non sappiamo, i parlamentari della Louisiana, per rendere addirittura necessaria una legge che impedisca qualunque intrusione nella loro vita quotidiana da parte di OMS, Nazioni Unite e World Economic Forum?

In altre parole, se l’intento di controllare il mondo da parte di queste organizzazioni fosse soltanto una “stupida teoria del complotto”, dobbiamo dedurre che la stragrande maggioranza dei parlamentari della Louisiana sia composta solo da stupidi complottisti?

Ovviamente, quest’ultima è solo una domanda retorica.

Massimo Mazzucco
Giulietto Chiesa nel 2014
D U E M I L A Q U A T T O R D I C I !
https://www.instagram.com/reel/C5Nm8MBtZk0/?igsh=MXNwN2s0YnF3N2gzZw==
Forwarded from Nika-Nicoletta
Cielo azzurro e terso e cumulonembi qui, a Roma. Mi commuovo... anche dalle vostre parti c'è un cielo così "anomalo"?
Sembra di stare negli anni '90
Forwarded from Nika-Nicoletta
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Qui anche aerei senza SCIA😱😱😱
Forwarded from Luogocomune2
Media is too big
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Visto che Youtube lo ha già censurato, lo carico direttamente anche qui.
Forwarded from Luogocomune2
VISITE MEDICHE IMPOSSIBILI? IL TRUCCO C’È’.

Il problema delle visite mediche, ormai impossibili da prenotare, è forse la piaga più evidente del nostro fallimentare sistema sanitario.

Da molti anni ormai chi si rivolge ad una struttura pubblica con la richiesta di una vista medica si sente rispondere “fra tre mesi”, “fra sei mesi”, oppure addirittura “riprovi più avanti, perchè non abbiamo date disponibili”.

Questo naturalmente non è casuale: è il risultato di una lenta e cinica manovra di distruzione del nostro sistema pubblico, operata con la complicità di tutti i recenti governi, per favorire progressivamente la sanità privata.

Mentre infatti chi vuole fare una TAC a spese dello stato deve aspettare sei mesi o un anno, se si rivolge ad una struttura privata scopre che con 100 o 200 euro la può fare immediatamente. Peccato che quel cittadino abbia già pagato le tasse, per cui la TAC gli spetterebbe di diritto, senza dover pagare più niente.

A questo problema Mario Giordano ha dedicato alcune puntate di Fuori dal Coro. E nell’ultima, quella di ieri sera, ha rivelato una cosa che quasi nessuno sapeva: esiste una legge che impone allo stato di rimborsare il cittadino che abbia dovuto rivolgersi ad una struttura privata, quando quella pubblica non fosse stata in grado di soddisfare le sue esigenze entro i tempi previsti.

In altre parole, se un paziente si reca alla struttura pubblica con una ricetta che richiede una TAC “entro dieci giorni”, ove la struttura pubblica non fosse in grado di eseguire gli esami nei tempi previsti, il paziente può farli privatamente, e poi farsi rimborsare dall’ospedale la spesa sostenuta.

Ma questo, naturalmente, ai pazienti nessuno lo dice.

Nella trasmissione di ieri sera hanno mostrato una giornalista che si fingeva una paziente, e cercava di prenotare una visita. Di fronte alla solita risposta “non abbiamo posti disponibili”, lei ha chiesto allora quale fosse la procedura da seguire per ottenere il rimborso della visita privata. A quel punto, magicamente, si è scoperto che la disponibilità c’era, e le hanno detto che sarebbe stata richiamata presto per avere l’appuntamento richiesto.

In trasmissione hanno anche mostrato le interviste a due persone che hanno fatto le visite privatamente e che hanno poi richiesto il rimborso. In un caso sono passati tre mesi, nell’altro sei, ma il rimborso è stato comunque ottenuto.

Se questo tipo di informazione si diffondesse rapidamente, e tutti gli italiani sapessero che esiste questa legge, presumo che il nostro sistema sanitario diventerebbe, di colpo, molto più efficiente.

Massimo Mazzucco
Forwarded from Luogocomune2
SE LA SONO FATTA SOTTO. TUTTI.

Ieri per la prima volta il mondo intero ha sentito da vicino l’odore della guerra. Quella vera, quella totale, quella inarrestabile.

La parola escalation, spesso abusata e citata troppo disinvoltamente, ieri per la prima volta ha assunto un significato reale: se Israele avesse scelto di reagire all’attacco iraniano, nessuno è in grado di sapere che cosa sarebbe successo dopo. Il Medio Oriente è una polveriera che può prendere fuoco in qualunque momento, e non stiamo certo parlando di gente ragionevole, disposta a sedersi ad un tavolo e discutere serenamente fra di loro. In medio oriente il fanatismo è totale, sia da parte degli ebrei che da parte degli arabi. Basta una rissa di quartiere che scappa di mano, e nell’arco di una settimana puoi trovarti a fronteggiare una guerra vera e propria.

Ed infatti ieri, per la prima volta, il mondo intero è sembrato trovarsi d’accordo nel tirare un sospiro di sollievo, quando Israele ha dichiarato che - almeno per ora - non avrebbe reagito all’attacco iraniano.

Alle spalle ovviamente c’è stata la chiara presa di posizione di Biden (finalmente) che ha detto basta all’aggressività di Netanyahu. Anche perchè, se è vero che Israele si sente comunque protetta dagli USA, l’Iran non è proprio solo in questa prova di forza mondiale: per quanto più defilate, Russia e Cina stanno chiaramente dalla sua parte, e non permetterebbero mai che l’Iran venisse aggredito militarmente dagli Stati Uniti.

