[VIDEO] Uno SPYWARE DI STATO per monitorare le CHAT: UE come la Cina?


La UE vorrebbe spiare tutte le comunicazioni online con la complicità dei produttori delle app di messaggistica (e non solo)


 

Spiegato semplice

Il governo dell’Unione Europea sta pensando a una nuova legge chiamata “Chat Control 2.0” per proteggere i bambini dai cattivi su internet. Questa legge farebbe controllare tutto quello che scriviamo o mandiamo online da una specie di robot intelligente. Ma molte persone si preoccupano perché potrebbero leggere anche le cose private, e questo potrebbe essere un problema. Anche se la legge vuole proteggere i bambini, ci sono modi migliori per farlo senza controllare tutti. Molte persone non sono d’accordo con questa legge e stanno cercando di fermarla.

Fine spiegato semplice.

Ed eccoci qui con un altro entusiasmante disegno di legge Europeo per implementare la sorveglianza di massa di tutti i cittadini europei in maniera non dissimile alla Cina e in barba al diritto alla privacy, anche se sarebbe un diritto fondamentale. Il motivo? Per proteggere i bambini, naturalmente.

Trascrizione del video

Il modello cinese deve aver ispirato veramente tanto i governi occidentali recentemente perché stiamo vedendo delle news e delle notizie, delle proposte di legge soprattutto, che sono veramente incredibili, ma una bomba! Vi faccio vedere l’ultima di cui dobbiamo discutere oggi, che si chiama “chat control” volgarmente, ma loro l’hanno chiamata “laying down rules to prevent and combat child sexual abuse”. Ovvio, non è la prima volta che vediamo ricorrere questo tema, no? Per proteggere i bambini dai pedofili. Che non si discute, è un nobilissimo intento. Ma vediamo. Questo è tutto legalese, quindi ovviamente incomprensibile, senza mettersi lì e studiarci un anno e mezzo dopo aver fatto una triennale di legge, quantomeno. Fortunatamente ci sono siti come stopscanningme.eu che hanno fatto il sunto della situazione e in questo breveche vi invito a vedere spiegano in che modo questa proposta di legge a livello europeo obbligherebbe sostanzialmente a un’istituzione di un sistema di sorveglianza di massa indiscriminatamente che andrebbe a eliminare completamente ladei cittadini. Secondo questo disegno di legge, ogni attività online di ogni cittadino europeo dovrebbe essere automaticamente scansionata e categorizzata tramite algoritmi di intelligenza artificiale. E i più attenti di voi staranno già dicendo “ma è impossibile, perché c’è la criptografia!” E anche quando comunico con qualcun altro, ad esempio già Whatsapp, ha la semplice criptografia end-to-end che rende impossibile intercettare un messaggio in mezzo, almeno in teoria. Quindi come funzionerebbe questo sistema? Ve lo spiego subito. Ho fatto un paio di screenshot al video per commentarli insieme. Non si tratta di rompere la criptografia, come quei geni del governo australiano pensavano di poter fare. No, si tratta di bypassarla. In pratica ogni provider di applicazioni di messaggistica o quant’altro dovrebbe integrare ufficialmente una funzione di monitoraggio che scansioni ogni immagine, ogni messaggio, ogni commento sui social, insomma ogni attività svolta sull’applicazione per categorizzarla automaticamente come sospetta da un sistema di intelligenza artificiale, direttamente sul tuo dispositivo. E in caso di rilevamento o falsi positive alla stessa maniera, sarà cura del provider stesso, che sia Whatsapp, Telegram, iCloud e via dicendo, a segnalare questa cosa alle autorità. Che non si prendono neanche la briga di gestire tutto quanto, no, lo fanno gestire a privati, ai fornitori di servizio direttamente. Cosa può andare storto? Non che mi piacerebbe di più anche se lo facessero direttamente loro comunque, ma pensate quanto sarebbe divertente se uno di questi sistemi venisse hackerato. Magari un bello spyware, eh? In quel caso rischiamo che tutti i dati di tutti gli utenti siano semplicemente