Fine spiegato semplice.
Durante il XXVII Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo (SPIEF-2024), il presidente russo Vladimir Putin ha partecipato alla tradizionale conferenza stampa con i direttori delle agenzie di informazione internazionali. Le dichiarazioni rilasciate dal leader russo hanno toccato una vasta gamma di argomenti, dalla politica estera alle relazioni internazionali, passando per la sovranità nazionale e le dinamiche interne degli Stati Uniti, come ampiamente riportato dai media russi.
Le Critiche agli Stati Uniti e il Conflitto Russo-Ucraino
Alla domanda di una giornalista di Reuters, Putin ha sottolineato che “agli Stati Uniti non importa dell’Ucraina” e che sono preoccupati solo della “loro propria gloria”. Ha inoltre affermato che è difficile fare previsioni sulla strategia statunitense nel conflitto russo-ucraino, poiché tutto dipenderà dagli obiettivi della prossima amministrazione. Se le nuove autorità si concentreranno “sulle priorità nazionali” per stabilizzare la situazione interna, invece di perseguire “gli obiettivi del liberalismo globale”, ci saranno dei cambiamenti significativi.
Putin ha anche criticato lo stato attuale della democrazia occidentale, affermando che “ciò che sta accadendo negli Stati Uniti, nel corso della lotta politica interna, li sta bruciando dall’interno. Il loro Stato, il loro sistema politico e la loro presunto leadership nel campo della democrazia”. Inoltre, ha definito “un abuso del sistema giudiziario nella lotta politica interna” la persecuzione penale di Donald Trump per eventi accaduti anni fa, giudicando le accuse di spionaggio contro Trump come “completa sciocchezza”.
La Fine del Mondo Unipolare e la Sovranità Tedesca
Secondo Putin, il mondo unipolare non esiste più. Ha dichiarato che mentre gli Stati Uniti si considerano eccezionali e con il diritto di “comandare tutto il mondo”, stanno emergendo nuovi centri di potere. Ha aggiunto che gli enormi investimenti degli Stati Uniti per mantenere il loro status di impero non giovano ai cittadini americani, ma piuttosto facilitano la decadenza degli Stati Uniti stessi.
Riguardo alla Germania, Putin ha affermato che “non è mai stata un paese totalmente sovrano” dalla Seconda Guerra Mondiale, rimanendo dipendente in ambiti come la difesa, la sicurezza e la politica informativa, con il “beneficiario finale” oltreoceano in qualche fondazione statunitense. Ha criticato le autorità tedesche per non proteggere gli interessi nazionali e si è chiesto perché la Germania preferisca comprare gas a prezzi esorbitanti da altre fonti piuttosto che attraverso il gasdotto Nord Stream 2, che non è stato danneggiato dalle esplosioni.
Il Conflitto in Ucraina e le Perdite Militari
Putin ha fornito dati sulle perdite militari nel conflitto in Ucraina, indicando che in Ucraina ci sono 1.348 soldati russi prigionieri, mentre in Russia ci sono 6.465 soldati ucraini. La proporzione delle perdite irreparabili tra le forze russe e ucraine è di uno a cinque. Secondo i calcoli russi, l’esercito ucraino perde almeno 50.000 persone al mese, includendo sia perdite sanitarie che irreparabili.
Le Dichiarazioni sulla Fine delle Ostilità e le Armi di Precisione
Putin ha risposto a una domanda su come porre fine alle ostilità in Ucraina, suggerendo che gli Stati Uniti dovrebbero smettere di fornire armi a Kiev. Secondo il presidente russo, le ostilità terminerebbero “entro due, o al massimo tre mesi” se gli Stati Uniti interrompessero i rifornimenti di armi.
In merito ai rifornimenti di armi di alta precisione all’Ucraina da parte dei paesi della NATO, Putin ha avvertito che potrebbero ritorcersi contro queste nazioni. Ha dichiarato che la Russia perfezionerà i suoi sistemi antiaerei per distruggere queste armi e potrebbe anche considerare di fornire armi simili a regioni del mondo che potrebbero attaccare obiettivi sensibili nei paesi che supportano l’Ucraina.
La Commemorazione del D-Day e le Relazioni con l’Occidente
Alla vigilia dell’80º anniversario dello sbarco in Normandia durante la Seconda Guerra Mondiale, che si celebra questo giovedì, Vladimir Putin ha ricordato che la Russia ha sempre trattato “con grande rispetto” i suoi alleati dell’epoca, compresi statunitensi, britannici e francesi. Ha menzionato il supporto russo allo squadrone di caccia Normandie-Niémen della Forza Aerea Francese, le cui imprese sono ancora oggi onorate.
“Quanti soldati statunitensi sono morti durante la guerra contro il nazismo? 500.000? 600.000? Circa 500.400, e i britannici ancora meno”, ha dichiarato Putin, sottolineando che la maggior parte delle vittime della Seconda Guerra Mondiale erano soldati sovietici, con un totale di 27 milioni di persone che persero la vita nella lotta contro i fascisti. “Un 70%”, ha precisato.
Tuttavia, la Russia non è stata invitata a partecipare alle celebrazioni del D-Day. “Risulta che siamo estranei a questa celebrazione della vita”, ha commentato Putin rispondendo a una domanda di un giornalista. Il presidente russo ha sottolineato che fu l’Unione Sovietica a dare il contributo maggiore “alla vittoria comune contro il nazismo” e ha paragonato la mancata invitazione di Mosca a un chiaro segnale di chi vuole dialogare e chi no. In questo senso, ha notato che tra i paesi che parteciperanno alle celebrazioni della storica data c’è l’Ucraina.
“Come si può celebrare una data così importante nella lotta contro il nazismo con coloro che elevano su di un piedistallo d’onore i neonazisti, trasformandoli in eroi nazionali?”, ha chiesto Putin.
Un Invito alla Stabilizzazione
Putin ha esortato i giornalisti internazionali a contribuire alla stabilizzazione della situazione mondiale e al miglioramento delle relazioni tra i loro paesi e la Russia, auspicando che il loro lavoro sia volto a risolvere le crisi piuttosto che a intensificare le tensioni. “Spero che la nostra riunione di oggi e il vostro lavoro futuro siano volti a stabilizzare la situazione tra i nostri paesi, bilateralmente, e la situazione nel mondo in generale, orientandosi verso la risoluzione delle crisi, invece di escalation e aggravamenti senza fine”, ha dichiarato.
Il presidente russo, nel contesto dello SPIEF-2024, parteciperà anche a una sessione plenaria e avrà una serie di incontri, tra cui quelli con i presidenti di Bolivia e Zimbabwe.
Fonte: lantidiplomatico.it