Restiamo quindi per il momento con una sospensione temporale. In attesa che gli Israeliani riescano a liberarsi al più presto di Netanyahu, prima che questo criminale riesca ad inventarsi una nuova provocazione pur di tenere alta la tensione in tutto il Medio Oriente.

Massimo Mazzucco
Forwarded from Luogocomune2
IL RITORNO DEL DRAGO MARIETTO

Credevate che ci fossimo liberati di lui, vero? E invece il nostro draghetto nazionale è sempre lì, pronto a rimontare in sella per dirci cosa fare. Questa volta a tutti gli europei.

Lui, l’illuminato, quello che “se non ti vaccini ti ammali e se ti ammali muori”, già da tempo sta preparando il ritorno in grande stile, addirittura come Presidente della Commissione Europea.

Come ci informa il Corriere della Sera, “Da Ichino a Martelli fino a Shammah, parte da Milano la raccolta firme per portare Mario Draghi alla presidenza della Commissione Europea”.

E che cosa si ripromette di fare, di bello, il nostro Mario Draghi, una volta eletto alla presidenza?

Ce lo spiega sempre il Corriere, in un articolo intitolato: “Draghi: «Per l’Ue proporrò cambiamenti radicali, l’Europa deve agire insieme come mai prima».

Dall’articolo leggiamo: “Secondo l’ex premier italiano ed ex presidente della Bce, «dobbiamo raggiungere una trasformazione dell'economia europea, dobbiamo essere in grado di fare affidamento su un sistema energetico decarbonizzato affidabile, una difesa integrata europea, una produzione domestica nei settori più innovativi e una posizione leader nella produzione tecnologia».

Eccolo lì, il “sistema energetico decarbonizzato” che ci attende, e che dovrà essere basato, si presume, su una efficientissima carbon card, ovvero un sistema che misura i nostri “consumi personali” di carbonio, con relativi premi per gli alunni più diligenti, e serie punizioni per quelli più disubbidienti.

E poi, naturalmente, Draghi spinge per la “difesa integrata europea”, ovvero per ulteriori investimenti da parte di tutti i paesi membri nell’industria degli armamenti. Quella dei suoi amici, of course.

Ma dove troveremo i soldi necessari? Tranquilli, ce lo spiega sempre Mario Draghi: “Ovviamente, per un cambiamento radicale si ha bisogno di investimenti, la cui maggior parte dovrà, secondo Draghi, «essere coperta da privati». Del resto, spiega ancora l’ex premier, «i risparmi privati sono molto elevati e vengono per lo più incanalati in depositi bancari e non finiscono per finanziare la crescita tanto quanto potrebbero in un mercato dei capitali più ampio».

Quindi, quando l’ex-banchiere parla di investimenti “privati” non si riferisce ai fondi di investimento miliardari (dei suoi amici), ma proprio ai nostri soldini, che secondo lui “stanno lì a fare niente” sui nostri conti correnti. I soldi dei nostri risparmi fanno gola a tutti, questo ormai lo sappiamo: bisogna solo trovare un modo per sottrarceli legalmente (CBDC, per esempio?).

Quindi tranquilli: se non ti vaccini ti ammali, se ti ammali muori. E se per caso non muori, tutto quello che hai te lo ruberemo noi. Con il tuo voto, ovviamente. Tutto legale, tutto trasparente, tutto alla luce del sole.

Massimo Mazzucco
Forwarded from Luogocomune2
HPAI-A: LA NUOVA AVIARIA

Ilaria Capua può finalmente dormire sonni tranquilli. La famosa “malattia X”, quella che “non sappiamo quando, ma arriverà di certo”, finalmente è alle porte.

Si chiama HPAI-A https://www.cdc.gov/media/releases/2024/p0401-avian-flu.html (Highly Pathogenic Avian Influenza A). Il suo nome tecnico è H5N1, e sarà “cento volte più letale del covid” https://www.dailymail.co.uk/health/article-13268235/This-100-times-worse-Covid-Bird-flu-warning-scientists-say-HALF-infections-H5N1-people-fatal-White-House-says-monitoring-situation.html con un tasso di mortalità pari al 50% (in altre parole, un contagiato su due dovrebbe morire).

A farsi portavoce del nuovo allarme è il dottor Jeremy Farrar https://news.un.org/en/story/2024/04/1148696 , chief scientist (scienziato capo?) dell’OMS. Ecco le sue dichiarazioni:

"L'H5N1 è un'infezione influenzale, iniziata prevalentemente nel pollame e nelle anatre e si è diffusa efficacemente nel corso degli ultimi uno o due anni fino a diventare una pandemia zoonotica - animale - globale. La grande preoccupazione, ovviamente, è che così facendo e infettando anatre e polli – ma ora sempre più mammiferi – il virus si evolva e sviluppi la capacità di infettare gli esseri umani. E poi, in modo critico, la capacità di passare dalla trasmissione da uomo a uomo”.

Quindi ci siamo: per qualche strano motivo, ormai sappiamo che queste “preoccupazioni” si traducono sempre in tristi realtà. Le capacità predittive di questi virologi stupiscono ormai gli stessi maghi, veggenti e cartomanti in ogni parte del mondo.

Ma non preoccupiamoci, perchè i nostri cari virologi pensano sempre alla nostre salute, e a come proteggerci. Sentite sempre Farrar: "Questa è una grande preoccupazione e penso che dobbiamo assicurarci che, se l'H5N1 dovesse entrare in contatto con gli esseri umani, con trasmissione da uomo a uomo, saremmo nella posizione di rispondere immediatamente con un accesso equo ai vaccini, alle terapie e alla diagnostica."

Ecco, l’importante è che sia equo, cioè disponibile per tutti. Altrimenti che lo vendiamo a fare, se non riusciamo a darlo come minimo a tutta l’umanità?

Massimo Mazzucco