accessibili con un click a chiunque abbia compromesso la piattaforma di monitoraggio centrale. Geniale. Ma a parte quello, ogni volta che si introduce un nuovo strumento come questo, si corre il rischio che, con il tempo, poi il suo utilizzo venga sempre più sregolamentato e che la sua applicazione avvenga per reati sempre minori fino ad arrivare al semplice disturbo della quiete pubblica anche semplicemente come manifestazioni o attivismo. Questa è una possibilità concreta. Ma la cosa forse più divertente è che le associazioni che sono lì apposta per fare questa cosa hanno fatto notare che, in ogni caso, raramente email, WhatsApp, Telegram e queste piattaforme mainstream vengono effettivamente usate dai predatori, perché sanno benissimo che questi strumenti possono comunque sempre essere controllati o monitorati in qualche modo se c’è un’indagine in corso. E quindi, a loro detta, spesso e volentieri utilizzerebbero altri mezzi per l’approccio e per la diffusione del materiale. Per questo le principali associazioni demandano che, se c’è veramente questo intento, vengano semplicemente stanziati più fondi e più struttura nel combattere questo genere di minaccia, investendo sulla formazione, sia degli educatori che dei bambini, per metterli in guardia dai predatori, insegnare ai docenti a riconoscere i tipici tratti di un bambino che potrebbe essere stato approcciato e non di meno finanziare con maggiori risorse le forze dell’ordine per questo genere di operazioni. Ma quanto pare l’Unione Europea ha smesso di credere nella formazione, nella prevenzione, nell’intelligenza degli individui e ha deciso di investire sull’intelligenza artificiale. Oppure, visto che queste richieste sono state ignorate per anni, viene facile anche pensare che non sia questo il vero obiettivo di Chat Control. In effetti, stiamo parlando di Chat Control 2.0, perché Chat Control esiste già. Nella versione che chiameremo 1.0, prevede che i service provider sottopongano a scansione le comunicazioni tra gli utenti su base volontaria. Dei service provider ovviamente, non dell’utente. I servizi come Gmail, Facebook, Instagram, Skype, Snapchat, iCloud e via dicendo, fanno già questa cosa. In effetti, se ricordate, ho fatto un video di recentissimo sul mio canale Morro Linux, dove parlo di un sacco di casi, non uno, un sacco, di padri che hanno fotografato il figlio neonato in fasce, in cui si vedevano le parti intime, perché magari le mandavano al pediatra, e l’account è stato deliberatamente chiuso, senza fare ulteriori verifiche, e il malcapitato ha segnalato le forze dell’ordine. Quindi, se c’è già un sistema simile in piedi, che già è abbastanza distopico se chiedete a me, ma se esiste già, qual è la differenza con questo2.0? La differenza è che in questo caso, tutti i service provider sarebbero tenuti a farlo obbligatoriamente e indiscriminatamente per tutti gli utenti della piattaforma, qualunque essa sia. Ed è per questo che anche Telegram, Signal e altre società privacy oriented sarebbero costrette ad invadere la nostra privacy. Anche per società al di fuori dell’Unione Europea, quindi anche le società svizzere, eccetera, eccetera. L’obiettivo di queste scansioni sarebbero ovviamente testo, immagini, video, messaggi vocali, eccetera, eccetera. Qui si parla addirittura anche di chiamate telefoniche, scansione direttamente sul dispositivo, l’abbiamo già detto, ma la ciliegina sulla torta è quando sono arrivato qui. Anche i dati personali, che non vengono condivisi, ma ad esempio quelli su iCloud, saranno soggetti a Chat Control, che quindi alla fine si chiama Chat Control, ma a tutti gli effetti somiglia tanto al grande fratello di George Orwell 1984. Solo che in quel caso c’era un maxi-teleschermo, che tutti dovevano avere e non potevano mai spegnere, e controllava tutti quanti simultaneamente oppure a campione, ma non era dato sapere. Qui invece sappiamo che sono tutti simultaneamente controllati, e non è un singolo schermo che abbiamo in camera da letto, sono tutti questi schermini qua, e tutto quello che utilizziamo, e tutto quello che facciamo. Stavo per dire che stiamo raggiungendo i livelli orwelliani, ma direi che li abbiamo direttamente superati. Se questa roba passa, siamo ai livelli cinesi. Letteralmente. “Ah ma in Cina c’è la censura!” Oh, oh, oh, aspetta. Qui si parla anche di network blocking, perché giustamente se c’è del materiale pedo lo vuoi bloccare, non eliminare, no? Comunque interessante come la Swiss Federal Police abbia dichiarato che l’80% dei casi che ricevono sono falsi positivi, e questo già ora, ma la cosa più figa di tutte è che questi algoritmi giustamente sono sperimentali, e le cavie saremo noi. Sono algoritmi non accessibili al pubblico e alla comunità scientifica, non c’è nessun requirement di trasparenza su come funzionino, e non è dato sapere quale sia la percentuale di errore nella detection. Oltretutto i service provider sarebbero autorizzati a fare direttamente la segnalazione alle autorità senza che ci sia un umano a controllare effettivamente, che non si tratta di falsi positivi. Ah, e poi si parla ovviamente sempre di age verification, quindi richiederebbe una carta di identità per accedere ai servizi internet, qualunque servizio internet, rendendo di fatto impossibile la comunicazione anonima con mail, messaggi, eccetera, che qualcuno potrebbe anche dire “beh, giusto, giusto, perché così poi quei farabutti…” Però vi state diventicando una piccola, piccolissima parte. Whistleblowers, human rights defenders, and marginalized groups rely on the protection of anonymity. Giornalisti politici o di guerra, o che difendono iumani nei paesi in cui ci sono meno diritti umani, minoranze, eccetera, eccetera, non avrebbero più la possibilità di comunicare con il mondo esterno. Che interessante, perché è esattamente quello che già non possono fare in Cina i cinesi stessi, che se vengono beccati a usare una VPN, tra l’altro, si beccano delle sanzioni parecchio pesanti, e non sto parlando soltanto di sanzioni monetarie. Se trovate inquietante ciò che vi ho detto, avete ragione, e non siete i soli. Su stopchatcontrol.eu troverete maggiori informazioni su quello di cui ho parlato, ma soprattutto la possibilità di generare automaticamente – wow, con GPT-3 finalmente viene usato per qualcosa di utile – una lettera per i nostri parlamentari europei, direttamente intestata a un parlamentare scelto a caso, presumibilmente, ed eccola qua. Ha già un destinatario designato, e un bel messaggio che spiega esattamente che cosa sta succedendo. Mi raccomando, controllate che non ci siano inesattezze prima di inviarlo, perché ovviamente è generato tramite un’intelligenza artificiale, e se preferite scrivetelo di vostro pugno. Ci sono anche dei post che potete condividere sui social per spargere la voce, dato che non se ne parla praticamente da nessuna parte di questa cosa, e su stopscanningme.eu c’è anche una petizione che potete firmare, che a mio avviso è preoccupantemente basso, questo numero 11.000 persone, segno del fatto che probabilmente è una di quelle cose che vogliono passare di soppiatto, senza che ci sia veramente un’opinione pubblica, anche perché tecnicamente l’opinione di quelli a cui l’hanno chiesto era l’80% negativa, invece l’Unione Europea mi sembra particolarmente investita in questa manovra, quindi sapete cosa fare. Insomma, per fare il punto, questo disegno di legge europeo è un sogno per i service provider, che sarebbero non solo autorizzati, ma addirittura incoraggiati, che dico obbligati, a ficcare il naso in ogni dettaglio della nostra vita. Ed il resto con la scusa di salvare i nostri bambini dai predatori, con un’intenzione così nobile come si fa a dirgli di no. Eccetto che ci sarebbero metodi più efficaci e meno distopici, ma forse a qualcuno fa più comodo così.

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